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Channel: Shabby Chic Interiors
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Ruggine e Terracotta by H&M Home

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È ufficiale, sono in pieno trip ruggine. Ruggine, terracotta, mattone o come lo si voglia chiamare, questo colore o meglio queste calde tinte mi stanno facendo letteralmente impazzire, tant'è che nei giorni scorsi ho cominciato a modificare le foto che carico sul mio profilo Instagram, aggiungendo qualche filtro e scaldandole con queste bellissime sfumature. 

Ieri sera stavo navigando sul web alla ricerca di un oggetto particolare per una cliente e tra un sito e l'altro sono capitata su H&M Home. La pagina mi si è aperta sulla nuova collezione "Stile Ranch" e  sono rimasta imbambolata dallo styling e dai colori. Viene davvero voglia di rivoluzionare casa (per l'ennesima volta) e comprare tutto. 

Il fatto è che casa mia non c'entra nulla con queste tonalità, dovrei studiare il modo per inserire qualche dettaglio eliminando quello che stonerebbe e che farebbe sembrare l'ambiente un'accozzaglia di colori. Il blu, colore che ultimamente era il mio preferito, sta predominando in casa, ma ora che ci penso, giusto qualche sera fa, assieme a Gigi si stava pensando di rimbiancare tutta la zona giorno. A parte la parete in grigio-blu accanto al divano che ho pitturato non troppo tempo fa, il bianco delle pareti ha bisogno di una rinfrescata e tac, potrebbe presentarsi l'occasione giusta.    

Lo scorso inverno, ero stata invitata da Sikkens alla presentazione del colore dell'anno 2018 e ora che ci penso, quei caldi colori sono perfettamente in linea con il trand annuale. Più sto scrivendo questo post e più mi vengono in mente idee per la zona living. Oh mio dio, dovrei smetterla e aprire un blog di cucina, mio marito sarebbe senz'altro più sereno! ;)







Una casa a Stoccolma nei toni del blu

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Oggi voglio farvi entrare in un casa pazzesca. È una di quelle case dove entri in punta di piedi con gli occhi a cuore e riesci ad apprezzare ogni angolo perché ogni santissimo angolo è curato alla perfezione. D'altronde sto parlando dell'abitazione di Jasmine Bylund, interior designer, fondatrice e proprietaria della società Wiho Design. Vive a Stoccolma con la sua famiglia e come potrete appurarlo voi stessi, è amante del beige e di tutte le sfumature del blu. 

Seguo Jasmine sul suo profilo Instagram da diverso tempo e il suo feed, la sua bacheca, è un concentrato di bellezza. Ogni ambiente è in armonia con il resto della casa. Il filo conduttore sembrano essere i colori: toni neutri, soprattutto beige, qualche accento di legno naturale e il colore blu con le sue mille sfumature. Date un'occhiata alle pareti della sua camera da letto. Un azzardo farle così scure? Però quanto sono originali, io le adoro. 

I dettagli sono curati e ponderati. Non è una casa piena di oggetti e lo sguardo riesce a posarsi su spazi vuoti "riposandosi" e rifacendo il pieno di bellezza non appena lo si posa altrove. Tra mobili tradizionali come la credenza e le sedie Thonet, spiccano elementi di design come il tavolino di Muuto in legno di faggio, quello di Hay e il lampadario Z1 Black Bamboo CC Pendant, un sogno ad occhi aperti. Me lo immagino nella mia camera da letto e spero di vincere al Superenalotto perché il suo prezzo è veramente da capogiro!


Capite perché ho voluto inserire questa casa nella rubrica copia lo stile? Come potevo non farlo? Se vi piace lo stile di Jasmine e volete provare a copiarlo vi consiglio questi semplici accorgimenti, oltre ovviamente alla lista dello shopping che troverete qui sotto. 

  • eliminate qualsiasi colore che non sia nei toni neutri del beige o del blu
  • via libera ai tessuti naturali come il lino, perfetti sia per il letto che per ricoprire il divano e i cuscini
  • in casa non dovranno mancare alcuni elementi di design. Che siano sedie, lampade o piccolo mobilio
  • qualcuno ha detto carta da parati? Ebbene sì, la carta da parati è già ritornata in voga da alcuni anni (oggi ne esistono di quelle adesive, facili da mettere e togliere) e non può proprio mancare
  • aggiungete un tocco di verde dato dalle piante e dai fiori
  • azzardate con il colore. Non abbiate paura di dipingere una parete con un bel blu. L'effetto "wow" sarà assicurato!








1. Chi l'ha detto che una cucina Ikea non può essere sinonimo di qualità e resistenza? In più sono così belle che scegliere quella preferita può diventare un'impresa. Se vi piace la cucina di Jasmine, sappiate che le ante BODBYN  sono identiche.

2. Conoscete la linea di pitture di Little Green? Hanno creato una palette nei toni del blu straordinaria. 

3. Ay Lin Heinen e Nelson Sepulveda sono i designers che hanno disegnato il lampadario a sospensione di bambù e tela. Trovate altri capolavori a questo link.

4. Linea pulita, semplice, di lino e in tantissimi colori è il set copripiumino di H&M.

5. Fondata nel 2005, Cooee Designè un'azienda svedese a conduzione familiare cresciuta a tal punto da avere oltre 200 rivenditori sparsi in tutto il mondo. Avrete sicuramente visto qualche vaso fotografato su Instagram. 

6. Il vivace profumo di Bouquet Blancè fatto con sfumature di gelsomino e orchidee che dispongono un delizioso profumo morbido e dolce in casa. La candela profumata diffonde una sensazione familiare e l'elegante luce del vetro scuro diventa una parte meravigliosa dell'arredo. 

7. Nel 21° secolo un nuovo brand danese, Hay,  fa la sua apparizione nel mondo del design proponendo prodotti accessibili e a prezzi abbordabili. A metà tra moda e architettura, unisce una tecnologia avanzata a una ricerca innovativa. Iltavolino Don't leave me ad esempio è la dimostrazione di come il design unico lo renda originale e funzionale.

8. Altra società danese, Muuto rappresenta la nuova ondata di design scandinavo. Il suo obiettivo è quello di unire design e tradizione in un contesto nuovo e originale. Il tavolino basso Around XLè uno dei miei sogni nel cassetto. 

9. Nelle case nordiche e in tutte le case in cui si vuole dare maggiore carattere, non può mancare la carta da parati. Questa è della famosa azienda inglese Farrow & Ball.

10-11.Cuscini in velluto per impreziosire il divano o la camera da letto.

12. Cosa ne dite di una replica Eames chair di Vitra a meno di 18 euro? La trovate in tantissimi colori. Viva le repliche!

La bellezza della semplicità nelle piccole cose

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Esistono luoghi capaci di entrarti dentro l'anima. Luoghi che evocano ricordi legati alla madre terra. Esiste una primordiale connessione con la natura che il secolo in cui viviamo ha cancellato. Il rapporto tra uomo e natura non è sempre così come lo conosciamo oggi. Fortunatamente si sta verificando un ritorno alle origini e la ricerca della semplicità è sempre più apprezzata.

Come dicevo, ci sono luoghi capaci di trasmetterti all'istante un'energia positiva, luoghi che per forza non devono essere vicini a noi, mi spiego meglio. Quando mi soffermo ad ammirare le foto di Jackson Hole, mi si risveglia una strana sensazione legata alla madre terra. In qualche modo e in un nano secondo mi viene da pensare queste cose e non per forza in questo ordine:


  • al modo frenetico in cui viviamo oggi che non mi appartiene
  • alle tante cose superflue della vita di cui siamo (e sono) circondati che crediamo importanti e che invece non lo sono
  • al fatto che vorrei vivere in maniera più semplice 
  • al fatto che vorrei imparare ancora di più ad apprezzare le piccole cose della vita
  • alla voglia di meravigliarmi in continuazione davanti a quello che è il mondo, luogo straordinario che purtroppo maltrattiamo in ogni modo


Circa due settimane fa, durante una conversazione con una cara amica, mi sono rimaste impresse le sue parole: 

"Noi tutti facciamo fondamentalmente due grandi sbagli. Il primo è quello di credere che non c'è una soluzione a una determinata situazione e il secondo è quello di credere di avere una riserva di tempo infinita"

In qualche modo la vita, il destino, il karma, chiamatelo come volete, ci mette in modo di compiere determinate scelte e azioni, sta a noi prendere il coraggio e affrontare il primo passo. La seconda cosa è che crediamo di avere tempo a disposizione per fare qualsiasi cosa, in realtà il tempo ci sta scappando di mano. Questo più di tutti, penso sia l'errore più grave che commettiamo.  

