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Natale al verde: decoriamo la scala

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Buona giornata di festa a tutti amici! Lo scorso martedì è (ri)cominciata la bellissima iniziativa di #Natalealverde (quella di quest'anno è la terza edizione) ed io martedì scorso, avevo presentato un piccolo progettino chiamato "una finestra sul Natale". Oggi come ogni martedì da qui a Natale, vi presenterò il mio secondo progetto ma più che progetto questa volta vi mostro semplicemente come ho decorato la scala interna di casa.

Innanzi tutto ci tengo a dirlo che anche questa volta, sono andata a fare spesa direttamente nel bosco. Questa volta ho lasciato perdere quelle tremende e pungentissime bacche rosse e ho riempito due sacchettoni Ikea di thuja occidentalis. Quando la si taglia ha un profumo pazzesco. Beatrice e Mathilde correvano assieme alla Ellie e giocavano a nascondersi mentre Gigi ed io ci siamo dedicati a tagliare "alcuni" rametti. La thuja è una conifera molto particolare e ha un profumo meraviglioso tant'è che anche casa adesso profuma id bosco.


Tra il cielo azzurro e i colori autunnali del bosco, lo spettacolo che ci siamo trovato davanti era impareggiabile. Per decorare la scala mi sono armata di filo di ferro (sottile) e di santa pazienza. Ho legato ogni rametto al corrimano e quando tutti i rametti hanno riempito ogni spazio ho cominciato la vera e propria decorazione.


Questo il materiale che ho utilizzato:

  • rametti di thuja occidentalis
  • filo di ferro
  • nastro colorato (in versione natalizia)
  • pigne
  • loto essiccato
  • melette essiccate
  • bacche rosse
  • palline natalizie

Vorrei aggiungere un po' di colore, magari utilizzando delle fettine di arancia fatte seccare in forno. Anche le stecche di cannella starebbero benissimo. Immagino già il profumino maneggiando queste cosine. Spero solo che il verde sia resistente come il pino argentato. Negli anni passati ho sempre utilizzato quello ed è la prima volta che metto in casa la thuja, non vorrei ritrovarmi aghi (che poi non sono neanche aghi ma non saprei come altro chiamarli), sparsi per tutta la scala. Beh vi terrò aggiornati sull'evoluzione, nel frattempo ci godiamo la nostra "nuova" scala in attesa di fare l'albero di Natale!

Photo by Shabby Chic Interiors. Don't copy or use without permission


Questo post partecipa all'iniziativa promossa da Aboutgarden, l'orto di Michelle e Giato Salò. Partecipano con me:

Aboutgarden, Blossomzine blog, Cake garden project, Capo Verde, GiardiNote, Giardino Metropolitano, Giato Salò, Home Refresh, Kokedama & Co, La vie en rose de Sami, Lavori in giardino, L'orto dei colori, L'orto di Michelle, Madresalvia studio di progettazione, Orti in progress, Pane, amore e magia, Passeggiando in giardino, 4 piedi & 8,5 Pollici, Quattro toni di verde, Salvia & Rosmarino, Shabby Chic Interiors, Ultimissime dal forno, Ultimissime dall'orto, Un giardino in diretta e 25mq di verde.  


Vintage Paint una magica pittura

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Ieri pomeriggio c'è stato un bel sondaggio sulla scelta del nuovo logo di Shabby Chic Interiors. Vi avevo già accennato che a breve il blog cambierà il vestito e un nuovo logo era quello che ci voleva per rendere tutto più fresco e gggiovane (sì con tre g!). Se volete vedere i tre papabili loghi potete cliccare qui. Bene amici oggi voglio parlavo di un nuovo prodotto straordinario, beh insomma tanto nuovo poi non è, ma scommetto che c'è ancora qualcuno di voi che non la conosce. Di cosa sto parlando? Ma della Vintage Paint una pittura versatile e magica, ideale per ricreare in casa vostra lo stile shabby chic e quello nordico e che potete trovare da Mobili per Passione.


La Vintage Paint è una pittura particolarmente gessosa e finitura ultra matt (quindi molto opaca) ed è facilissima da usare. Ammetto di non avere avuto il tempo per provarla ma lo farò molto presto (cavolo nelle prossime settimane devo provare un sacco di pitture!). Ho reperito un po' di informazioni in rete e ho letto con piacere che è al 100% naturale (rispetta i dettami dello standard Europeo EN71-3 per la sicurezza chimica dei giocattoli in EU) quindi può essere adatta alla cameretta dei nostri bimbi.

Una delle sue qualità, forse una tra le più apprezzate è che se si vuole pitturare un mobile con la Vintage Paint non c'è bisogno della carteggiatura. Addirittura dicono che non ci sia il bisogno né della sverniciatura né del primer. Sono sempre più curiosa di scoprire il mondo che si nasconde dietro a queste nuove pitture perché effettivamente semplificano la vita facendoci risparmiare un sacco di tempo. Questa pittura è super coprente e questo ho potuto valutarlo in un piccolo test che ho fatto su di una cornice. È a base d'acqua e priva di odori. Per me che pitturo in casa è una qualità da non sottovalutare.


Approfittate dell'offerta di dicembre che Mobili per Passione offre la spedizione gratuita ai clienti che acquistano per un valore minimo di 69 euro. Potete scegliere di provare non solo la famosa pittura Vintage Paint ma anche cere colorate e neutra, le bellissime carte da parati (tra queste foto ne vedete alcune e vi garantisco che al tatto sono formidabili e con delle fantasie da innamorarsene all'istante), l'agenda per l'anno 2016, rulli e pennelli, insomma ce n'è davvero per tutti i gusti. Io ho scelto di provare la Vintage Paint nel colore Petrol Blue ma da poche settimane la Vintage Paint ha deciso di aumentare la gamma di colori aggiungendone molti altri e soddisfando così la già vasta clientela. Provate a dare un'occhiata alla cartella colori e vi renderete conto anche voi dell'ampia scelta a vostra disposizione. 

Voglio spendere una parola in più sulle carte da parati. So che a molti non piacciono, alcuni pensano che siano vecchie e ormai passate alla storia. Personalmente amo le carta da parati ma rispetto il gusto altrui però vorrei spezzare una lancia in favore dell'uso della "vecchia tappezzeria" che tutti ormai conoscono: oggi la carta da parati non si usa solamente sui muri, no no, la si può utilizzare per un sacco di altri lavori craft come rivestire quaderni, scatole e realizzare dei biglietti personalizzati. Per che è appassionato di questi lavoretti, Mobili per Passioni ha pensato di mettere in vendita dei campioni di carta da parati così da non dover comprare 10 m di rotolo per rivestire una scatola. Dove si possono trovare? Cliccando direttamente qui, non è geniale come idea? Buon divertimento allora! :)

Photo by Shabby Chic Interiors. Don't copy or use without permission

Per informazioni: info@mobiliacolori.it

potete trovarlo anche su:


Un caldo Natale

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Se mi seguite sulla pagina facebook di Shabby Chic Interiors, saprete già che molto presto il blog cambierà vestito. Eh sì amici era giunto il momento di cambiare un po' e sfoggiare una grafica nuova. Non vedo l'ora di mostrarvelo. Forse il blog resterà chiuso un paio di ore al massimo ma non preoccupatevi, tornerà online molto presto, comunque se così fosse vi avvertirò sempre su facebook. Proprio sulla mia pagina, nei giorni scorsi ho fatto un sondaggio sulla scelta del nuovo logo vi ricordate? Beh il logo l'ho finalmente scelto e la bravissima Daniela di "Per filo e per segno" ha compiuto le ultime modifiche nel dettaglio.

In questi giorni sto lavorando al blog e sto organizzando i prossimi corsi di tecnica shabby per l'anno nuovo. Il primo in programma per il 2016? Roma il 30 e 31 gennaio, segnatevi le date amici. Così tra una modifica al blog e l'altra, questa settimana non ho avuto molto tempo di preparare il post per oggi, ma non sia mai che proprio sotto Natale saltiamo un articolo vero? Già quest'anno è saltato il concorso "Il mio angolo di paradiso" e l'ho dovuto rimandare causa forza maggiore a gennaio, per cui oggi non potevo lasciarvi a bocca asciutta.

Così mi è venuto in mente di riproporvi qualche vecchia foto del Natale passato (o forse sono già due Natali fa? Oddio non ricordo!). Beh comunque sia, le foto che vedete qui sotto le aveva scattato Simonetta Chiarugi, quando in un caldissimo agosto ho dovuto addobbare la casa a festa per poter realizzare un servizio fotografico che sarebbe andato in stampa da lì a qualche mese. Come sapete le riviste lavorano con almeno 2-3 mesi di anticipo sul calendario editoriale e anche se a ripensarci, festeggiare il Natale ad agosto è stata una cosa folle, tutto sommato era necessaria. Oh ma quante risate ci siamo fatte!

Era proprio il caso di dire un caldo Natale! Quanto caldo ho patito con i jeans e gli stivali, per non parlare del maglioncino sbrilluccicoso mentre Simonetta mi scattava le foto? E la musica di Frank Sinatra che usciva dalle casse a un volume improponibile? Mentre qualche vicino di paese passava accanto a casa mia e mi vedeva "giocare" con palle di Natale, pungitopo e ghirlande infiocchettate, chissà cosa avrà pensato? Vi lascio con qualche link dove potete vedere altre foto del servizio fotografico: il sevizio vero e proprio uscito su Abitare Country, quello in cui vi mostravo come realizzare una ghirlanda natalizia, quello in cui faceva mostra di sé una bellissima tavola di Natale e l'ultimo post dove cucinavo dei dolcissimi biscotti di Natale. Mancano meno di dieci giorni al Natale, dai che ci siamo quasi!

Photo by Simonetta Chiarugi


Agende e organizer, quali scegliere?

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Buongiorno a tutti, notato qualcosa di diverso? Oh sono così emozionata di questo nuovo blog: nuova grafica, nuovo template, nuovo tutto insomma e anch'io mi sento un poco più nuova! :) Cosa ne pensate? Spero che per i "vecchi" lettori non sia difficile capire come navigare. Sopra al primo post c'è sempre la barra di navigazione che vi porterà nelle varie pagine: aboutcorsimy workmy homenewsletter (iscrivendovi sarete sempre aggiornati sulle nuove date dei miei corsi di tecnica shabby, eventi & co), pressFAQ (una sezione dove rispondo alle domande più ricorrenti) e contatti. In alto nell'angolo a sinistra trovate le icone social che vi collegano per l'appunto a tutti i miei canali social (facebook, twitter, instagram…), mentre in alto a destra la casella di ricerca dove potete scrivere una parola chiave, per cercare un vecchio post (o più vecchi post).

Quando siete in HOME, se cliccate su una di quelle sei grandi immagini (le slide tanto per intenderci), verrete linkati direttamente all'indirizzo di quello specifico post. Quindi ad ogni post (i primi sei in ordine cronologico) corrisponde una slide. Per il resto è molto facile, se volete entrare dentro ad ogni post e leggere l'intero articolo visualizzando tutte le foto basterà entrare all'interno del post stesso schiacciando il pulsante che trovate sotto ad ognuno di esso. Se con il cursore siete arrivati a fondo pagina, noterete una riga di piccole foto quadrate. Ebbene quelle sono tutte collegate al mio profilo instagram, così sarà più facile seguirmi anche lì! 

Era da tempo che desideravo cambiare grafica al blog ma alla fine sono stata felice di aver aspettato perché così facendo si sono allineati un po' di fattori che hanno contribuito alla buona riuscita di questo cambiamento: in primis ho conosciuto Leonardo, il giovane programmatore (paziente, gentile, sempre disponibile, mago del linguaggio html e chi più ne ha ne metta) che ha "costruito" il nuovo blog e poi dopo qualche anno ho rivisto Daniela (è proprio il caso di dire il destino) e parlando con lei del più e del meno è venuta fuori della mia voglia di cambiare grafica al blog, così da cosa nasce cosa e quel bellissimo logo che vedete in bella mostra è tutto opera sua!

Leonardo, Daniela, il grosso del lavoro lo avete fatto voi (cioè diciamo pure che tutto il lavoro lo avete fatto voi!) ma per me è stato un grande piacere essere stata dietro alle quinte con voi e vedervi all'opera. Vedere le prime bozze del logo e piano piano vederlo prendere forma. Grazie per la professionalità e per l'impegno che avete messo nel realizzare questo nuovo blog, un bimbo per me, un bimbo di quasi otto anni (tra meno di un mese Shabby Chic Interiors compirà otto anni, cavolo già otto anni?!). Grazie, grazie e ancora grazie amici!


Ma veniamo al post di oggi, vi faccio una domanda da un milione di dollari: qual è la prima cosa che vi viene in mente da comprare per l'anno nuovo? Vi do un indizio, di solito la si compra a fine anno e non si vede l'ora di cominciare a riempirla. Ci siete arrivati o siete ancora in alto mare? Ma sto parlando dell'agenda amici, della cara, vecchia e amica agenda. Sì perché in quest'era del tutto/troppo tecnologico a noi piace ancora scrivere su carta. A me personalmente piace taaantissimo scrivere su carta!

Non tanto tempo fa, durante un giretto in centro, sono entrata come di rito da Tiger (non si può non entrare da Tiger, lo dice la legge!) e mi sono innamorata di questa Agenda 2016 semplicissima, a dir poco banale ma sarà proprio per la grafica lineare o per il prezzo super contenuto (non ricordo benissimo ma credo di non averla pagata più di 5 euro, anzi sicuramente di meno), che non ho potuto lasciarla sullo scaffale. È un'agenda settimanale in formato A4, ogni foglio è staccabile e la si può riempire di disegnini, stickers e ovviamente segnare i vari appuntamenti quotidiani.

Amo particolarmente le illustrazioni (forse da bambina l'unico lavoro che sognavo di fare da grande era l'illustratrice) e quando ho scoperto che uno dei negozietti più belli di Genova teneva degli stickers tratti da illustrazioni di artisti famosi, ho aperto un piccolo mutuo per riuscire a portarmi a casa una bella collezione di stickers della Djeco. Una tra i miei artisti preferiti è Gwen Keraval, poi c'è Tom Schamp, Tinou le joly Sénoville, Marianne Dupuy-Sauze e Marc Boutavant. Beh sì insomma, ce ne sono altri 100 di illustratori che amo ma facciamo che questo ve lo racconto in un altro post. Quelli che vi ho appena elencato sono gli artisti che hanno disegnato le illustrazioni dei miei fighissimi stickers.

Ho fatto un giretto sul web per scoprire cosa offre oggi il mercato in fatto di agende/organizer ed era meglio che non lo facessi perché ora ho troppa voglia di comprarmi almeno tre agende, una più bella dell'altra. Vi mostro le mie preferite? Eccole qui:

  1. May Designs - sito dove si possono personalizzare quaderni, agende & co. Mica May è la designer e fondatrice del sito la quale racconta che creò May Designs perché insoddisfatta di quello che offriva il mercato. Dopo che amici e conoscenti hanno cominciato a chiederle di realizzare notebook, agende e quant'altro, ha deciso di aprire un e-commerce dedicato alla vendita di questi prodotti in carta. Ogni prodotti è completamente personalizzabile. 
  2. Day designer - di Whitney English. Ho conosciuto questa agenda (che poi chiamarla agenda è altamente riduttivo) grazie alla mia amica Valentina (quella ne sa sempre una più del diavolo!). Ricordo ancora ora quando me la mostrò tutta eccitata e con gli occhi a forma di cuore. La tirò fuori dalla scatola con una delicatezza incredibile. Sul sito trovate una sezione FREE dove potete scaricare gratuitamente alcune pagine prestampate da inserire nella vostra agenda.
  3. Busy B - la designer Kerri Binnie crea questo marchio dopo un viaggio fatto assieme al marito. Da quel momento la sua idea di creare agende, quaderni & co, le ha fatto guadagnare l'appellativo di regina delle agende. Nel suo primo anno il marchio ha registrato più di 10.000 vendite. Trovo le grafiche molto carine e fresche, ce n'è per tutti i gusti e sul sito trovate moltissimi altri prodotti. 

Sul web ho trovato tantissimi altri siti e migliaia e migliaia di agende, se provate a digitare "planners notebook", il sig. Google vi porterà dove volete. Tanto per citare altri nomi vi ricordo le famosissime Moleskine (amate da Van Gogh, Picasso, Hemigway…), Kikki K (davvero molto deliziose), Simplified Planner (le ho trovate molto simili alle agende della Day Designer), Passion Planner, Ban.do (anche queste molto carine) e la sempre classica e mai scontata Filofax. Se siete arrivati fino qui a leggermi un applauso è tutto per voi, cavolo oggi ho scritto un poema non un post!

Avete fatto caso a quelle meravigliose letterine in ceramica bianca che ho utilizzato per alcuni scatti di questo servizio? Le realizza Lara e potete acquistarle anche voi nel suo shop su Etsy. Allora amici quale agenda sceglierete per il 2016? Ne conoscete altre che non ho menzionato nel post? La aggiungerei volentieri all'articolo. E tornando a parlare di nuova grafica del blog, cosa ne pensate vi piace? Vi auguro un buon fine settimana!

Photo by Shabby Chic Interiors. Don't copy or use without permission


Legno invecchiato + centrotavola natalizio

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Ciao a tutti amici, come vi trovate con il nuovo template? Riuscite a navigare facilmente? Scrivetemi se trovate qualche problema o avete difficoltà nella navigazione. In teoria mancherebbero giusto due cosine e poi siamo a cavallo, primo tra tutti reinserire l'archivio blog così sarà ancora più facile trovare vecchi post. Io sono felicissima perché se è vero che era da tempo che immaginavo una nuova grafica per il blog, mai avrei immaginato che fosse così bella. La adoro! 

Ehm ehm (colpo di tosse), manca praticamente un soffio e arriva Natale, avete finito di comprare i regali? Non so se ve lo ricordate ma lo scorso anno me la ero presa con molta calma, talmente tanta calma che quando ho ordinato su Amazon i giochi per le bimbe, la metà non era arrivata in tempo e mi sono dovuta invitare una scusa (del tipo che le renne di Babbo Natale si erano perse). Quest'anno non appena siamo entrati in dicembre ho cominciato a fare ordini su ordini e posso dire con un grande sospiro (o anche un ringhio vedetela come preferite): ho finito i regali di Natale!

Ieri pomeriggio, per la felicità delle bimbe che amano vedermi creare, mi sono divertita a realizzare un centrotavola per Natale. Centrotavola ma anche no, nel senso che personalmente trovo che sia molto carino anche sul davanzale di una finestra oppure sul tavolo sotto il portico o la veranda. Qualche giorno fa Gigi ha portato a casa un bancale da bruciare nella stufa: "Eh no amore, questo non si brucia", gli ho detto subito "Anzi già che hai il seghetto alternativo in mano, ti spiace costruirmi una cassetta? Dovrebbe avere più o meno queste misure. La vorrei così e cosà". Dopo nemmeno venti minuti avevo la mia cassetta pronta per essere decorata e riempita. 

Come potete vedere in foto, il legno era molto rovinato e pieno di "barba". Ho preso subito un po' di carta a vetro del 100 e ho cominciato a passarla su tutti i lati (escluso internamente). Non contenta dei segni che aveva il legno, ho preso una vite, un martello e una spazzola di acciaio e con questi mi sono sfogata sulla cassetta. Dai un colpo di qui, sfrega di qua, riga di là. Potrebbe essere uno sport da inserire alle olimpiadi cavolo, è facile farsi prendere la mano. A parte gli scherzi, c'è un motivo ben preciso perché ho fatto questo: tutti questi segni che ho creato fanno sì che nel momento in cui vado a stendere la cera, questi "buchetti" vengono riempiti e in quei punti il colore della cera si intensifica maggiormente andando a creare dei contrasti molto carini. 

Quindi ho preso un barattolo di cera color noce e con uno straccio di cotone, l'ho stesa su tutta la cassetta (sempre escluso la parte interna). Finito questo passaggio non ho atteso l'asciugatura e ho steso con lo stesso panno (in modo da ottenere un effetto più uniforme e ancora più morbido), della cera bianca. Finito di stendere questa ultima mano di cera ho atteso l'asciugatura e dopo di essa ho lucidato con uno straccio di flanella (se non avete la flanella utilizzate tranquillamente uno straccio di cotone l'importante che non sia lo stesso utilizzato per stendere le due cere). A questo punto la cassetta è terminata e dell'aspetto precedente non ricorda più nulla. Il legno ha preso una colorazione grigia, simile a quella del legno invecchiato.


Mentre aspettavo che la cera bianca asciugasse, ho messo a bagno nell'acqua la spugna floreale per fiori freschi. Il fiorista mi ha spiegato che questa non deve essere annaffiata bensì impregnata di acqua e la si impregna solamente mettendola a bagno in una grossa pentola o in un secchio colmo d'acqua per l'appunto. Dieci minuti e le spugne sono belle zuppe. Una volta lucidato la cassetta, ho protetto l'interno con un sacco nero della spazzatura, fermandolo con una sparapunti. Fatto questo ho cominciato a riempire tutto lo spazio interno con la spugna ormai pregna d'acqua. 