Così quando trovo posti che mi trasmettono belle sensazione mi piace condividerle con voi. Circondiamoci di cose belle, facciamoci sorprendere dalla bellezza delle piccole cose e prendiamo del tempo per noi e per la nostra famiglia, solo queste sono le cose importanti. Qualche giorno fa, ho scoperto un luogo incantevole nel cuore di Barcellona. Un Atelier in cui il tempo sembra essersi fermato e la natura ha preso il sopravvento. Questo posto si chiama Alblanc Atelier e spero vi riesca a trasmettere le sensazioni positive che ha saputo trasmettere a me. 

Si tratta di un Atelier di creazioni floreali e comunicazione naturale. La loro filosofia è credere nella semplicità delle piccole cose. Hanno creato questo luogo incantevole, invaso dalla luce e dalle numerose piante. Leggendo alcune recensioni, mi è piaciuto quando ho letto che entrare nel loro Atelier è come vivere l'estate a passi lenti, camminando scalzi nel cuore del Mediterraneo. Quanta poesia in queste parole? 


FILOSOFIA DI VITA

Sensibilità
La sensibilità è la capacità di sentire: trame, colori, odori. Lasciarsi andare e lasciarsi guidare dai sensi. Sensi che cercano armonia, pace e benessere.

Evocare l'essenzialità
La bellezza naturale dei fiori, i loro gesti, le pose, i movimenti. Scoprire ciò che non si vede. Trovare l'armonia nelle sfumature e nei contrasti. La semplice semplicità.

Godersi la bellezza del presente
Guardare oltre e riconciliarsi con il tempo. Apprezzare il passare del tempo e godersi le sue diverse letture. Ridefinire l'effimero.

Photo by Alblanc Atelier 

Perfezionare casa con piccoli lavori edili

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Arredare casa non significa solamente scegliere i mobili e gli accessori adatti, ma anche saperli abbinare e rendere armonioso lo stile dell'arredamento della casa. Spesso con piccoli interventi di ediliziaè possibile abbinare l'arredo e ottenere una casa dallo stile ben definito. Questo non significa dover ristrutturare l'intera abitazione, ma procedere con interventi facili e veloci che non procureranno nessun fastidio a voi o alla vostra famiglia. Qual è il modo migliore per farlo? Continuate a leggere per saperne di più.


Perfezionare l'arredamento con piccoli lavori edili

Le pareti del colore giusto
Imbiancare le pareti di casa è il modo più semplice per personalizzare la stanza e adattarla allo stile che desiderate. Ormai lo sapete, il colore giusto può fare la differenza. Le classiche pareti bianche, infatti, possono sembrare adatte ad ogni stile. Se però scegliete un arredamento minimale, magari con elementi d'arredo bianchi, utilizzando una pittura grigia regalerà un effetto migliore e i mobili saranno in primo piano, più valorizzati.

La pavimentazione giusta
Un altro elemento che influenza lo stile generale della vostra casa è ovviamente la pavimentazione. Un pavimento in legno darà un tocco più "caldo" e accogliente a tutta la casa, soprattutto se si tratta di un'abitazione di stile moderno. Il marmo invece può essere la scelta giusta se si hanno mobili in legno. In questo caso l'intervento sarà estensivo, ma può essere combinato ad altri interventi edili, come la ristrutturazione bagno.

Stanze più grandi e luminose
Un intervento semplice che spesso viene considerato complesso è l'ampliamento di una stanza. È un lavoro che di solito viene svolto quando si ha una casa da ristrutturare, ma in molti casi richiede poche ore e può essere realizzato anche se non si hanno in programma altri interventi. Un lavoro di questo tipo vi permette ad esempio di unire cucina e soggiorno e ottenere una stanza non solo più grande, ma anche più luminosa.

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Agosto, tempo di folli pulizie di casa

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Agosto, tempo di ferie e di partenze per la maggior parte degli italiani. Ma se dico ferie, qual è la prima cosa che vi viene in mente? Sarò una casalinga disperata, ma la mia risposta è una sola: folli pulizie. Altro che pulizie di primavera! 

Qualche tempo fa ho aperto un sondaggio su Instagram e tra le mie lettrici è uscito fuori che tutte, ma proprio tutte (diciamo 99 donne su 100, dai), non riescono a partire serene per le vacanze se prima non si è pulito casa da cima a fondo. Alcune addirittura mi hanno scritto che non riescono andare a letto la sera tranquille se la casa non è in ordine. Beh, diciamo che io non sono ancora a questi livelli di “folle mania”, perché solo così la si può chiamare, ma un giorno potrei arrivarci anch’io. 

Ecco quindi stilato un decalogo semplice e veloce per semplificarvi la vita, perché diciamolo, le ferie sono sacrosante e non riuscire a godersele per colpa di un tarlo mentale, non ne vale la pena. 


1. Le prime macchine per lavare furono inventate nel 1765. La lavatrice, credo sia l’elettrodomestico che tutti, ma proprio tutti hanno in casa e di cui non si può più fare a meno. Sarebbe peggio una lavatrice rotta che l’invasione delle cavallette. Ora vi chiedo, qual è la prima cosa che fate non appena rientrate in casa da un viaggio? Mi sembra di sentirvi tutte in coro: disfare la valigia e mettere i vestiti a lavare. Esatto. Regola n° 1 della casalinga disperata, prima di partire per un lungo viaggio…ah no questa era Irene Grandi, scusate. Dicevo, prima di partire per un viaggio, si svuotano le ceste dei panni sporchi. Al ritorno potremmo caricare a più non posso le nostre amate lavatrici e le ceste non saranno strabordanti di vestiti sporchi.

2. Lo apriamo, lo chiudiamo. E lo riapriamo e lo chiudiamo più volte al giorno. Il frigorifero è il nostro amico (ma nemico in periodo di dieta) e “ogni tanto” è bene prendersene cura. Ci sono volte in cui ritrovo una carota del secolo scorso che chiede solo una morte veloce o un limone che di agrume non ne ha più le sembianze perché nel frigorifero, ci sono sempre angolini nascosti in cui non guardiamo. Diciamocelo, a volte ci trasformiamo come gli uomini che se non hanno una cosa davanti non la vedono. Beh, io quando apro il frigorifero mi sento un po’ un uomo e se non trovo subito quello che cerco penso sia finito. La mia pena è poi trovare cadaveri di frutta e verdura che devo chiamare la Digos per potermene disfare. Pulire il frigorifero è una cosa che odio (non si era capito eh?), eppure, quando torno dalle ferie e trovo il frigorifero profumato e splendente è una cosa che amo. Ragion per cui, prima delle ferie di agosto (lo ammetto non solo ad agosto), faccio penitenza e armata di pazienza e olio di gomito lo pulisco da cima a fondo. 


3. La terza regola del decalogo delle casalinghe disperate è pulire il famoso cassetto delle posate. Giuro, in tutta la mia vita, non ho ancora capito com’è possibile che dentro questo piccolo e basso cassetto entrino così tante schifezze. Come? Com’è possibile? 

4. Faccio outing, ma è successo solo una volta, lo  giuro. Ora vi spiego. Nella nostra cucina, il forno a microonde è posizionato nella colonna sopra al frigorifero. Fortunatamente sono alta altrimenti dovrei alzarmi in punta di piedi ogni volta che lo utilizzo. Succede però che il mio punto di vista rispetto all’elettrodomestico è solo uno, ovvero dal basso. Se non salgo in piedi su uno sgabello è praticamente impossibile che veda il piatto su cui poggiano i piatti da scaldare. Avete già capito, vero? Ebbene sì, dopo mesi di utilizzo (successe solo la prima volta eh!), mi accorsi che il povero piatto del forno a microonde era talmente incrostato che dovetti metterlo a bagno nella CocaCola per una notte per riuscire a pulirlo. Oggi, ogni due per tre, tolgo il piatto dal microonde e lo lucido neanche fosse la parure della Regina d’Inghilterra. Prima di partire per le ferie, la lucidatura è doppia. 


5. Chissà perché, come nei cassetti delle posate, ci sono armadietti di cucina, angoliere, pensili e credenze che non fai tempo a pulire, sono già pieni di polvere e sporcizia. Ok che la cucina è forse la stanza in cui si sporca di più (o sarà il bagno?), ma com’è possibile che entri così tanta polvere in quei pochi secondi in cui il mobiletto è aperto? Non lo so amiche, sono misteri irrisolti che rimarranno tali ancora per molto. Regola n°5 delle casalinghe disperate, pulire a fondo tutta la cucina. I tricipiti ringraziano.

6. Finito di pulire la cucina passiamo alla camera da letto. Chi ama entrare nel letto con le lenzuola fresche di bucato alzi la mano. Uh quante mani alzate che vedo. Chi ama entrare nel letto con le lenzuola fresche di bucato dopo che si è affrontato un lungo ed estenuante viaggio di ritorno, alzi la mano. Avete capito, no? Letto pulito, please. 

7. Dalla camera da letto passiamo al bagno. Quando rientriamo a casa dalle ferie, abbiamo disfatto la valigia, abbiamo caricato una lavatrice, solo allora possiamo farci una doccia. Una volta docciate, pulite e profumate vorremo mica infilarci in un accappatoio puzzolente no? Assolutamente da fare prima di partire, cambiare tutti gli asciugamani e gli accappatoi. Prendete appunti amiche, prendete appunti.

Photo by Sarah Tognetti

8. Avere piante in casa è magnifico, decorativo, direi quasi obbligatorio. Il problema sussiste quando dobbiamo assentarci per periodi lunghi. Se non avete la fortuna di avere una vicina di casa fidata che ogni tre giorni viene ad annaffiarvi le piante allora dovete arrangiarvi. Meno male che in commercio potete trovare dei dispositivi che si inseriscono nel vaso e collegati a un recipiente pieno di acqua, danno da bere alle piante lentamente. Praticamente è come fare una flebo al vostro ficus. Ottima alternativa al “dispositivo medico” è l’aquastick, una riserva d’acqua a lento rilascio. La potete comprare da ogni fiorista. 

9. Un piccolo accorgimento che seguo ormai da anni, è quello di lasciare le ante degli armadi, i letti a cassettone e di norma quasi tutti i mobili con ante o cassetti, aperti. In questo modo l’aria circola e gli odori che si potrebbero creare in un ambiente chiuso non si formano. Ricordatevi di mettere all’interno della dispensa di cucina, gli adesivi cattura farfalline. Al nostro ritorno non vogliamo mostri con le ali ad accoglierci.

10. Un consiglio spassionato? Prima di chiudervi dietro la porta di casa, lasciate un profuma ambiente in ogni stanza. Al vostro ritorno non sarà l’aria di chiuso a darvi il benvenuto.

E buone ferie a tutti!

Lavori di restyling in casa Tognetti-Bevilacqua

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Buongiorno amici, eccomi ritornata sul blog. Avete sentito l'aria frizzante che è arrivata dopo il mega temporale di sabato? Sono super galvanizzata, non vedevo l'ora rinfrescasse un pochino. Ieri era una giornata favolosamente tersa e anche se non me la sono goduta per niente (adesso vi spiegherò perché) è stato meraviglioso vedere le tende alle finestre muoversi dal venticello. 

Il perché ieri non mi sono goduta la giornata è presto fatto: sono nei lavori. Che novità, Sarah, eh! No infatti. Non passa molto tempo da quando mi frulla un'idea in testa a quando la metto in pratica. Questa volta il lavorone è stato proprio one. Vi ricordate che tempo fa (cavolo era dicembre, come passa in fretta il tempo) ho schiarito il pavimento del ballatoio? Mi rimaneva la camera di Mathi, quella di Bea e la nostra. Beh, in questi giorni sto lavorando alla camera delle bimbe e sono a pezzi, ma molto molto felice. 

Ovviamente il restyling non tocca "solo" il pavimento, sia mai. Dato che mi rimaneva qualche minuto al giorno di tempo libero, ho deciso di pitturare una parete e di cambiare qualche mobiletto. Niente di trascendentale come il pavimento, ma che se si somma insieme al resto mi viene da chiedere, ma chi me lo ha fatto fare?


Venerdì sera ho noleggiato una levigatrice. Dopo cena ho voluto subito provarla e a momenti finisco giù per le scale tra improperi non proprio adatti a una dolce fanciulla come me. Gigi mi è venuto in soccorso e sotto minaccia ha passato la levigatrice, togliendo il grosso, sul pavimento della camera delle bimbe. Con la corteggiatrice ho rifinito tutto. Ma non pensate che il lavoro più grosso l'abbia fatto il mio maritino eh? No no, ragazzi. Sono stata io tutto il giorno dopo in ginocchio (vietate le battute grazie) a carteggiare. Lui non avrà impiegato nemmeno un'ora a lavorare. E mi sono pure spostata gli armadi da sola. Chiamatemi Hulk da oggi in poi! ;)

Comunque, la velocità di Gigi nel levigare il pavimento è stata dettata dal fatto che nel mentre, stava cominciando a lavorare alla staccionata di casa. Eh sì, noi le cose semplici mai. Finalmente, dopo quasi 6 anni che abitiamo in questa casetta, tra poco avremo la nostra recinzione. Perché abbiamo aspettato così tanto? Inizialmente doveva realizzarla mio zio (lui lavora il ferro ed è bravissimo), ma ha cominciato a non stare bene e quindi addio alla ringhiera. 

Poi siamo rimasti senza soldi, poi abbiamo trovato un omino che di secondo lavoro, guarda caso, lavora il ferro. Poi è venuto per un sopralluogo e ha preso le misure. Poi si è fatto male e abbiamo dovuto aspettare. Poi non si è più fatto vivo. Poi l'ho rivisto un giorno al mercato e mi chiede, ehi volete ancora che vi faccia il lavoro? Eh magari. Poi, dopo l'ennesima volta che ha detto ci avrebbe contattati è sparito nuovamente e allora dillo che ti sto sulle balle che facciamo prima, no? 


Così, presi dalla disperazione, durante le ultime ferie ci è venuto in mente di farla noi. In legno ovviamente perché nessuno dei due lavora il ferro. E mentre Gigi pensava alla staccionata e contava sul mio aiuto (illuso), io pensavo già alla camera con il pavimento in legno chiaro. Non ho foto da mostrarvi. Giuro, ho provato a prendere in mano il cellulare per fotografare il proseguire dei lavori, ma non ne ho avuto il coraggio. Troppo caos, troppo davvero troppo. E la polvere? Uh signur! Va beh, ne approfitterò e giocherò di anticipo sulle pulizie di primavera! 

Nel frattempo, sogno un giardino (giusto un attimino più grande del mio) con una veranda da godermi in autunno. O in primavera. O in inverno con la stufa accesa. Oh mio dio che meraviglia. D'estate no, perché qua in Liguria, con le temperature che si sentono ultimamente, entrare in veranda a luglio potrebbe equivalere a fare una sauna vestiti. L'umidità è più o meno la stessa. 

Tutte le foto di oggi sono di una delle mie blogger preferite, Kristine Lagerqvist. Alta, bella, bionda, con una miriade di figli al seguito, non potrebbe essere altro che svedese. La sua casa mi ha fatto sognare (se vi piace il colore blu, non dovete perdere i suoi ambienti) e ora sto sognando con questa magica veranda. Chi lo sa, magari nella prossima casa! ;)

P.S. Attenzione all'ultima foto è da cardiopalma, vi ho avvertiti.


Una casa di design ma ecosostenibile

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Quando dobbiamo arredare una casa o un appartamento è sempre un momento piacevole (almeno per me è così), soprattutto dopo un trasloco, quando si ha la possibilità di cambiare, sperimentare o migliorare lo stile delle stanze. In questi ultimi anni, acquistare mobili realizzati con materiali naturali, senza sfruttare le risorse ambientali, oppure riciclare pezzi d'antiquariato o trovati nei mercatini dell'usato (se in soffitta della nonna ancora meglio) è diventata una vera e propria tendenza nel campo del design. 