Premetto che quando sono andata dal fiorista a comprare tutto l'occorrente per questo centrotavola, devo aver avuto la faccia da una che si lascia prendere per i fondelli perché non avevo mai speso così tanto in vita mia per due rametti e due misere piantine. Ma tornando a noi, ho portato a casa dall'oreficeria due piantine di gaultheria troppo carine e come prima cosa ho inserito loro nella spugna, creando lo spazio necessario (con tanto di coltellazzo) in modo da lasciarle nella loro terra. Inserite loro ho poi aggiunto piano piano tutto il resto, ovvero: abete nordico, asparagina, tre piccoli cavoli, qualche rametto di ilex e per ultimo un rametto di tasso

L'edera che vedete in foto l'avevo colta nel mio giardino ma alla fine non sapevo più dove infilarla (verbo azzeccatissimo direi) così ho intrecciato una bella ghirlanda che sto facendo seccare e che vorrei poi appendere da qualche parte in casa. Ho subito messo la mia cassetta di legno invecchiato sul tavolo. È carina come centrotavola lo ammetto, ma penso anche che sia poco pratica: pesa un quintale. Tra le spugne piene di acqua, il legno e le piantine, questa decorazione floreale pesa quanto la mia cagnolina indi per cui penso stia meglio sul davanzale di una finestra oppure se lo avete, sul tavolo del giardino (che non sia però direttamente sotto la pioggia ma riparato da una veranda o porticato). 

Che aggiungere altro? Ah giusto gli auguri. Beh amici, voglio augurarvi un felice Natale, che sia pieno di serenità e gioia. Noi ci vedremo tra qualche giorno, quest'anno non ho intenzione di chiudere il blog per ferie, rimanete a farmi un po' di compagnia? E poi chi si ferma è perduto, lo so bene perché quando d'estate chiudo baracca e burattini per poi riprendere a settembre, trovo che sia la cosa più faticosa dopo il parto delle mie figlie. E poi ricordatevi che fra poco riaprirà il concorso "Il mio angolo di paradiso", quindi tenetevi pronti. Un abbraccio a tutti, a prestissimo. Buon Natale!

Photo by Shabby Chic Interiors. Don't copy or use without permission

Uno specchio in cucina

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Buongiorno a tutti state ancora rotolando dopo il pranzo (o i pranzi) di Natale? Io mi sento come un panino che lievita e lievita e lievita…pronto per scoppiare! C'è da dire però che il saggio dice: non si ingrassa da Natale a capodanno ma da capodanno a Natale per cui sono serena (non è vero i sensi di colpa si fanno sentire più dei morsi della fame!). Oggi volevo salutarvi con un post dedicato appunto alla cucina, cucina intesa come ambiente della casa non come cibo. Sapete che sono sempre alla ricerca sul web di cose/immagini carine e interessanti da proporvi. Proprio in questi giorni grazie a IG, sono capitata su di un sito inglese che propone delle cucine meravigliose (sono quasi troppo belle per essere usate) con un particolare davvero originale: al posto delle classiche mattonelle a parete, dietro l'angolo cottura Humphrey Munson propone uno specchio.

Sì sì avete capito bene, uno specchio vero e proprio. Lo specchio è da sempre utilizzato come oggetto per soddisfare la nostra vanità ma è stato riscoperto anche come elegante e raffinato elemento di arredo. Nei secoli scorsi veniva usato per amplificare gli spazi e la luce, oggi viene utilizzato in modo eclettico nell'arredamento proprio come in queste cucine. Lo specchio crea la suggestione di uno spazio raddoppiato che pur coincidendo con un "non luogo" nel quale chi si specchia non si trova effettivamente, è comunque connesso agli altri spazi che lo circondano.

Avete fatto caso agli specchi di queste cucine? Hanno tutti un comune denominatore (beh sì, a parte l'essere messi in ambienti stupendi), sono tutti anticati. Lo specchio anticato lo si può acquistare tranquillamente in qualsiasi vetreria, costa un poco di più e in commercio ci sono tanti tipi di specchi anticati. Se un giorno dovrete acquistarne uno, chiedete di farvi vedere un campionario così da farvi una idea chiara in testa. Altrimenti se siete amanti del fai da te potete cimentarvi voi stessi nell'anticatura dello specchio. In rete ho trovato ben pochi articoli in cui si spiega brevemente i passaggi fondamentali da seguire. Ho comunque capito che questo procedimento prevede l'uso di sostanze chimiche aggressive come l'acido muriatico quindi se non avete voglia di cimentarvi in questa cosa, fate come me e preferite andare in vetreria. Se DesignMag leggete le spiegazioni passo a passo.


Ho sempre amato gli specchi, trovo che sia un complemento di gran gusto e facilmente inseribile in ogni ambiente, non solo in bagno o in camera da letto. Come abbiamo potuto notare, uno specchio sta bene ovunque perfino in cucina. Nel mio piccolo anch'io ho posizionato, fin dai primi tempi che abitavamo qui, un piccolo specchio in cucina. Si tratta di una vecchia ma semplicissima cornice acquistata anni fa in un mercatino. Mi piaceva però trovarle un posticino d'onore, così non appena ho terminato la cucina mi era sembrato appropriato (e perfetto) inserirla in questo ambiente. 

Tempo fa ricordo di essere entrata in casa di amici di mia madre, dove sopra il lavello della loro cucina era appeso uno specchio inclinato in modo che riflettesse l'immagine di chi stava appunto al lavandino. Lo specchio in questione era appeso in alto (diciamo a una trentina di cm sopra le nostre teste) ma con il fatto che era appeso inclinato, ci si poteva specchiare tranquillamente. Tutto questo per dirvi che nell'insieme era davvero un'idea carinissima, semplice ma ricercata allo stesso tempo. Vi saluto e vi faccio gli auguri per un buon inizio dell'anno con qualche foto trovata in rete, di cucine che mettono in bella mostra uno specchio. Ci vediamo presto con alcune novità! Auguri a tutti. :)



Natale in famiglia

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Lo sapete cosa ho fatto quest'anno, cioè ormai devo dire l'anno scorso a Natale? Ho rotto le scatole a tutta la famiglia. Beh detto così non suona molto carino, ora vi spiego cosa ho "combinato". Era da un po' che mi frullava in testa di girare un video e quale giorno migliore se non il giorno di Natale? Sarebbe stata un'occasione perfetta! Volevo imprimermi ricordi che solo un video riesce a fare, le foto sono belle anzi bellissime, ma il video arriva in punti dove una foto non riesce ad arrivare. 

Poi per dicembre mio fratello non è riuscito a scendere da Londra per cui era un motivo in più per girare un filmato, mandarglielo e in qualche modo facendolo essere insieme a noi. Comunque a tutti gli effetti la sua presenza c'era, c'era eccome vero David? :) In più i miei nonni ormai bisnonni da più di dieci anni, sono una bellissima coppia di vecchietti e anche per questo motivo avevo voglia di imprimermi i loro sorrisi e i loro abbracci in ricordi che nessuno riuscirà mai a cancellare.

Il giorno di Natale è stata una giornata grigia e piovosa, in tutta Italia splendeva il sole tranne a Genova. La mattinata è cominciata di corsa ovviamente: prepara questo, prepara quello, hai preso i regali? Hai preso il dolce dal frigo? La borsa termica della nonna? E così tra un muovetevi e un vi do cinque minuti e poi vi lascio a piedi, siamo partiti in direzione della casa di mia mamma. Il suo nuovo appartamento (si è trasferita qui da poco tempo) si trova in zona Principe, a due passi dalla Stazione Marittima, dal porto e dalla Lanterna, simbolo della città. 

Al nostro arrivo c'erano già tutti e dopo i saluti di rito, ci siamo subito scambiati i regali. Le bimbe erano eccitatissime e hanno portato una ventata di allegria a tutta la famiglia. I miei nonni erano in formissima e la nonna ha dato il meglio di sé giocando a tombola…mamma mia quante risate. Il mio cuginetto o meglio dire cuginone è diventato un ometto e fa strano ricordarlo piccino con ancora il pannolino addosso, mentre ora è un bellissimo ragazzo di sedici anni. 

Ricollegandomi al discorso iniziale, al fatto che sono stata una rompiscatole tutto il giorno immagino che possiate capire il motivo, vero? Quando la mamma doveva aprire il panettone si sono sentite le mie grida in tutto il palazzo: "Nooo aspetta che riprendo". E quando abbiamo fatto il brindisi? "Aspettate aspettate che prendo la macchina fotografica". Insomma sono stata un tantino invadente ecco, ma a riguardare il video posso solo dire una cosa: essere rompiscatole ne è valsa decisamente la pena. Sì avete ragione le riprese non saranno bellissime, la luce era quella che era per non parlare della messa a fuoco ma in questi cinque minuti, ci siamo tutti noi, c'eri anche tu David, c'eri anche tu Simo. Il nostro Natale in famiglia in cinque minuti. 




Nuovo corso shabby & industrial chic

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Avete già disfatto l'albero di Natale, tolto tutte le decorazioni e messo in ordine? Io no, no e no neppure alla terza domanda. Per ora l'albero non da fastidio, le decorazioni mi mettono allegria e non ho assolutamente voglia di andare nel sottotetto, prendere le scatole, riempirle, tornare nel sottotetto e rimettere a tutto posto. Questo weekend sarà un grande weekend non posso sprecarlo per fare queste cose. Questo fine settimana si rivoluzionerà il bagno! Eh sì avete capito bene, è giunto il momento di cambiare lo stile del mio bagno. Tra l'altro non avevo ancora mai fatto nessun cambiamento (ok va bene lo ammetto, solo una volta), quindi urge un lavoretto con i fiocchi. 

Dovete sapere che la scorsa settimana, Gigi ha detto una frase che ho segnato per tutte la casa a caratteri cubitali. Era domenica mattina, io me ne stavo seduta sullo sgabello in cucina con la tazza della colazione in mano e contemplavo appunto la mia cucina. Gigi era appoggiato al frigo e fissava me cercando di capire cosa mi passasse per la testa in quel momento. Il suo sguardo era un misto tra il "cosa cavolo stai pensando?" e "stai bene amore?". Stavo bene, stavo benissimo, stavo solo pensando a come rivoluzionare la cucina. Così gli dico: "Pensavo di cambiare le ante della cucina, disfarmi del bancone, cambiare le due mensole e colore all'armadio". Lui con tutta la sua calma e saggezza mi risponde: "Si può fare tutto amore…" al che non gli lascio terminare la frase che già comincio a urlare dalla gioia correndogli incontro e travolgendolo nel mio abbraccio stritolatore. Vedete? Basta poco per farmi felice!

Ed è questo uno dei motivi per cui la settimana prossima (penso mercoledì sera) creerò sulla pagina facebook di Shabby Chic Interiors un album fotografico che sarà come entrare in un mercatino dove metterò in vendita alcuni mobili di casa e complementi d'arredo. La rivoluzione è in corso e devo fare spazio ai nuovi mobili. Giovedì mattina vi posterò qualcosa anche qui sul blog così anche chi non ha un profilo facebook potrà sbirciare tra gli oggetti in vendita. 