Se si ha l'occasione di partire da zero o di scegliere elementi d'arredo nuovi, perché non scegliere quelli ecosostenibili?

Un primo passo sarebbe quello di rinnovare o cambiare i mobili attuali o quelli vintage con semplici lavori DIY (termine inglese che sta per do it yourself e che in poche parole significa fai da te). Spesso una mano di colore può fare la differenza e cambiare totalmente aspetto al mobile. Così facendo si potrebbe rendere, ad esempio, una cassettiera in legno, il pezzo centrale di un soggiorno moderno. Questo è uno dei modi creativi veloci per riutilizzare con facilità vecchi mobili di famiglia o recuperati nei mercatini, senza rinunciare al design e allo stile della casa.

Un vecchio divano? Riempito di cuscini o coperto parzialmente da una coperta all'uncinetto può sembrare nuovo. E ricordatevi che quando si parla di pitture è sempre meglio preferire quelle all'acqua e prive di sostanze nocive. In commercio oggigiorno se ne possono trovare un'ampia scelta.

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Tra i materiali da prediligere ci sono, oltre al legno, il bambù, ma anche il PVC riciclato. I primi due sono materiali che richiedono poca energia per essere prodotti e poco tempo per essere trasformati in un nuovo elemento d'arredo o essere riciclati. Il terzo, invece, ha una storia più complessa che ha definito il PVC come materiale dannoso per la natura perché plastica. Oggi però, viene realizzato con materiali riciclati e a sua volta può essere facilmente riutilizzato. 

Perché infine non pensare anche al risparmio energetico? I nuovi sistemi di illuminazione e riscaldamento, permettono di avere una casa confortevole e senza sprechi. Scegliendo lampade con sensori di movimento, che si spengono quando non siamo in casa. In questo modo non sarà mai più un problema dimenticarsi la luce accesa.

Anche il sistema di riscaldamento "smart"è una componente essenziale per una casa moderna. Si può controllare la temperatura interna direttamente dallo smartphone e riscaldare l'abitazione solamente quando necessario. Ad esempio, si può attivare il riscaldamento quando si sta per lasciare l'ufficio e trovare una casa calda al nostro ritorno.

Ideale anche l'installazione di un pannello fotovoltaico, oggi sempre più moderno e facile da adattare alla casa. È possibile infatti scegliere pannelli che si mimetizzano con il tetto della nostra abitazione. E per un risparmio ancora più efficiente potremmo optare per un pannello solare termico che ci permette di avere energia anche per alimentare la caldaia e ottenere acqua calda in modi facile e senza sprechi. 

Tuteliamo la natura con le nostre case. Tuteliamo la natura con le nostre scelte.

Settembre mese di rinascita e di nuovi inizi

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Settembre, come gennaio, è un mese di rinascita, di nuovi inizi, ma anche di stress e di ricerca di equilibrio che l'estate immancabilmente ha portato. Settembre porta con sé l'autunno e il vento fresco regala una sferzata di energia, ma la nuova stagione porta anche scontri con noi stessi perché spesso pretendiamo troppo, abbiamo una visione di noi troppo perfetta e con l'idea di raggiungere una perfezione che non esiste, ci perdiamo il cammino per raggiungere questa chimera. Slow Life, vivere la vita con più calma. È questo che noi tutti dobbiamo imparare a fare.

Oggi voglio farvi conoscere una fotografa svedese, Frida Marie Edlund, che dopo anni passati in giro per il mondo ha deciso di tornare alle sue radici e ritagliarsi una nuova vita nella pace della foresta, nel cuore profondo della Svezia

Ormai siete a conoscenza della mia predilezione per la vita lontana dal caos odierno. Ci siamo trasferiti quasi sei anni fa in questa casetta sulle colline di Genova proprio perché per noi era impensabile vivere in città. Dietro casa abbiamo boschi, monti e natura selvaggia. Possiamo uscire di casa con solo le chiavi in mano e cominciare a camminare e perderci nella natura. Vivere la vita con tranquillità, calma e serenità è questo il mio obiettivo. 

Vivere lo slow life, imparare ad apprezzare le piccole cose e sapersi ritagliare del tempo per sé. Quello che penso è che non siamo più capaci di stare da soli con noi stessi, sentiamo il bisogno costante di riempire gli spazi, il tempo, la vita, spesso con cose superflue e superficiali mentre se ci pensate bene è così bello stare alla finestra e guardare la pioggia che bagna il terreno. Non è una perdita di tempo è la conquista di uno spazio tutto nostro. È accogliere il silenzio e farlo nostro. È apprezzare la nostra unica vita su questo pianeta.


Frida: "Non ho mai imparato ad andare a cavallo da ragazzina. Non mi piacevano le scuole di equitazione e non riuscivo a capire le mie coetanee quando litigavano come matte del loro pony preferito. Da adulta mi sono trasferita a Ölsdalen e ogni mattina mio zio passava da casa mia a cavallo senza sella. Dopo alcune settimane, la mia curiosità cominciò a crescere finché ebbe la meglio su di me e chiesi se potevo unirmi a lui. All'inizio ero terrorizzata. Ero tesa, distratta, il cavallo sentiva chiaramente le mie emozioni e si fermava di continuo rifiutando di muoversi. Sembrava impossibile un'amicizia tra di noi, ma poi un giorno abbiamo trovato quel legame speciale. Il mio primo galoppo è stato uno dei momenti più felici di sempre. Era come se i nostri cuori battessero all'unisono. Non mi ero mai sentita così viva.

"Prima di trasferirmi qui, tutta la mia vita era a Stoccolma e come l'andare a cavallo, il vivere in una vecchia scuola a Ölsdalen, letteralmente nel bel mezzo del nulla, non faceva parte del mio piano. Lavoravo come fotografa di moda e come parte del lavoro stavo viaggiando molto. Dopo un periodo di lavoro particolarmente intenso sono tornata nel mio appartamento di New York e qualcosa è improvvisamente cambiato.

"Quando avevo circa venticinque anni, dentro di me c'era un vuoto. Non avevo energia per andare avanti, semplicemente non vedevo nessun appiglio. Quello che una volta mi riempiva di gioia, come la realizzazione professionale e il desiderio costante di sviluppare in modo creativo erano stati affogati da un enorme sovraccarico di lavoro. C'era troppa pressione, troppe aspettative, troppa autocritica e avevo completamente ignorato tutti i segni della crisi emotiva che stava arrivando".


PER RAGGIUNGERE LA PACE DELLA MENTE

"Ho imparato gradualmente che il tempo non è qualcosa che puoi inseguire o vincere. In fondo, c'è solo questo istante. Finiremo tutti infelici e logorati se non impareremo a essere presenti nelle nostre vite. Proprio qui, proprio ora.
  
"Mi sento finalmente a casa qui. Nei boschi, sul lago, sul dorso di un cavallo. La natura mi ha insegnato come respirare di nuovo".

Imparare cosa è davvero importante e cosa no. Non sono io a potervelo insegnarvelo, né un altro blog, una rivista e neppure un libro. Solo la natura può farlo, solo la natura ci fa sentire piccoli e sa come rimettere tutto con le giuste proporzioni. Ci fa sentire piccoli come possiamo sentirci sotto un cielo stellato. Io l'ho fatto. Una notte d'agosto mi sono sdraiata su un prato al limitare del bosco e sotto milioni di stelle mi sono sentita piccola. Ma mi sono sentita anche tremendamente grata. L'essere lì con la mia famiglia, mentre le bimbe non facevano altro che canticchiare e punzecchiarsi a vicenda, mi sono sentita fortunata. Vivere quel momento con loro, a rincorrere con lo sguardo le stelle cadenti e fare a gara a esprimere un desiderio, veramente fortunata.

Photo by Frida Edlund


I riti del mattino in una casa di campagna

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Alla mattina quando mi sveglio assaporo il suono del silenzio. Le bimbe ne approfittano degli ultimi giorni di vacanza e fanno il pieno di sonno. Quando scendo in cucina, Artù ed Ellie mi vengono incontro scodinzolando e mi danno il buongiorno tra una leccatina e una carezza. Sul fuoco c'è la mia tisana a scaldare e devo decidere cosa mangiare. La mia colazione non è mai la stessa. Mi piace viziarmi e concedermi qualche coccola così sto a sentire di cosa ha voglia la mia pancia e poi comincio la giornata.

Questo è il mio modo per vivere la cosiddetta Slow Life, questi sono i miei riti. Per me il mattino è sacro e ha bisogno dei suoi ritmi. Se ho un appuntamento la mattina presto, preferisco svegliarmi molto tempo prima e vivermi con calma la sveglia e i primi momenti del giorno. Non salto mai colazione, anche se lo volessi non potrei mai, ormai sono abituata così. 

E poi guardo fuori dalla finestra e da come si muovono gli alberi, dalla luce che filtra dalle tende, cerco di capire se farà caldo o se invece è meglio preparare il maglioncino. Chissà se anche Aurélie Mazurek, al mattino le piace guardare fuori dalla finestra e capire dalla natura il tempo che farà. Le splendide foto che vedete oggi sono della casa di questa donna dall'animo creativo e mamma di due splendidi bambini. 


Quando guardo queste foto riesco a respirare l'atmosfera rilassante della casa. Ambienti accoglienti in cui vecchi mobili e pezzi originali francesi coesistono abbracciandosi e rendendo caldo questo luogo. I colori polverosi rendono tutto permeato da una calma surreale. La natura esterna è anch'essa in sintonia con la casa. Sembra un luogo fatato, un posto magico.  

Aurélie è senz'altro una maga nel creare le giuste atmosfere: un mazzo di fiori freschi qui, uno di fiori secchi là. C'è molto da imparare dai suoi styling. La semplicità sembra essere la sua chiave di lettura e i colori dai toni neutri aiutano a mantenere una certa armonia agli ambienti. 

Quello che ho notato sbirciando il suo profilo Instagramè che in questa casa non esistono mobili grandi. Qualche vecchio armadio che non supera i 2 metri, mobili da buffet, mensole e una cucina in muratura molto semplice corredata da un tessuto grezzo ecrù e da vecchie assi di legno. 


Quelli che chiamiamo piccoli piaceri quotidiani, sono in realtà momenti preziosi che dobbiamo imparare ad apprezzare fino in fondo. C'è chi ama "fermare il tempo" e concedersi un pausa da tutto e da tutti durante il caffè del dopo pranzo. Chi invece, come me, piace cominciare il giorno con ancora gli occhi stropicciati e con tutta la calma possibile. 

Non nego di correre per certe cose, ma appena posso e vi giuro che riesco a farlo piuttosto spesso, mi piace vivere lentamente lontano dal trambusto della città e dalla frenesia quotidiana. Abitiamo in una zona della città che viene chiamata "prima campagna". Dietro casa abbiamo boschi e monti bellissimi. Quando ho bisogno di qualcosa, prendo la macchina e scendo i 5 km di curve (stiamo in cima a una collina, a 350 m sul livello del mare) che mi separano dai primi supermercati. 

So di essere fortunata. Ho un marito che mi aiuta nella gestione della casa e delle bimbe (è un papà molto presente) e apprezza le mie stesse cose. Forse è proprio questa la magia, il fatto che a piacerci siano le medesime cose. Lui ha bisogno dei suoi spazi e capisce e rispetta i miei. Sì, penso che il rispetto sia alla base di tutto, anche della Slow Life. Perché il rispetto comincia da te, ma finisce con le altre persone. 


Atmosfere country e oggetti di famiglia

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In questi giorni sto sistemando, per l'ennesima volta, alcune foto che negli anni mi sono salvata su computer. Foto da cui trarre ispirazione o semplicemente qualche bella idea da copiare. Ho ritrovato queste vecchie foto, forse trovate all'epoca su Pinterest, ma mai condivise. Volevo cancellarle perché la memoria del PC ormai è quella che è, ma prima di farlo volevo mostrarvi questa meraviglia di appartamento e pensate un po', è un appartamento dell'800 situato nel centro storico di Bologna, lo avreste mai detto?

I proprietari, Francesco Dal Bo, regista d'ambiente, eclettico ricercatore e Annalisa Lo Porto, flower decorator, hanno ristrutturato la dimora d'epoca conciliando la vita domestica e professionale in un unico spazio. Sì perché Annalisa ha creato un universo attorno a sé, portando l'idea di unire luogo di lavoro e abitazione in un mondo fatto di un esplosione di verde, fiori, materiali, colori e arredi. Dal piccolo laboratorio creativo di 50 mq aperto sotto casa, ora Flò Fiori, si è espanso e i 400 mq di oggi accolgono clienti e amici. 

In questo appartamento dell'800 si respira aria fresca. Annalisa e Francesco hanno unito stile tradizionale, atmosfere country con l'aggiunta di oggetti unici che la coppia ha raccolto insieme nei tanti viaggi o appartenuti alla famiglia. La ristrutturazione è stata ampia. Mentre idraulici ed elettricisti hanno lavorato su componenti strutturali  come il riscaldamento e gli impianti elettrici, gli appassionati artigiani hanno studiato la pavimentazione e la boiserie: la pennellatura in legno che riveste le pareti. 


Annalisa svela: "Non abbiamo avuto la tentazione di riempire lo spazio con pezzi iconici dato che Francesco è un tipo di persona radicale e no logo. Pertanto, tutti i mobili sono stati realizzati a mano e influenzati dal nostro gusto personale"

L'atmosfera vissuta si costruisce con ricordi speciali e la coppia ha riempito casa di piccoli oggetti legati alla famiglia. Niente è lì per caso, né messo in scena. Quando si entra si è subito accolti da un appendiabiti in legno simile a quelli visti negli ingressi delle scuole e alcune vecchie biciclette, perfino appese ai soffitti. 

Nel grande open space, la cucina si affaccia sul soggiorno dove comodi divani bianchi e bellissime composizioni floreali invitano a rilassarsi. Ma vogliamo per un attimo focalizzarci sul caminetto in marmo? Lo adoro! Posso solo immaginare come dev'essere passare le sere d'inverno in quel luogo da sogno mentre il fuoco scoppietta. Annalisa confessa che spesso accendono il caminetto anche durante l'estate: si crea il momento perfetto in cui la famiglia si riunisce in salotto a chiacchierare intorno al fuoco. Un sogno davvero.

Photo by Fabrizio Cicconi - Living Inside

Una casa senza televisione

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Esiste ancora una casa senza televisione? Ebbene sì, esiste, la nostra. Vivere senza televisione si può, ma non pensate che siamo fuori dal mondo e che non sappiamo cosa sia Netflix, anzi. La nostra televisione è il mio computer, sì proprio quello che ho in studio e che utilizzo per lavorare. Quando ne abbiamo voglia, di solito nei weekend invernali, portiamo tutto in salotto e seduti tutti e quattro sul divano (vicini vicini) ci guardiamo un film.

Poi succede che io ho freddo allora comincio a tirare la coperta, Bea si lamenta del poco spazio e si trasferisce sul tappeto con un cuscinone, Mathi mi si fa più vicina perché è una stufetta vivente e nel frattempo Gigi aggiunge legna alla stufa vera. Oh mio Dio che sogno, non vedo l'ora di poter accendere la stufa. Ma è un sogno che vedo lontano, ieri c'erano più di 30° C, sembrava di essere a luglio altro che a fine settembre.

Ma torniamo per un attimo alla "televisione non televisione". Sono 6 anni che viviamo senza, in questa casa non l'abbiamo mai voluta. Pensate che l'elettricista mi ha pregato di mettere almeno una presa per la TV perché io proprio non la volevo, ma guardando avanti mi ha fatto notare che se mai un giorno avessi venduto casa... insomma, chi la vuole una casa dove non c'è neppure una presa per il televisore? Così ne ho fatta mettere una in salotto, non si sa mai.