Photo by Federica Piccinini

Ci sono un po' di date che vi devo segnalare, prendete matita e calendario e segnatevi questi appuntamenti ho una bella novità che riguarda voi:

  • 13 gennaio - in serata creerò un album fotografico sulla mia pagina fb dove metterò in vendita alcuni mobili di casa mia e complementi d'arredo. Il mercatino potrà essere visibile da chiunque abbia un profilo facebook.
  • 7 febbraio - corso di tecnica shabby a Roma.
  • 20 febbraio - corso di tecnica shabby a Milano.
  • 21 febbraio - corso NUOVO di tecnica shabby & industrial chic a Milano.
  • corsi individuali di tecnica shabby in promozione - sconto del 15% 
Vi ricordo che i corsi individuali di tecnica shabby sono in promozione con uno sconto del 15%. È possibile iscriversi entro il 31 gennaio e prenotarsi in una data di vostra scelta entro la fine di febbraio per poter usufruire dello speciale sconto.  Cliccate qua per saperne di più e scrivetemi una mail per prenotare il vostro posto o ricevere maggiori informazioni: sarahtognetti@yahoo.it

Avete visto la novità del 2016 amici? Da quest'anno ho deciso di proporre un NUOVISSIMO CORSO dove lo stile shabby incontra lo stile industriale: mobili più rovinati, pittura scrostata, colori più decisi, questi saranno gli ingredienti principali dei corsi di tecnica shabby & industrial chic. Presto vi mostrerò alcuni esempi di mobili decorati in questo stile, nel frattempo potete scrivermi al mio indirizzo mail per avere maggiori informazioni. Che sia un anno grandioso il 2016! 



Decora facile, le mie impressioni

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Buongiorno amici, qualche settimana fa vi avevo promesso una cosa: che avrei provato la vernice Decora Facile e vi avrei fatto conoscere le mie impressioni, ricordate? Era il 24 novembre e quel giorno vi avevo presentato Silvia. Intervistandola ne è emerso l'amore per i mobili in stile shabby e la passione per le vernici, da quel punto creò la linea di vernici Decora Facile e oggi voglio raccontarvi le mie valutazioni. Finalmente tra un rifacimento del bagno e le vacanze di Natale sono riuscita a trovare un attimo di calma e pitturare un tavolino annotando pregi e difetti di questa portentosa vernice. Beh se ho scritto portentosa ci sarà un un motivo no?

Come vi dicevo poc'anzi avevo un vecchio tavolino da tempo immemore. Penso che appartenesse già alla mia famiglia ancora prima che nascessi. Per cominciare ho dato una lieve carteggiata al mobile giusto per ripulirlo un po' dalla polvere e dall'umidità. Ho preferito così sapendo ugualmente che l'utilizzo di questa pittura non prevede l'uso della carta a vetro. Sarà deformazione professionale ma ormai in tutti questi anni, la carta a vetro è diventata la mia migliore amica! ;)

Ho cominciato a stendere il colore sul mobile e mi è piaciuto molto il modo in cui la pittura si è aggrappata al tavolino. Ho trovato la pittura Decora Facile molto gessosa ma nello stesso tempo la stesura è facile e pulita. Il pennello scorre fluido a patto che con questo non facciate solletico al mobile (lo dico sempre ai miei corsi, non fate il solletico al mobile con quel pennello!). Ho lasciato asciugare la prima mano di vernice e ho dato una seconda mano diluendo prima un po' il colore altrimenti il pennello faceva troppo attrito e non scivolava bene.


Tenete presente che più acqua aggiungete alla pittura e meno coprente risulterà questa, quindi mettetene proprio un goccio e ricordatevi che siete sempre in tempo ad aggiungere altra acqua mentre invece se ne mettete troppa, avrete sprecato della pittura per niente. Il colore della pittura che ho scelto è di un bianco sporco e il legno del tavolino era di base abbastanza scuro ragion per cui sono occorse altre due mani di pittura per ottenere un risultato che mi soddisfacesse. Tenete presente però che se sceglierete di pitturare un mobile con un colore più scuro del bianco (un tortora, un grigio polvere, un verde salvia…), di mani di vernice ne basteranno quasi sicuramente due.

Ho atteso che il tavolino fosse asciutto completamente prima di carteggiarlo leggermente per fare riaffiorare il colore sottostante del legno nei punti giusti e dopo una leggera spolverata con un pennello asciutto ho passato una mano di Decora Finitura. Una volta che il mobile è asciutto dalle varie mani di colore ha bisogno assolutamente di una finitura e vanno bene sia la cera che la Decora Finitura, un liquido dall'aspetto biancastro che asciugando diventa trasparente regalando al mobile un aspetto più lucido e morbido. Attenzione però: la vernice di finitura se non stesa correttamente tende a creare quelle antiestetiche gocce che seccando diventeranno gialle e creeranno degli spessori non molto carini. Il mio consiglio è di prestare maggiore attenzione quando la si utilizza.

La mia valutazione di questa pittura è senz'altro positiva: il colore è pieno, la pittura si stende facilmente ed è gessosa (ma non eccessivamente), l'unica pecca che ho trovato è stato quando mi sono dovuta lavare le mani (perché ovviamente non utilizzo mai i guanti) e ho dovuto grattare cinque minuti buoni prima di rivedere il colore della pelle. Beh sicuramente dopo il peeling di oggi ho delle mani morbidissime a prova di culetto di bambino! ;) Sicuramente avrete tante domande sulla vernice Decora Facile ed è per questo che vi lascio con una FAQ realizzata da Silvia, con le domande più frequenti relative alla linea delle sue vernici. 


FAQ

Posso mescolare i colori tra di loro?
Certo è possibile mescolare i colori tra di loro per creare sfumature personalizzate. Ad esempio mescolando il colore Caraibi 50% e il colore Polvere Chic 50% si ottiene il colore verde salvia.

Un barattolo di vernice quanta superficie sviluppa?
Un barattolo da 750 ml sviluppa 8/10 mq.

Ho un mobile laccato non devo carteggiare prima di stendere Decora Facile?
Per i mobili laccati e per i mobili che hanno una finitura molto lucida consigliamo di carteggiare leggermente in modo da rendere la base ruvida.

Questa vernice col tempo si toglie e fuoriesce la pittura originale?
Tutto dipende dal buon uso che ne facciamo e da come trattiamo le cose. Il ferro se non ne abbiamo cura può arrugginire, il legno si può graffiare o gonfiare se va a contatto con l'acqua, la stoffa può sporcarsi e strapparsi.

I mobili vanno scartavetrati oppure la vernice può essere usata sulle vecchie pitture?
La vernice Decora facile può essere utilizzata sulla vecchia pittura senza prima carteggiare, l'importante è che il supporto sia integro. Se ci sono parti mancanti della vecchia pittura bisogna riportare a livello altrimenti quando si stende la nuova vernice si vedrà la differenza di spessore.

Si vedono le righe del pennello?
La vernice Decora facile è una vernice specifica per lo stile shabby chic dove le righe del pennello possono creare un elemento decorativo. L'effetto laccato non è una caratteristica dello stile shabby. Per la sua consistenza corposa la vernice D.F. può dare l'effetto delle righe del pennello ma se desideriamo un effetto più uniforme lo si può ottenere con una buona padronanza tra manualità e diluizione. È consigliabile usare il rullo se si vuole ottenere un effetto più uniforme e se dobbiamo trattare supporti ampi e lisci come ad esempio il piano del tavolo e le ante degli armadi.

È possibile usare l'aerografo?
È sconsigliato l'uso dell'aerografo perché si dovrebbe diluire troppo la vernice.

È sempre necessario usare Decora Finitura?
La vernice di finitura è un protettivo che aiuta a proteggere un mobile durante l'uso quotidiano e permette di mantenerlo pulito più facilmente. È necessaria per mobili soggetti a grande usura come tavoli, sedie, ante della cucina. Dobbiamo sapere che se non usiamo la vernice di finitura a lungo andare il colore si opacizza come succede per i muri.

Posso usare la cera al posto della vernice di finitura?
Sì è possibile applicare la cera per mobili. A differenza della finitura la cera è meno protettiva.

Come deve essere utilizzata la vernice Decora Finitura?
È consigliabile stendere una mano di finitura. Consigliamo però di stendere due mani di vernice Decora Finitura se stiamo trattando mobili soggetti a grande usura come tavoli, sedie e le ante della cucina. È possibile diluirla con acqua per renderla più fluida e facile da stendere.

Photo by Shabby Chic Interiors. Don't copy or use without permission


potete trovarlo anche su:


Mercatino Shabby Chic Interiors

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Finalmente dopo tanto averlo acclamato il mercatino è online? Di quale mercatino sto parlando? Ma di quello creato sulla pagina facebook di Shabby Chic Interiors dove attraverso un album fotografico, ho messo in vendita alcuno mobili di casa e complementi d'arredo. Ieri sera intorno alle 21 ho pubblicato le prime foto ma questa mattina dovrei riuscire ad aggiungere qualcos'altro di interessante come le sei sedie che ho attorno al tavolo di sala e la sedia di ferro coi riccioli. 

Nell'album potete trovare tante cosine tra cui il bancone della mia cucina, il comò della camera da letto, l'étagère in metallo del mio bagno e tanti complementi d'arredo. Molti oggetti effettivamente sono spariti poco dopo la messa online ma conto di aggiungere altre cose nuove quindi non preoccupatevi e abbiate solo un po' di pazienza. Io adoro lo shopping stando seduta comodamente in poltrona e voi? 


Photo by Shabby Chic Interiors. Don't copy or use without permission 


Guardare avanti, senza se senza ma

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Buongiorno a tutti amici, non sono scappata ai Caraibi eh? Non ho nemmeno vinto al Superenalotto (purtroppo!), ho solo avuto una settimana "niente male". Quel niente male virgolettato significa che abbiamo avuto un "piccolo" incidente a casa (perdonatemi di nuovo le virgolette ma non ne posso fare a meno). Infatti mercoledì notte, o meglio giovedì mattina intorno alle 4, Beatrice si è svegliata urlando mentre il soffitto/tetto in legno cominciava a prendere fuoco. La camera era già piena di fumo bianco e in un attimo le fiamme hanno cominciato a divampare. 

Non vi starò a fare la cronaca di quello che è successo, ho ricordi vaghi di quei momenti, so solo che il cuore batteva all'impazzata e che desideravo tanto avere tra le mani un estintore. Dopo un'ora tutto è tornato alla normalità (beh sì, a parte il gran casino in camera delle bimbe tra braci, cenere e acqua sparsa dappertutto) ma ho ancora l'impressione che quell'ora sia volata. La mia percezione del tempo mi fa pensare che il putiferio scoppiato quella notte sia passato in dieci minuti e invece è durato un'ora. Un'ora in cui ho pensato a qualsiasi cosa: alle bimbe, a noi, alla casa, ai mobili.

Perché è scoppiato l'incendio? Non saprei, forse per una serie di fattori. La canna fumaria è di acciaio inox ed è praticamente nuova (la usavamo da due anni). Inoltre era rivestita di lana di roccia e Gigi l'aveva pulita lo scorso autunno. Però però, c'è sempre un però. Questa canna fumaria è nata male fin da subito, le ultime due curve forse erano troppo a gomito e poi ultimamente bruciavamo molti bancali cioè legna resinosa che sporca all'inverosimile l'interno dei tubi e questo mi hanno detto che può provocare gravi incendi.