Ogni tanto, Gigi ed io parliamo di acquistare un proiettore, sarebbe veramente figo. Al momento abbiamo fatto un altro acquisto che ci ha resi felici e portato a una visione più elevata. Cosa? Dovete sapere che guardare un film sul computer, è positivo per alcuni versi, ma negativo per altri. In primis in assoluto l'elemento più negativo, quello che proprio fa storcere il naso è l'audio. L'audio del Mac può essere valido quanto vuoi, ma è sempre l'audio di un computer e il suono che esce dalle casse è appena sufficiente per ascoltare un film.

Come vi dicevo prima invece, il nostro acquisto ha portato l'elemento audio a un gradino superiore, ma che dico, a 10 gradini più elevati. Il soundbar SF200 di Sony è perfetto per le nostre esigenze. La tecnologia di audio surround virtuale ci trasporta al centro dell'azione dei nostri film preferiti riproducendo un audio surround cinematografico. I bassi sono travolgenti mentre i due speaker frontali riproducono tonalità medie e alte nitide e definite. Finalmente riusciamo a sentire i dialoghi in modo cristallino senza che Gigi, ogni due per tre, chieda "che ha detto?".

Quindi sì, vivere senza televisione si può. Ma per vedere un film dal computer bisogna attrezzarsi con i prodotti giusti altrimenti è la stessa cosa che ascoltare musica dal cellulare. Ora facciamo anche quello. Il Bluetooth integrato si connette in un attimo a qualsiasi dispositivo tu voglia e ascoltare musica è sempre più facile. Viva la tecnologia!

Photo by Sarah Tognetti

Decorare la casa con la pittura

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Se amate lo stile shabby chic non potete dimenticare un elemento importante della casa: le pareti. Una tinteggiatura infatti, ha il potere di rendere la stanza completamente diversa inoltre aiuta a mettere in risalto lo stile, qualunque stile voi preferiate. 

Anche nello stile shabby chic, dove in un primo momento i colori delle pareti sembrano non essere di rilievo, la giusta imbiancatura è invece importante e può cambiare l'ambiente. Quali sono le opzioni più creative e adatte a questo stile?

Pensate oltre il bianco

Il bianco è il colore più scelto per una stanza in stile shabby chic. Tuttavia ci sono molti colori da valutare e scegliere per le pareti. In generale sono tutti colori delicati, tinte pastello che variano dal rosa al beige, dal verde salvia all'azzurro polvere. Per ogni stanza ci sono alcune palette da considerare. Per la cucina ad esempio, oltre a un grigio chiaro potete scegliere il beige e il marrone chiaro, facendo attenzione a non rendere la stanza troppo scura. 


Per il soggiorno potete scegliere colori come il crema o il beige nelle tinte più calde. Per la sala da pranzo invece si possono azzardare colori più vivaci come ad esempio il verde nelle sue mille sfumature. Al contrario, per la camera da letto, meglio optare per tonalità delicata e potete spaziare dall'azzurro ghiaccio alle tante sfumature del beige e a un rosa molto desaturato per un effetto ultra femminile. A seconda dell'arredamento potete decidere un colore più scuro.  Se i mobili sono bianchi e la stanza è luminosa il colore risalterà, al contrario, se la stanza è esposta a nord, quindi con meno luce, la scelta di un colore scuro può enfatizzare la drammaticità dell'ambiente. 

Se la vostra scelta cade su una tinta scura, sarà meglio pensare e mettere in preventivo l'aiuto di un imbianchino che eviterà macchie sul muro e i classici errori con aree più scure e aree di colorazione poco intensa. 

All photos of Dreamy Whites

Non dimenticatevi la creatività


Un modo creativo per dare un tocco personale alla stanza è quello di utilizzare la carta da parati. In commercio si possono trovare un sacco di fantasie e colori. Ricordate che le fantasie floreali sono più adatte alla zona notte (anche se ultimamente si trovano più spesso in cucina per rendere la stanza più originale), mentre le figure geometriche sono l'ideale per la zona living. Se scegliete la carta da parati vi consiglio di chiedere l'aiuto di un esperto. Applicare la tappezzeria richiede attenzioni particolari, soprattutto se volete un risultato duraturo nel tempo. Provate a cercare un imbianchino nella vostra città per ottenere un servizio veloce e di qualità. 

Giocare con i colori è il modo più veloce per cambiare "vestito" alla stanza. 

Accettare le nostre fragilità

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Nel primo pomeriggio di ieri ho condiviso un pensiero su Instagram che ha portato alcune persone a ringraziarmi e molte altre a soffermarsi un attimo e a pensare. Anch'io ho tanti pensieri che mi passano per la testa in questo momento, ma non so da dove cominciare ad esporli e metterli in ordine. Partiamo dall'inizio o meglio, partiamo da quello che ho condiviso ieri:

"Ho lavorato tanti anni e continuo a lavorare su me stessa tutti i giorni. Lo faccio per imparare a mettere nella giusta prospettiva le cose e senza temere il giudizio degli altri. Da quando ho imparato ad accettare alcune mie fragilità sono rinata e cosa importa del giudizio di chi in fondo non ti conosce? Io rispetto me stessa per prima, la vita è troppo breve per occuparsi di quella degli altri. Questa mattina ho fatto un esame noioso e il mio atteggiamento di una volta sarebbe stato quello di mostrarmi forte, tenace, insomma tutto d'un pezzo. E invece ho detto basta a questo circolo vizioso (perché poi è solamente un'abitudine del cavolo), ho detto basta e mi sono mostrata vulnerabile, ho detto un attimo, per favore, non sto bene. E dall'altra parte ho ricevuto un sostegno, una mano tesa, uno sguardo amico. Perché in fondo è così che deve essere. Siamo uomini quando sappiamo tendere una mano, siamo veri uomini quando sappiamo capire e accettare le fragilità delle altre persone, le loro diversità. E allora ricordiamocelo più spesso".

Alcuni mi hanno scritto empatia, altri che è un peccato averlo capito solo ora, altri ancora che si fa fatica a uscire da un ruolo preconfezionato, ma che se scaviamo più a fondo dentro di noi riusciamo a mostrare il lato più umano e questo non significa essere deboli. 

Non è la prima volta che lo scrivo e non è un segreto, ma forse qualche nuovo lettore che mi legge non lo sa. Da ragazza ho sofferto di attacchi di panico e attacchi di ansia. Sono stata in cura da una psicologa e poi da un'altra ancora, diversi anni e quello che mi è rimasto dentro dai loro insegnamenti (se così possiamo chiamarli) è che non siamo invincibili, non siamo perfetti. Sbagliamo e siamo fragili, tutti hanno delle insicurezze chi per una cosa che per l'altra e che se nella nostra testa interrompiamo il meccanismo del "io riesco a fare tutto, io sono forte", non succede nulla, non perdiamo. Il mondo continua a girare e noi con esso. 

Nel periodo acuto in cui non volevo più uscire di casa perché appena mettevo il naso fuori dalla porta mi veniva un attacco di panico, l'emozione che più mi faceva diventare matta era la sensazione di svenimento. E io non volevo che accadesse. Non volevo che succedesse soprattutto in pubblico. Davanti alle persone dovevo stare bene e uniformarmi alla massa, essere invisibile. Un giorno la psicologa mi chiese "e se accade cosa succede? Se svieni veramente cosa mai può accadere"? Riflettei sulla sua domanda. Non era una domanda complicata e come tale necessitava di una risposta semplice. Nulla. Non succedeva nulla.

Molti anni più tardi capisco il vero significato di quella domanda. Ora non ho più timore di mostrarmi fragile e quando qualcuno mi scrive che sono una forza, che sono Wonder Woman in realtà so di non essere nessuna di queste cose, ma va bene così. Sono una donna con molti punti fermi, ma sono anche una donna con delle insicurezze e delle fragilità. Alle mie figlie sto cercando di insegnare che nessuno è un eroe, nessuno è invincibile a questo mondo e che tutti possono sbagliare, perfino la mamma e il papà. Perché mettere sotto i loro occhi un modello di vita irraggiungibile? 