Ora dobbiamo rifare da cima a fondo questa benedetta canna fumaria e la faremo con tutti i crismi ovvero tubi coibentati e compagnia bella. Cerco di essere positiva e di non pensare a troppi se e a troppi ma: se la Bea non si fosse svegliata, se rimanevamo intossicati, se aspettavamo anche solo cinque minuti in più prima di intervenire... Non ha senso guardare in queste direzioni, voglio guardare solo avanti.

Erano le cinque da poco passate e mentre le bimbe riprendevano il sonno nel divano letto improvvisato, io ero sdraiata tra le braci e la cenere sul letto di Bea con il pigiama infradiciato a pensare una soluzione per eliminare definitivamente quelle ultime due curve della canna fumaria: "Ok allora sposto quello, la canna fumaria la faccio passare un po' più al centro, lì tiro su un muro così divido le camere (tra l'altro desiderio espresso da Beatrice), lì metto un lucernario, lì una porta…" e pensavo già a come arredare le loro camerette. Attendiamo i permessi e poi partiamo subito con i lavori. 

A parte il "piccolo incidente" quello che mi ha tenuta lontana dal blog la scorsa settimana è stato anche il Mercatino. Come forse già sapete ho messo in vendita sulla mia pagina facebook alcuni mobili di casa e complementi d'arredo e tra rispondere ai vari messaggi, preparare i pacchi e stare dietro alle spedizioni, ho perso tanto tempo (e ne perderò altro perché non ho ancora finito). Se mi avete scritto una mail in questo periodo pazientate un pochino. 

Ma non è finita qui, l'anno bisestile è cominciato proprio alla grande per noi anche per voi è stato così? Nella cultura tradizionale si crede che l'anno bisestile sia foriero di sventure e noi non ce ne stiamo facendo mancare nessuna. Chi mi segue su facebook ne sarà già a conoscenza perché non molto tempo fa ne ho parlato sfogandomi e cercando un po' di supporto. Negli ultimi mesi dello scorso anno a Beatrice le hanno trovato una brutta scoliosi. Dopo un sacco di visite al Gaslini, raggi, calco del gesso e prove per collaudo, ci hanno consegnato il busto proprio il giorno prima del piccolo incendio. 

Per ora dovrà portarlo dieci ore al giorno e ci hanno consigliato di tenerlo di notte, per lo meno fino al prossimo maggio quando avremo nuove radiografie in programma e nuova visita. Bea è un angelo e si è quasi subito abituata anche se da come era partita la prima notte, credevo che non ce la facesse mai o che per lo meno avrebbe impiegato lunghe settimane per abituarsi. Evidentemente il mio cucciolo, è più roccia di me. Nei giorni scorsi abbiamo cercato in rete dei video in cui spiegassero le posizione più comode da tenere per poter dormire tranquillamente (perché lei proprio non riusciva a trovarne una abbastanza comoda) ma ovviamente nessuno ne parla, così le ho proposto che fra qualche mese potrebbe farlo lei un video in cui racconta la sua esperienza e dà consigli su come vivere con il busto. Ovviamente era entusiasta. Oggi le ragazze su youtube preferiscono parlare di trucchi e pettinature che di scoliosi, forse è ancora un argomento tabù, un po' come lo è stato l'apparecchio dentale una ventina d'anni fa, quando se avevi del "ferro attaccato ai denti" venivi subito additato e deriso dagli altri bambini.

Ecco, quello che non vorrei mai accadesse, è proprio questa situazione. Ed è soprattutto questo uno dei motivi per cui ne parlo oggi qui e perché ne ho parlato qualche giorno fa su facebook: questo argomento non deve essere tabù. C'è chi porta i plantari, chi l'apparecchio ai denti, chi gli occhiali e chi ancora il busto. Non c'è niente di cui vergognarsi perché nessuno di noi nasce perfetto. Vorrei solo che Beatrice fosse abbastanza forte da superare un domani un possibile muro che si troverà davanti, che sia una presa in giro di un bambino o altro. 

Per ora abbiamo intrapreso questo percorso ma presto la porterò in visita da un fisioterapista e vorremmo farla visitare anche dal mio osteopata. Adesso però la faremo respirare un pochino perché di ospedali e ambulatori ne ha visti già abbastanza in questi mesi e non voglio stressarla ulteriormente in un momento così delicato. Vi ho raccontato anche oggi un po' della mia vita perché mi fa piacere condividere con voi non solo il bello di quello che mi/ci accade. Spesso sento parole come "siete come la famiglia del Mulino Bianco", ecco no vi fermo subito, noi non siamo assolutamente come la famiglia del Mulino Bianco. Anche noi litighiamo, ci teniamo i musi, a volte urliamo e ci mettiamo a piangere. 

Sono una ragazza (passatemi il termine) molto sicura per certe cose, ma per altre non ho la risposta pronta e anch'io chiedo aiuto. Lo faccio spesso in verità anche solo telefonando a una cara amica e sfogandomi un po'. Oggi ad esempio voglio chiedervi un grande aiuto, non lo faccio per me ma lo faccio per Beatrice che sento ha il bisogno di tutte le energie positive che le possono arrivare dall'esterno. Ebbene oggi vi chiedo se anche voi avete passato quello che sta passando lei: da ragazzini avete portato il busto? Come avete affrontato la sfida? Avete voglia di raccontarcela e di condividere la vostra esperienza? Le farò leggere tutti i vostri commenti e sono sicura che riuscirete a infonderle tanta forza di volontà per affrontare gli anni a venire. Grazie amici. 


Corso di tecnica shabby a Roma

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Lo sapete che fra pochi giorni ricominciano i corsi di tecnica shabby? Ebbene sì, il 7 febbraio (segnatevi questa data mi raccomando), sarò a Roma (mentre il 20 e 21 febbraio sarò a Milano. Le altre date presto sul blog). L'appuntamento sarà in una location molto suggestiva vicino agli Studi di Cinecittà e circondata da un grande giardino e dal Parco degli Acquedotti: la casa di Cinecittà. Francesca la proprietaria, ha ristrutturato questo appartamento curando l'arredamento e conferendo ad ogni ambiente quella freschezza e quel po' di romanticismo che fa tanto "coccola" e che durante un soggiorno in una bella città come Roma, non può che fare piacere.

Francesca mi racconta che l'idea di aprire un B&B è nata in un pomeriggio d'estate di un anno e mezzo fa. In quel periodo con una laurea in mano ormai da anni ma con un futuro incerto, decide  di aprire la casa di Cinecittà e di provare a farne un lavoro. "Perché non ci ho mai pensato prima"?È la domanda che si pone dopo essersi dedicata a questo progetto e vedendo finalmente un futuro roseo. Mi dice che è stato divertente pensare a come realizzare e vedere piano piano le sue idee prendere forma. Ha cercato di circondarsi di cose che ama: l'arredamento shabby chic, i ricami, i fiori, i servizi da tè di porcellana, i quadri che richiamano il cinema e i libri antichi.

Ha unito oggetti moderni ad altri antichi: come la chaise longue e la vecchia poltroncina. Come il lampadario di cristallo e i candelabri trovati in un mercatino vintage. Francesca ha una grande passione per il cinema e la vicinanza a Cinecittà l'hanno convinta ad aggiungere richiami ai mitici anni della dolce vita. Echi degli anni gloriosi si ritrovano nel corridoio con la galleria fotografica e nei nomi delle camere: "La dolce vita" e "Vacanze romane". Nelle camere da letto, Francesca ha cercato di ricreare un ambiente rilassante e romantico con colori delicati. Dice che i clienti apprezzano molto questa cosa e spesso le dicono che amano la tranquillità che si respira in quelle stanze…oltre al fatto che la colazione viene servita in camera! 

Racconta ancora che la fase iniziale è stata un po' faticosa, si è praticamente ritrovata a dipingere le pareti di casa perché in estate non trovava nessuno che le dava disponibilità ma che ha scoperto grazie a questo, delle doti nascoste da imbianchino. Quello è stato il suo grande inizio. L'apertura della casa di Cinecittà è avvenuta nell'estate scorsa: "Non è stato tutto semplice ma alla fine ci sono riuscita ed è stata una bella soddisfazione. Anche se certe volte ci sono dei momenti difficili é molto gratificante quando ci sono apprezzamenti da parte dei clienti". Questa è la storia di Francesca, arrivata dalla Calabria con un grande sogno. Spero che a prescindere dal mio corso la andiate a trovare perché il suo posticino del cuore e soprattutto la sua dolcezza meritano il soggiorno che vi aspetta.




Blogger CF Style: la tazzina blu

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È appena cominciata la settimana e vorrei già che fosse venerdì. Anzi se proprio potessi esprimere un desiderio o avere a portata di mano la macchina del tempo, vorrei che fosse già a sabato mattina, con le valigie in macchina e tutti pronti per partire per Roma. Oh quanto amo la capitale: è magica, è viva, è energia pura. È storia, è bellezza. E spero tanto che non ci sia troppo casino. Chiedo troppo? Tra l'altro le bimbe verranno assieme a noi e anche loro sono elettrizzate del viaggio ed io grazie a loro lo sono ancora di più. Una bambina troppo cresciuta ecco cosa sono.

Oggi riprende la rubrica Blogger CF Style e vi farò conoscere una "collega" davvero speciale. Sono molto, molto felice di presentarvi Camilla Corradi di La tazzina Blu. Frangiona lunga a coprire gli occhi, piercing al naso, aria sbarazzina, così mi è parsa Camilla la prima volta che ci siamo incontrate. Poi ha aperto bocca e non ho più smesso di ridere, è troppo forte, in tutti i sensi. Lei ama lo stile nordico e devo dire che tutto ciò che tocca personalizza e rende unico: dal mobile della casa all'abbigliamento. Voglio subito entrare nel vivo dell'intervista e farvela conoscere.

Nome:Camilla
Soprannome: Konrad, Cami, Corradi (nel mio giro di amici ci chiamiamo per cognome per darci un tono…è divertente).
Età:28
Il tuo motto:La semplicità è la migliore sofisticazione - Leonardo Da Vinci.
Il tuo stile:Eclettico, fresco, rilassato e semplice.
5 aggettivi che ti descrivono:Determinata, buffa, esteta, ironica, femminista all'ennesima potenza. 


Che cosa scrivi nel tuo blog?
Sul blog racconto i miei colpi di fulmine, tutte le case ideali in cui vorrei abitare. Parlo dei nuovi trend del settore e condivido le novità riguardanti il mio appartamento fresco fresco di ristrutturazione.

Qual è stata la molla per cui hai deciso di aprire il blog?
Avevo bisogno di raccogliere tutte le ispirazioni che trovavo in giro sulle riviste e in rete. Volevo costruire una mostra virtuale in cui io potessi fare da curatrice raccogliendo tutte le cose che adoro e che m'ispirano quotidianamente, ovviamente a tema interior. Mi sento una collezionista e sul web mi sento molto a mio agio. Ho pensato: perché non aprire uno spazio tutto mio in rete? E così è nata la tazzina blu che si è rivelata molto utile per chiarirmi le idee e definire il mio gusto in vista della ristrutturazione imminente. Adesso che la mia casa è finita sono molto soddisfatta e sento di avere concretizzato qualcosa, di aver trasformato i miei post in realtà. Ci sto mettendo tantissimo per arredare quei 60 mq ma mi sto godendo ogni singolo istante di questo processo.