La mia stabilità deriva dalla mia famiglia, da mio marito che ogni giorno mi supporta e mi ama per quella che sono. Deriva dallo stile di vita che ho deciso di fare mio: lento e giocoso. Deriva dalle mie esperienze, dai miei ricordi, dal mio vissuto. Ognuno di noi è forte a modo suo, ognuno di noi è fragile a modo suo. Teniamolo a mente e veramente, proviamo ad ascoltarci più spesso e a non vivere solo come impone la società, camminando a testa bassa come soldatini. Noi siamo tutt'altro. Noi siamo un insieme di cose bellissime: empatia, fragilità, gioia, rispetto, solidarietà. Ricordiamocelo più spesso.

Photo by Sarah Tognetti

Nuovo Contest, un sacco di premi

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Qualche giorno fa, durante una diretta Instagram (la mia prima e unica fino ad ora), avevo detto che da qui alla fine dell'anno, avevo l'intenzione di interagire di più con voi, di giocare e festeggiare i dieci anni di blog che ho compiuto a gennaio. Cavoli, tra poco saranno 11! Così mi sono messa a pensare e mentre, un giorno, stavo scattando una foto al mio comodino ho deciso che quello doveva essere il protagonista per il nuovo Contest #ilmiocomodinolovers.

#ilmiocomodinolovers è un Contest (o concorso a premi, chiamatelo come preferite) a cui tutti posso partecipare. Tutti che abbiano un profilo Instagram, ma oggi giorno chi non ha Instagram? E non azzardatevi ad alzare la mano e dire io perché non è possibile. Fate i bravi e scaricatevi l'app, non sapete cosa vi state perdendo! ;)

Le regole per partecipare sono semplicissime. Oggi ne parlerò su Instagram, ma le scrivo anche qui per comodità.


Regole per partecipare:

  • avere un profilo Instagram e seguire il mio account @shabbychicinteriors
  • taggare nella foto di oggi (di solito posto la foto intorno alle ore 14) tre amiche/amici
  • caricare la vostro foto (entro martedì 23 ottobre) aggiungendo l'hashtag #ilmiocomodinolovers e taggandomi (@shabbychicinteriors) nella foto

Mercoledì 24 ottobre (o al massimo il giorno seguente), la giuria composta da FedericaMaria Sole e Valentina decreteranno le tre foto più belle. Eh sì amici, avete capito bene. Questa volta ci saranno ben tre vincitori. 


Ricordate che avete tempo due settimane per partecipare. Alla mezzanotte del 23 ottobre scade il termine. Avete già qualche idea su come fare la foto? Ottimo! Non avete la più pallida idea di cosa/come fare? Date un'occhiata alle foto qui sotto e lasciatevi ispirare. 

È autunno, c'è tanta voglia di starsene al calduccio sotto le coperte e leggere un libro o semplicemente rilassarsi. In questa stagione più che mai, la nostra camera da letto diventa il nostro nido. Allora fotografiamolo in tutto il suo splendore. Potrebbe essere l'occasione per divertirsi e decorare la stanza o sistemare finalmente quella parte di casa che da tempo trascuravamo.

Create una bella scenografia, un bel set, scattate (più foto fate più ci sarà la possibilità di trovarne una che vi piace) e condividete sul vostro profilo Instagram la foto del vostro comodino aggiungendo l'hashtag #ilmiocomodinolovers e taggando me (@shabbychicinteriors).

Ma parliamo di cose succose ovvero i premi. Ragazzi, non so come dirvelo. Non ho ancora deciso che premi mettere in palio. Mi odiate? Scherzo, scherzo! :) I premi sono bellissimi e se lo dico io dovete crederci ;) riguardano tutti e tre la camera da letto. Ho cercato di pensare a dei premi inerenti al comodino.

Ecco i fantastici regali: 


  • il 1° classificato vincerà una lampada in stile shabby chic (da comodino)
  • il 2° classificato vincerà una cornice in legno in stile shabby chic (da mettere sul comodino) 
  • il 3° classificato vincerà un notebook di Rachel Ashwell (da tenere sul comodino) 

Che ve ne pare? Se non lo avete capito sono tutti premi per il vostro comodino! ;) A parte gli scherzi, cos'è che dovete fotografare? Il comodino. Com'è l'hashtag da aggiungere alla foto che caricherete su Instagram? #ilmiocomodinolovers. Fino a quando potete partecipare? Avete tempo fino alla mezzanotte di martedì 23 ottobre. Ricordatevi di taggarmi nella vostra foto e di seguire il mio profilo. Da qui passo e chiudo, ci vediamo su Instagram! :)

Photo by Sarah Tognetti

Un'amicizia speciale nata sul web

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Se mi seguite su Instagram, saprete che il weekend appena passato è stato pazzesco. Forse pazzesco non è l'aggettivo adatto, emozionante si avvicina di più. Memorabile, galvanizzante, ispirante sono anch'essi perfetti per descrivere i due giorni del fine settimana. 

Questa estate mi è venuta l'idea di riunire alcune amiche/colleghe per una reunion all'insegna del confronto, del supporto e della condivisione. Con me non potevano mancare le mie colleghe, ma soprattutto amiche liguri, Valentina Raviolo e Simonetta Chiarugi. Questa volta però, ho voluto chiamare all'appello un'altra ragazza (seguitissima su Instagram) conosciuta grazie ad uno dei miei corsi, Federica Davoli.

È stato come un ritrovarsi e un riscoprirsi con occhi nuovi. Dopo tanti mesi di attesa e finalmente riunite abbiamo dato libero sfogo a chiacchiere e risate. Mentre Gigi (un grande applauso va a mio marito che ha preparato un pranzetto sublime) preparava per l'appunto il pranzo, tra una chiacchiera e l'altra abbiamo abbozzato l'idea per un piccolo progetto che ci vede riunite.

Ecco, unite è un parola che mi piace tanto. In questo mondo, dove un'estranea si arroga il diritto di criticare un bambino (è successo a me poco tempo fa), penso che ci sia bisogno di più unione, di più condivisione di cose belle e positività, di più apertura e di farlo assaporando l'importanza di queste parole: l'unione fa la forza.



Due giorni intensi tra amiche. Due giorni di confidenze, confronti e consigli. Domenica mattina, Federica ed io ci siamo sedute al tavolo della colazione e abbiamo cominciato a parlare come fossimo amiche da una vita. È anche questo che regala il web. Regala persone favolose e fa nascere amicizie speciali. Le persone negative (cattive, represse, frustrate, meschine...aggiungete l'aggettivo che pensate più adatto) che a volte s'incontrano in rete non sono altro che le stesse persone che potremmo incontrare al supermercato, in coda alla Posta o in farmacia. 

Sta a noi escludere dalla nostra vita questi individui. Spetta a noi la pulizia del nostro piccolo spazio virtuale. È così bella la rete, così piena di ispirazione e belle persone che non mi sento di criticarla. E poi grazie al web ho conosciute persone fantastiche, persone che abitano lontano, ma che riesco a sentire vicino a me. 

Domenica sera, quando la casa era ormai silenziosa dalle nostre chiacchiere, mentre mi godevo una tisana bollente ho riflettuto sulle giornate trascorse insieme e tra me e me pensavo che l'amicizia è davvero una cosa meravigliosa ed essere circondata da persone come Federica, Simonetta e Valentina mi fa sentire tanto, tanto fortunata.

Photo by Sarah Tognetti (a parte l'ultima che è di Federica!)


Una parete piena di stampe + un regalo per voi

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Una parete piena di quadri, la mia parete piena di quadri! Non vedevo l'ora di averla, la sognavo e ora finalmente posso aprire gli occhi e accorgermi che non è solo un sogno, le stampe ci sono, non mi resta che realizzare la perfetta composizione.

Quella che vedete in queste foto è la famosa parete di cui vi avrò parlato mille volte. Vi avrò fatto una testa tanta, vero? Perdonatemi. Prima c'era il colore da cambiare (a proposito, presto vi mostrerò il prima e il dopo) e poi c'erano le stampe da trovare e le cornici da cercare. Qualcosa avevo già in casa, ma la parete è davvero grande e le mie poche stampe non sarebbero nemmeno bastate a ricoprirne la metà. 

Poi un giorno vado a casa di Vale e m'innamoro delle sue stampe appese in corridoio. Le ho prese da Desenio, mi dice. E non appena torno a casa corro sul sito di Desenio a cercare le stampe per il salotto. Passo tre giorni a scegliere le immagini. In quei giorni non spengo nemmeno il computer perché devo avere sempre sott'occhio le stampe scelte e non è facile dal momento che sul sito si trovano tantissimi poster.