Da quanto tempo hai aperto il blog?
È nato l'8 gennaio 2011, poco più di cinque anni. Spesso mi ritrovo a paragonare il mio blog a un bambino di cui vado fiera e di cui mi ricordo sempre il compleanno (che detto da una che fatica a ricordarsi anche il proprio, non è cosa da poco). In fin dei conti è una mia creatura!

Raccontaci la tua giornata tipo.
Lavorando in proprio la mia giornata tipo è sempre diversa ma per fortuna ci sono delle costanti; senza i miei rituali mi sentire persa. Mi sveglio alle 7.00 e mi "fiondo" in cucina a bere il caffè. Nel frattempo accendo l'iPad e ancora con gli occhi socchiusi faccio il punto generale delle cose da fare dando una letta veloce alle mail. Questo è il momento preferito della giornata. :) Subito dopo colazione mi dedico al Pinterest Marketing (collaboro con alcuni brand per cui faccio da promoter), un lavoro che mi prende al massimo 45 minuti di tempo. Cambio postazione e vado al PC dove mi occupo del blog, scrivo articoli e lavoro su progetti in ballo, quelli riguardanti il mio negozio Etsy (dove offro consulenze di home-restyling). In pausa pranzo rispondo alle mail, quelle lette distrattamente durante il caffè mattutino, mi nutro e guardo programmi spazzatura in tv per rilassarmi (faccio le tre cose contemporaneamente, che gusto ci sarebbe altrimenti?). Il pomeriggio è un grande punto di domanda: spesso finisco ciò che non sono riuscita a concludere la mattina altrimenti esco o programmo la giornata successiva: stilo liste di cose da fare/mangiare/comprare (adoro fare liste anche se poi non le rispetto). la sera finalmente mi rilasso, vedo il mio ragazzo e gli amici più cari.


Qual è la tua stanza preferita e perché?
Attualmente la mia stanza preferita è il living, da pochissimo tempo dotato di un divano ultra-comodo e di una libreria gigantesca. Entra molta luce e questo mi fa sentire bene. Quando c'è il sole che filtra tra le foglie degli alberi davanti casa raggiungo la pace dei sensi. Un altro motivo per cui amo il mio living è che il wi-fi in questa zona è potentissimo: 5 tacche di puro godimento. Poi adoro la mia camera da letto: super minimal e cozy. Perfetta per meditare.

Cosa ti piace di CasaFacile?
CasaFacile è la rivista italiana che si avvicina di più al mio gusto e alla mia idea di arredo. In particolare mi piacciono i "prima e dopo" con gli interventi delle mie stylist preferite e gli home-tour di case straniere! Inoltre vado sempre sul sito a sbirciare per vedere se sono usciti nuovi video di restyling o cose così. Poi è bello che riesca a coinvolgere i lettori in ogni iniziativa, non dev'essere una cosa facile da gestire.

In questo momento se potessi esprimere un desiderio cosa vorresti?
Di desideri ne ho fin troppi ma ce n'è uno che ultimamente mi ossessiona e sta diventando la mia ragione di vita: vorrei veder realizzato un progetto su cui sto lavorando da molto tempo a cui dedico i miei momenti liberi della giornata. Si tratta di una casa, più precisamente la definirei la casa perfetta. Lo so, ho appena finito di ristrutturare il mio appartamento e sto già pensando a un'altra casa, ma che ci posso fare? Questa verrebbe costruita da zero e rispecchierebbe TOTALMENTE la mia idea di abitazione. Sarebbe frutto di ore, giorni, mesi di pensieri, disegni, idee, studi…ho già pensato a tutto: dall'impianto elettrico alle grondaie, passando per il colore delle pareti. Adesso mancano solo i soldi e un terreno. Si accettano donazioni a fondo perduto. 

Io ti aiuterei volentieri nel tuo progetto di casa nuova (che poi dimmi, chi più di me ti capisce quando dici che pensi a una casa nuova adesso quando hai appena finito i lavori di ristrutturazione? Mi sa che abbiamo la stessa malattia!), ma ho giusto giusto una grossa spesa in ballo: il rifacimento totale della canna fumaria che la settimana scorsa mi ha preso fuoco, argh! Anche perché a dirla tutta, nei giorni scorsi stavo sognando (direi che la parola è adattissima ora come ora), le mie sedie nuove. Beh adesso anche le sedie sono sfumate e giusto in sogno posso permetterle. Va beh Cami, vorrà dire che i nostri sogni dovranno attendere ancora un pochino ma noi mica per questo smettiamo di sognare vero? :)


Idee per la camera di una ragazza

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C'è poco da fare, i figli crescono. Quelli che fino a poco tempo fa erano dei cuccioli con il collo ciccioso e profumato ora sono dei pre-adolescenti smaniosi di conoscere il mondo e di scoprire ogni cosa subito, all'istante. La parola d'ordine sembra essere: presto, ora, adesso. Beh adesso mia figlia (la grande, bibi, patata o Beunzola) ha dieci anni e comincia a rubarmi i vestiti. Ha le idee ben chiare su cosa indossare, su cosa le piace e soprattutto su cosa non le piace, cibi compresi. Tempo fa, intorno al suo compleanno, ha espresso il desiderio di dividere la camera che finora ha sempre condiviso con la sorella. Vuole privacy, vuole cose sue, vuole esprimersi con un suo stile preciso.

Certo non posso dire di non capirla, anzi. Sono stata comunque felice che Beatrice e Mathilde abbiano condiviso fino ad oggi la cameretta, crescendo praticamente assieme e imparando a rispettare lo spazio altrui. Trovo che sia giusto (ovviamente se si ha la possibilità) rispettare le loro idee che se pur ancora bambini, non dobbiamo dimenticarci che sono dei piccoli adulti con una loro testa, un loro cuore e una loro personalità. Beatrice vorrebbe modernizzare un pochino la sua nuova camera ma è molto ferma quando mi spiega: "Mamma però non voglio che sia troppo moderna perché nel contesto in cui è la casa non starebbe bene una camera ultra moderna". Dite che l'ho contagiata troppo? ;)

La settimana scorsa ha preso fuoco la canna fumaria, bruciando una piccola parte di tetto mansardato in camera delle bimbe. Risultato? Beh a parte la paura di vedere la propria casa in fiamme e prima ancora sentire le urla di Bea e vedere la stanza piena di fumo bianco, dobbiamo rifare la canna fumaria. E per rifare intendo proprio rifarla completamente: dalla stufa fino al comignolo sopra al tetto. La mia predisposizione all'ottimismo (sarò anche una sognatrice ma in questi momenti, la mia testa tra le nuvole  è tornata utile), mi ha fatto guardare avanti e pensando ad una nuova dislocazione della canna, ho unito l'utile al dilettevole: sposto la canna lì così riesco a dividere la camera facilmente, la Bea è felice e siamo tutti felici.

Cosa ho fatto quindi? Sono partita in quarta e mi sono messa sotto con la produzione di idee. Pinterest in questo aiuta, aiuta fin troppo perché è capitato più volte che abbia fatto le ore piccole perché non riuscivo più a disconnettermi. Non è stato facile comunque trovare quello che cercavo e cioè un giusto compromesso tra giovane e classico ma una sera ho trovato la cameretta di Maddy ed è stato amore a prima vista. Anzi di più! Erano circa le tre di notte quando mi sono precipitata in cucina, ho preso il metro che tengo sempre nel secondo cassettino di destra e sono corsa in camera delle bimbe, ignare della pazzia che la loro mamma stava facendo: prendere le misure della stanza in piena notte. 

Insomma quando scocca la scintilla mica si può farla spegnere no? Nella mia testa ho già tutto pronto per arredare la camera. Ho già trovato le alternative ai mobili, idee per modificare alcune cose e renderle uniche per Bea. Qui sotto vi lascio con una carrellata di immagini che mostrano questo ambiente a dir poco favoloso, ma vi consiglio di dare un'occhiata al prima di questa cameretta e di seguire la trasformazione attraverso gli scatti di Jeanne Oliver. Posso dire che mi sono innamorata di tutto? Il comò alto e stretto è divino (darei oro per averlo), lo stand per i vestiti è un'idea originalissima e vorrei copiarla assolutamente se riesco a farcelo stare. I due comodini? Carinissimi. Perfino il carrello Ikea è bellissimo in quel contesto. Voi cosa ne pensate? Vi piace questa camera? Bene, ora però manca "solamente" una cosa: trovare "l'illuminazione" per la camera della piccola Mathilde.



Passione per il mio lavoro

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Quando poche settimane fa, Alessandra mi ha chiesto un'intervista per Caterinette sono stata molto felice di rispondere alle sue domande, venendo a conoscenza soprattutto del suo grande impegno nel far scoprire al mondo del web la mia città, Genova. Alessandra mi ha scritto: "Caterinette.net è un magazine online di cose belle a Genova. Non solo belle anche buone e interessanti. Ci piace scoprire nuovi angoli, locali, persone e mestieri. Amiamo le cose fatto a mano con cura e con amore. Raccontiamo le storie di chi segue le proprie passione e si reinventa". È sempre un onore per me poter parlare del mio lavoro e della città che mi ha adottato. 

Il tuo lavoro è molto richiesto, tieni corsi in tutta Italia, scrivi su riviste prestigiose e viaggi. Come se diventata una guru dello shabby chic?

Il mio è un lavoro poliedrico: ci sono periodi che non mi stacco dal computer per giorni e giorni, altri che viaggio per raggiungere le città in cui tengo i miei corsi di tecnica shabby, altri periodi ancora che mi vedono impegnata in attività come consulenze d'arredo o restauri di mobili per privati e aziende. Insomma non mi annoio mai. È un lavoro che mi sono cucita addosso piano piano nel tempo. Da quando ho aperto il blog (gennaio 2008), le cose sono arrivate da sé e se devo essere sincera, inizialmente non avevo programmato nulla di tutto questo a tavolino. La grande visibilità mi ha portato subito ad avere molti contatti, la passione per la casa e per l'arredamento ha fatto il resto.

Organizzi corsi ed eventi anche a Genova? Com'è il tuo rapporto con la città?

Sì, da quando ho cominciato a tenere corsi di decorazione del mobile, Genova è stata la prima città che mi ha visto nascere in quel campo. È facilmente raggiungibile da quasi tutto il nord Italia e spesso le persone che si iscrivono ai miei corsi ne approfittano per allungare la loro permanenza e visitare la città. Pensa che ho avuto degli iscritti che in giornata sono arrivati dalla Sardegna e perfino da Tripoli, incredibile! Abito nel verde, sulle prime colline che circondano Genova ma amo girovagare come una turista tra i vicoli del centro storico con macchina fotografica alla mano e naso puntato in su. Penso che sia magica questa città.

Se volete continuare a leggere l'intervista, cliccate qui

Photo by Federica Piccinini



Ristrutturare il bagno

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Si sa il cuore di una casa è la cucina, ma quale stanza viene messa al secondo posto in fatto di importanza e di cura tra la scelta dei materiali, comodità, e per ultimo ma non meno importante, estetica? Il bagno. Ebbene sì, il bagnoè l'ambiente in cui confort, funzionalità e stile dovrebbero essere perfettamente in equilibrio. Di solito non si hanno a disposizione grandi spazi per cui lo studio di questo ambiente deve essere prima svolto a tavolino e studiato nel dettaglio. Inoltre è una stanza che pone spesso problemi: da una parte ci sono quelli legati al lato economico - ristrutturare un bagno è spesso dispendioso - e dall'altra ci possono essere problemi legati alla disposizione dei sanitari. Se come spesso avviene, si acquista una casa già costruita, significa che questi saranno già posizionati e sarà quasi un obbligo mantenere la stessa disposizione (almeno per quanto riguarda il water) per consentire l'attacco alle tubature già esistenti. (in copertina: La Bottega del Falegname, Von Mann Architektur, Equipe Ceramicas)

Insomma ristrutturare un bagno non è così facile ma ci sono alcune regole che si possono seguire per semplificare alcune scelte. Innanzi tutto bisogna procurarsi una piantina della stanza dove segneremo tutti gli attacchi, compresi quello del calorifero, della porta e della finestra. Fatto questo dovremo valutare lo spazio ed essere obiettivi nel capire se effettivamente una vasca idromassaggio (o la tanto amata vasca con i piedi da leone) potrebbe entrare nel nostro bagno dalle dimensioni di 1,30 x 2 m.

A parte gli scherzi, la cosa fondamentale è capire le nostre esigenze e quelle della famiglia. La doccia è senz'altro la più quotata ma se abbiamo dei bambini piccoli anche la vasca da bagno sarà molto utile, salvo poi lasciarla nel dimenticatoio una volta che i bimbi saranno cresciuti. Io ho due bagni in casa, quello delle bimbe che è anche quello degli ospiti dove ho inserito una doccia angolare e quello privato mio e di Gigi dove ci si accede solamente dalla camera matrimoniale e dove ho voluto mettere a tutti i costi una piccola vasca da bagno. È piccina perché misura poco meno di un metro e mezzo di lunghezza ma a parte la stagione calda ovviamente, la sfrutto moltissimo. Adoro riempire la vasca di schiuma e "tuffarmi" nell'acqua bollente con un buon libro. Accendo qualche candela e il relax è totale! Non potrei farne a meno.

Rover BC - Mosaic del Sur
Deeco - Buero Philipp Moeller
Live In - Studio Stern

Non abbiamo ancora deciso se preferire la vasca da bagno oppure la doccia? Ci stiamo ancora pensando? Esiste una cosa fantastica: vasche da bagno e docce combinate. Non pensiamo alla vasca della nonna con il tappetino di gomma antiscivolo e la tenda che sistematicamente rimane attaccata alla pelle, oggi ci sono delle vasche/docce esteticamente molto accattivanti e davvero funzionali. Anche la scelta del lavabo è importante perché questo sarà utilizzato da tutti i componenti della famiglia e dagli ospiti che si fermeranno da noi per brevi visite. La funzionalità in questo caso deve dare il 100% ma anche la bellezza e l'originalità del lavabo stesso non è da sottovalutare. Ce ne sono alcuni in pietra davvero belli altri persino in legno per famiglie più eccentriche ed estroverse.

Lo stile dei sanitari senz'altro governerà tutto l'ambiente. Sarà poco coerente sistemare una vasca Jacuzzi in un bagno stile shabby chic. Al contrario una vasca coi i piedini ci starà una meraviglia. Nel mio bagno ho deciso di coprire le pareti con un rivestimento in legno andando a creare una boiserie alta circa 1,20 m da terra. Lo trovo senza dubbio un bagno più arioso rispetto ad un altro in cui le mattonelle arriverebbero fin quasi al soffitto. A meno che non si possiede un bagno che è un "porto d'armi", consiglio di valutare la mia stessa soluzione cioè di non rivestire interamente le pareti ma di lasciarle libere di "respirare" così da regalare più luce alla stanza.

Sulla scelta dei pavimenti e sul rivestimento delle pareti c'è veramente da sbizzarrirsi. In commercio ci sono talmente tante di quelle proposte per tutti i gusti che ognuno troverà senz'altro quello più vicino alle sue esigenze. Dal legno alla ceramica, dal grès porcellanato alla pietra e ancora alle piastrelle stile "vecchia maiolica". Queste ultime mi fanno impazzire, trovo che per una cucina come per un bagno, siano splendide. Se non avessi già posato le mie in cucina, sarei caduta su questa scelta. Un buon idraulico ci saprà consigliare sulla validità di alcuni materiali piuttosto che altri ma ho sempre pensato che non è bene fidarsi ciecamente di qualcuno che non conosce bene i nostri gusti e le nostre abitudini. È bene informarsi, studiare, valutare e farsi un'idea attraverso le tante foto che si trovano in rete. Abbiamo davanti a noi molteplici scelte a cui potere andare incontro e solo capendo a fondo i nostri desideri e le nostre esigenze, riusciremo a ristrutturare un bagno e a renderlo veramente nostro: unico, pratico e originale.

Aiya Lisova Design - Fabio Carria
Stefania Eugeni - BC Arquitetos
Fabio Carria - Baltic Design Shop


Corsi di decorazione industrial chic

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Mi ero ripromessa di mostrarvi qualche mobile in stile industrial chic fatto da me, perdonatemi amici ma non sono ancora riuscita a fotografare nulla. Abbiate pazienza prometto che presto vi posterò qualcosa. Nel frattempo vi lascio con queste immagini che sono sicura vi piaceranno un sacco. Io adoro questo stile industriale ed è per questo che ho deciso che da quest'anno, come grande novità per il 2016, oltre ai classici corsi di tecnica shabby, inserirò in programma dei corsi di decorazione industrial chic

Lo stile shabby rimane sempre una grande passione ma come ben sapete ultimamente propendo per unostile più giovane e moderno ed è per questo che assieme allo stile nordico mi sono innamorata dello stile industriale: vecchi mobili soprattutto in ferro, rubati direttamente alle fabbriche e dalla pittura molto usurata, ma che dico usurata, super usurata! Lo stile shabby è senza ombra di dubbio più classico e romantico, quello industriale è più grintoso e passatemi il termine, originale. Sì perché la decorazione che ognuno eseguirà al corso di decorazione industrial chic, sarà ultra personalizzata.

Il primo corso di decorazione industrial chic non potevo che tenerlo dalla mia amica Yael a Milano, presso lo Spazio Culturale MY G. I corsi cominceranno entrambi alle ore 9.30 e termineranno intorno alle ore 17.00. A fine corso verrà rilasciata una speciale dispensa. Ci tengo farvi sapere che la nuova stagione di corsi, è cominciata con una nuovissima dispensa dove oltre a trovare tre progetti in stile shabby (mobile in legno grezzo, mobile giù pitturato o smaltato e mobile da restaurare), troverete il "solito" memorandum con i passaggi più importanti da ricordare e un glossario che include tanti termini tecnici utilizzato nel restauro del legno e che arricchiranno il vostro sapere. Segnatevi queste due date:

   - sabato 20 febbraio - CORSO DECORAZIONE INDUSTRIAL CHIC
   - domenica 21 febbraio - CORSO TECNICA SHABBY

Per iscrizioni o maggiori informazioni scrivetemi una mail a questo indirizzo: sarahtognetti@yahoo.it

Photo by Desuet


Lo stile nordico che a noi piace tanto

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Era da tempo che volevo mostrarvi questa splendida casetta svedese, alle porte di Linnestaden. Si tratta di un appartamento al terzo e ultimo piano di una caratteristica palazzina d'epoca degli anni '30 e ristrutturato nel 2004. I suoi punti di forza (tralasciando per un attimo, un solo attimo l'arredamento), sono i pavimenti originali completamente restaurati e il vecchio muro di mattoncini rossi anch'esso ristrutturato. La luce bianca tipica del nord entra con prepotenza e la terrazza che si affaccia direttamente sul porticciolo e sui tetti della città sono una vera bellezza. Lo stile nordico qui è di casa.

Lo so che state sbavando dietro a questa cucina, ma voglio farvi prima notare l'entrata che accede dal salotto alla camera da letto: una stupenda porta a doppi battenti enormemente bianca, la adoro. Le finestre sono esposte a Est e c'è un grande spazio dedicato agli armadi e a un piccolo angolo studio, che poi tanto piccolo non è. Le camere sono ampie e il bianco mischiato al colore caldo del legno naturale conferisce agli ambienti quell'aria tipicamente nordica che a noi piace tanto. In questi anni ho notato però una cosa: nei bagni le finestre sono spesso assenti, questo perché per i popoli nordici non è un elemento indispensabile. Noi italiani se solo ci volessero fare acquistare una casa con un bagno senza finestre, storceremmo il naso sicuramente. 

Ma veniamo al fulcro della casa, al cuore della casa: la cucina. Appena ho visto il connubio cucina bianca, vecchi mattoncini alle pareti e acciaio sono andata in un brodo di giuggiole. Gli accessori bianchi, altri neri e il legno color miele sono la ciliegina sulla torta. Lo spazio è ben studiato e attorno al tavolo c'è tanta libertà di movimento. Nulla è sacrificato, nemmeno il salotto dove campeggia un comodo divano e in entrata dove trova alloggio un guardaroba a vista per riporre giacche e borse.

Perché so tutte queste informazioni? È una cosa pazzesca, non ci credevo quasi quando l'ho scoperto ma questa casa è in vendita. Beh veramente non è questa la cosa che mi ha lasciata allibita ma il constatare che sul sito dell'agenzia in cui è in vendita, c'è qualsiasi genere di informazione possibile: dal colore utilizzato per le pareti delle varie stanze, all'anno degli elettrodomestici e a quello di nascita della palazzina e alle varie ristrutturazione che ha affrontato nel suo corso, comprese tutte le informazioni sugli spazi comuni, come cortili, parcheggi, scale e lavanderia. Insomma, i popoli nordici saranno pure quadrati per certe cose, ma questa è davvero fighissima posso dirlo? Ormai l'ho detto. Se avete tempo di dare un'occhiata alle altre case in vendita (una più bella dell'altra), vi consiglio di visitare il sito Entrance Mäkleri

Entrance Mäkleri - photo by Anders Bergstedt


Idee per la camera di un ragazzo

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Qualche settimana fa vi avevo mostrato un relooking di una camera per una ragazza che mi era piaciuto molto e dal quale prenderò sicuramente vari spunti per la nuova camera di Beatrice. I figli crescono cavolo, ci scivolano dalle dita e hanno voglia di esplorare la loro indipendenza e desiderano soprattutto un po' di privacy. Mi ricordo che anch'io quando ero ancora una "pischella", mi bastava chiudermi nel mio regno - ovvero la mia camera - e tutte le brutture del mondo restavano fuori. Quello era il mio spazio dove potevo fare quello che più desideravo. Ogni tanto mia mamma faceva capolino dalla porta urlando di mettere a posto i vestiti perché la poltrona era ormai sepolta da tutto ciò che in teoria avrebbe dovuto contenere l'armadio ma a parte questo avevo una grande autonomia del mio spazio.

Per cui quando Bea ha espresso il desiderio di una cameretta tutta sua non ho potuto che trovarmi d'accordo con lei. Ora ha dieci anni ma fra poco sarà nel pieno dell'adolescenza ed è inutile nascondersi dietro a un dito: quella che vedo ancora e che vedrò per sempre come il mio cucciolo, diventerà presto una donnina, vivrà le sue esperienze, farà i suoi sbagli e si innamorerà perdutamente. Ah l'amour! Nel giorno in cui ho pubblicato quel post, alcune di voi mi hanno scritto in privato chiedendomi alcuni consigli e idee per la camera di un ragazzo. Avendo due figlie non mi era mai passato per la testa di cercare idee per una camera al maschile ma perché no, le pari opportunità ci vogliono per tutti, no? ;)

Così eccomi qui a proporvi qualche idea per la camera di un ragazzo. Ammetto che ho dovuto fare una bella ricerca perché in rete trovavo sempre le stesse cose oppure "inciampavo" in ambienti che non mi piacevano per niente. Partiamo dal presupposto che come prima cosa in assoluto, prima ancora di cominciare i lavori per una trasformazione di una cameretta, bisogna conoscere le esigenze del ragazzo e capire lo spazio di cui ha bisogno. Esempio: va in skateboard? Creategli una zona dedicata alle sue tavole e alle protezioni che siano facilmente raggiungibili. È inutile trovargli spazio in un posto scomodo, il risultato sarà che lascerà skate & co sempre in mezzo alla stanza. 

È un ragazzo sportivo? Un nerd? Un cinefilo? Ha bisogno di una grande libreria perché legge molti libri o colleziona dvd? Ai ragazzi piacciono le cose semplici, comode e di stampo molto molto maschile. I classici armadietti in metallo in stile industriale capaci di contenere parecchie "cianfrusaglie" e averle a portata di mano, sono un'idea furbissima. Suona uno strumento? Lasciategli lo spazio per la sua chitarra (o le sue chitarre) in modo che la musica sia sempre a portata di mano. A lui piace invitare gli amici a casa e chiudersi in camera a giocare, chiacchierare, studiare… pensate a un letto comodo, una poltrona a sacco, un morbido tappeto ricoperto da cuscini dove possono tranquillamente sfidarsi a gara con la playstation. 

Se avete una grande spazio a disposizione potreste addirittura pensare di portare in camere di vostro figlio, un tavolo da calcio balilla o da ping pong. Anche il canestro è un oggetto che potrebbe piacere ma ricordate di aggiungere una cesta per gli indumenti da lavare: in questo modo sarà più facile per voi tenere pulito e lui imparerà l'importanza di tenere in ordine la propria camera. Quando entro nel bagno delle bimbe e vedo un paio di calzini (ovviamente tolti al contrario) sporchi e buttati a terra, do di matto. È una cosa che non transigo, anche perché le ceste per i panni sporchi sono in un mobiletto che sta accanto alla porta del loro bagno, quindi se capita (e purtroppo capita), mi trasformo nella signorina Rottermeier e comincio a impartire ordini. E voi mamme, quando vi trasformate nel generale della situazione?




Concorso il mio angolo di paradiso V ed.

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Signore e signori un po' di attenzione prego: riapre le porte il concorso"il mio angolo di paradiso". Chi mi segue da tanti anni, saprà sicuramente di cosa si tratta ma voglio dare qualche spiegazione ai nuovi lettori del blog. Innanzi tutto è con onore che vi dico che quello di quest'anno sarà la V edizione. Il mio angolo di paradiso nasce da una mia idea di condividere con il mondo virtuale un angolino della propria casa, l'angolo che preferite e in cui entrate quando cercate un po' di tranquillità: può essere la cucina, la poltrona davanti al camino, la culla su cui allattate il vostro bimbo. Ma il vostro angolo di paradiso può anche essere la veranda dove vi "nascondete" dal resto della famiglia con un libro in mano, un parte del vostro giardino o perché no, il bagno. Insomma quell'angolo di casa in cui vi sembra di entrare in paradiso ogni volta che lo vedete. 

LE REGOLE PER PARTECIPARE

Cosa occorre per partecipare? Una casa che amate innanzi tutto (o almeno un piccolo angolo di casa che amate). Serve altro? Una macchina fotografica o un cellulare capace di fare foto di buona qualità. Quando consigli di scattare una bella foto? In una bella giornata di sole, con la luce che inonda il vostro angolo preferito. E poi come faccio per partecipare? Se deciderete di partecipare iscrivendovi al concorso "il mio angolo di paradiso" non dovrete fare altro che inviarmi uno scatto (uno solo mi raccomando) al mio indirizzo mail: sarahtognetti@yahoo.it inviandomi la vostra foto entro la mezzanotte di mercoledì 9 marzo (ricordate di aggiungere il vostro nome alla mail mi raccomando). Fatto questo dovrete cliccare "mi piace" sulla pagina facebook di Shabby Chic InteriorsTutti possono partecipare? Tutte le persone che hanno un profilo facebook dal momento che in seguito caricherò tutte le foto ricevute in un album che pubblicherò proprio sulla pagina fb. Posso partecipare con il profilo di mia sorella/figlio/marito…? Sì, purché questa persona clicchi "mi piace" sulla pagina fb di Shabby Chic Interiors. Cosa si vince? I premi messi in palio sono…scorrete la pagina e li vedrete! :)

Lo sapete qual è la parte più difficile in tutto questo? No amici non è scattare la foto, bensì decidere in primis il vostro angolo di paradiso e successivamente scegliere lo scatto preferito tra quelli fatti. Sì perché a voi sembreranno tutti belli. Cosa fare allora? Radunate amici e fatevi aiutare a scegliere il migliore in assoluto. Non preoccupatevi che il vostro angolo non piaccia a tutti, io dico sempre che il mondo è bello perché vario e soprattutto quello che mi ripeto sempre è: mica si può piacere tutti no? 

RICORDATE

  • NON inviatemi più scatti facendo scegliere a me.
  • NON inviatemi collage fatti con più foto del vostro angolo, non li accetto. 
  • NON valgono fotografie a b&b e agriturismi.
  • ACCETTO qualsiasi angolo di paradiso arredato in qualsiasi stile: shabby, nordico, industriale, moderno o "birulò". 
  • LO SCATTO deve essere spedito al mio indirizzo mail entro la mezzanotte del 9 marzo.

E Poi? Successivamente caricherò sulla pagina facebook un album denominato "Concorso - il mio angolo di paradiso - V edizione" dove saranno riuniti tutti i vostri angoli di paradiso (lo scorso anno eravate in più di 100, vediamo di esagerare e sorpassare notevolmente questa cifra?). Lasciatemi giusto un po' di tempo per caricare l'album e poco dopo la mezzanotte, renderò pubbliche tutte le foto e da allora saranno aperte ufficialmente le votazioni. Si vota il vostro angolo di paradiso preferito o i vostri angoli di paradiso preferiti, potete cliccare mi piace anche a tutte le foto se le amate tutte. Si vota da giovedì 10 marzo alla mezzanotte di domenica 20 marzo. Dopo quel momento chiuderò le votazioni ed eseguirò il conteggio dei voti.

I primi tre scatti che avranno ricevuto più "like" in assoluto, si aggiudicheranno i rispettivi primi tre posti. A proposito di vincitori ecco i premi messi in palio per quest'anno:

  • 1° classificato: vince un'iscrizione gratuita ad un mio corso di tecnica shabby.
  • 2° classificato: vince l'agenda 2016 di Jeanne d'Arc Living, un barattolino di pittura della Vintage   Paint (nel colore Petrol Blue) e una cera neutra per i vostri mobili in legno.
  • 3° classificato: il libro "Kitchens - easy transformations" di Cynthia D'Aprix Sweeney.
Non è obbligatorio ma sarei felice se condivideste la locandina del concorso (con link a questo post) sui vostri profili facebook. A mio parere più persone parteciperanno, più divertente sarà. Mi raccomando segnatevi la scadenza per inviarmi la foto (c'è sempre qualche ritardatario) che è il 9 marzo.  Dal giorno successivo si potrà votare il vostro angolo/angoli di paradiso preferito/i, collegandosi alla pagina fb di Shabby Chic Interiors.

Importante: il concorso è aperto a tutti: a chi ha la casa in stile shabby, a chi l'ha arredata in stile country, chi moderno, chi industriale, chi etnico, chi fantasia e chi "birulò". Fatto chiarezza su questo aspetto, voglio rispondere a una domanda che nel corso degli anni scorsi è sempre saltata fuori ovvero: perché può partecipare solo chi possiede un profilo facebook? Perché è umanamente impossibile non utilizzare facebook e invece utilizzare il blog. Dovrei caricare più di 100 foto in un unico post e lasciarle votare a voi, ma come, tramite un commento? Una mail? Come vi dicevo, sarebbe impossibile controllare tutti i vostri messaggi, eliminare magari i doppioni, leggerli tutti, contarli e ricontarli. Vi dico solo che la scorsa edizione una foto ha ricevuto più di 1300 like. Come potrei contare così tante mail o commenti sul blog? Facebook in questo mi dà una mano perché dal momento che creerò un album con tutti i vostri scatti, non mi resta altro da fare che verificare quanti like ha ottenuto una foto e proclamare i tre vincitori. Voglio però ricordarvi che se non avete un profilo fb ma ce l'hanno ad esempio i vostri figli o vostro marito, potete partecipare tramite quel profilo. L'importante è seguire tutti i passaggi e le regole per partecipare. 

Detto questo non mi resta che augurarvi un grande in bocca al lupo a tutti…e che vincano i tre scatti migliori. Vi lascio in compagnia degli ultimi due album delle vecchie edizioni (comunque sulla pagina fb trovate tutte le edizioni passate tranne la I ed. che pubblicai sul mi profilo privato perché allora, la pagina non esisteva ancora), così potete farvi un'idea sull'angolo che potete fotografare: Concorso "il mio angolo di paradiso - IV ed.", concorso "il mio angolo di paradiso - III ed."

Premi in palio per il concorso "il mio angolo di paradiso"

P.S. Un'ultima cosa e poi giuro che vi lascio agli scatti delle edizioni passate. Quando una persona decide di partecipare a questo concorso, non sta solo partecipando a un concorso, sta aprendo le porte di casa sua a voi che siete spettatori e possibili giudici. Ecco cercate sempre di entrarci in punta di piedi e di chiedere permesso, ergo non tollero commenti cattivi e stupidi. Se non vi piace una foto, "girate pagina" e andate alla successiva. Buon concorso a tutti. 


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