Ho un regalo per voi, continuate a leggere il post qui sotto.

Inoltrato l'ordine, tempo qualche giorno ho ricevuto due tubi con all'interno un prezioso tesoro: tutti i poster di Desenio. In questi giorni ho cominciato ad appenderli, ma scema io che non ho subito comprato le cornici che mi mancavano, ora devo aspettare per andare avanti.

Non fatevi trovare impreparati come me, sappiate che sul sito trovate anche le cornici per le vostre stampe e potete sceglierle in vari colori. Comunque non sono rimasta con le mani in mano perché avevo troppo voglia di appendere qualche stampa. 

Con lo scotch di carta (quello blu che è delicato e preserva intonaco e colore) ho delineato lo spazio in cui voglio appendere le stampe. Chiodi e martello ho cominciato ad appendere qualche quadro, ma prima ho sistemato le cornici a terra in modo da avere una visione nell'insieme della mia moodboard. 

A proposito, volete sapere quale stampe ho scelto? Queste sono solo alcune delle mie preferite:



Non vedo l'ora di finire la parete, la mia parete piena di stampe! :) Ma veniamo alla parte più succosa del post, il regalo per voi.

Da oggi fino al primo novembre, avrete il 25% di sconto su tutti i poster (esclusi i poster delle collezioni Handpicked-collaboration e le cornici) con il codice "shabbychicinteriors25". Seguite Desenio per più ispirazione!

Photo by Sarah Tognetti

Copripiumino, quale scegliere?

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Quest'autunno è un autunno davvero pazzo. Temperature alte fino a pochi giorni fa, poi le piogge e i venti pazzeschi e il freddo. Poi il caldo e di nuovo il freddo, non si capisce più niente. La sera poi non ne parliamo, meno male che abbiamo la stufa in casa perché siamo in quella stagione stupida in cui è troppo presto per accendere i caloriferi, ma allo stesso tempo, se stai fermo in casa, muori congelato. 

Ho cambiato i letti almeno tre volte: la coperta imbottita, il plaid, la coperta imbottita + il plaid. Al piumone non ci sono ancora arrivata perché se lo metto ora, a gennaio cosa faccio? Mi seppellisco sotto duemila coperte? E ho preso una decisione, ho comprato un piumone mezza stagione. Non lo avevo mai fatto e mi viene da chiedermi, perché? Perché, Sarah, non avevi mai comprato un piumone mezza stagione? Mai decisione è stata più azzeccata!

Ah-ah, vi vedo tutti pronti con le dita sulla tastiera pronti a chiedermi dove abbia acquistato il mio piumone strafigo e no, il colosso svedese non c'entra nulla. Che poi diciamocelo, l'Ikea è fighissima per tutto, ma stendiamo un velo pietoso per quanto riguarda piumoni e copripiumini. O dormi con i piedi scoperti o hai le spalle fuori. Oppure sei alto 1.50 m e riesci a coprirti tutto, ma scordati di rimboccare il copripiumino sotto al materasso altrimenti ti sei fottuto almeno 40 cm di buono e altro che spalle scoperte!


Ho compiuto una bella ricerca e alla fine sono capitata sul sito di Dreamin'101. Non cercavo il classico copripiupimo in lino, quello già ce l'ho, ne cercavo un altro che avesse due requisiti fondamentali: che fosse morbido e che fosse grande, enormemente grande.

Quando ho visto le misure (ben 250 x 230 cm) e letto "voile di puro cotone" ho capito che era quello il copripiumino che cercavo. E amici ve lo stranconsiglio alla grande, è una meraviglia e il prezzo rispecchia la qualità del materiale. È un prodotto realizzato con ottime materie prime, sia per quanto riguarda il tessuto che l'imbottitura. I fiocchi di piumino sono i più pregiati e tutti i prodotti che trovate sul sito sono realizzati a mano da esperti artigiani. E cosa che mi è piaciuta ancora di più scoprire, tutto questo è made in Italy

Vi dico anche che acquistando su Dreamin'101 si risparmia la metà rispetto al prezzo di mercato perché tutto passa dal produttore direttamente al consumatore. La materia prima, la piuma, non viene acquistata da terzi e sia la lavorazione che il prodotto finito avvengono internamente quindi ci sono meno passaggi e meno costi aggiuntivi. Tutta questa pappardella è perché voglio dirvi che alla fine il prezzo finale è davvero vantaggioso.

Un'altra cosa che mi ha fatto decidere di scegliere quel copripiumino è stato il sapere che l'azienda possiede un'etica professionale. Sono attenti agli sprechi e al rispetto degli animali, tant'è che la loro filiera lavora in totale assenza di pratiche dannose per gli animali. Parte del fabbisogno energetico per la lavorazione è garantito da pannelli fotovoltaici e da cogeneratore a biomasse (ho studiato eh!) e gli scarti delle lavorazioni non vengono buttati, ma vengono utilizzati come fertilizzante ad uso agricolo. 

È un prodotto di eccellenza e sono felicissima di consigliarvelo.

Photo by Sarah Tognetti

Workshop sulle decorazioni di Natale

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Metti due amiche e colleghe blogger, metti la loro voglia di fare qualcosa insieme, metti la passione per l'interior e lo stile nordico, nasce un workshop sulle decorazioni di Natale, il secondo nostro corso sulle decorazioni natalizie nordiche, mio e di Valentina. Quella di l'anno scorso è stata un'esperienza magica: la stufa accesa, le candele, una buona musica di sottofondo e noi tutte riunite attorno al tavolo o sul divano a chiacchierare e a sfogliare riviste e libri d'arredamento. Quest'anno volevamo ripetere l'esperienza e riportare in scena un po' della "nostra" slowlife, ma volevamo farlo con qualcosa di diverso. 

Nasce così l'Himmeli Lab, uno speciale workshop dedicato alla decorazione finlandese per eccellenza. Ci concentreremo a ricreare diversi tipi di Himmeli e focalizzeremo la giornata sul vivere Hygge, sull'amicizia e sullo stare bene creando un qualcosa con le proprie mani. Il tutto condito dalle sane chiacchiere di Valentina che in questo non la batte proprio nessuno! ;) 

Se è vero che realizzare qualcosa con le proprie mani è sicuramente un modo per rilassarsi e per stare bene, farlo insieme ad altre persone, che come te condividono gli stessi ideali è il modo migliore per imparare a volersi più bene, per ritagliarsi del tempo per sé stessi e per farsi tornare il buon umore.

L'incontro si terrà il primo dicembre a casa mia, Genova. L'appuntamento sarà intorno alle 10:30 e staremo insieme fin verso le ore 16:30. Ci sarà un brunch natalizio, tante chiacchiere, condivisione e una sana atmosfera di allegria. Continuate a leggere sotto le foto per maggiori informazioni.


Per maggiori informazioni e iscrizioni scrivete una mail a:

sarahtognetti@yahoo.it
adc.design.blog@gmail.com

Se volete aiutarci a pubblicizzare il workshop, vi preghiamo di condividere la locandina dell'evento (foto sotto). Parlo anche a nome di Valentina, vi ringraziamo già da ora per la curiosità e l'affetto che ci dimostrate attraverso i nostro canali, siete sempre così carini con noi. Grazie di cuore a tutti!

Photo by Sarah Tognetti

Finestre sull'autunno

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Adesso possiamo veramente dirlo: è iniziato l'autunno. Non resta che rendere la casa accogliente e godersi questa meravigliosa stagione. Vi ho mai detto che amo l'autunno? Credo di sì! :) È tutto così bello, così colorato, così romantico e allo stesso tempo melanconico. Così freschino...beh la frescura lasciamola però fuori casa, all'interno preferisco il calduccio della stufa e l'odore di cioccolata calda. 

Due degli elementi più importanti perché ciò avvenga, calduccio dentro e fuori temperature da maglioncione di lana, sono porte e finestre in buone condizioni. Perché? Sono elementi essenziali soprattutto in questi mesi perché ci proteggono dal freddo e mantengono il caldo prodotto dalla stufa o dai caloriferi. Se non avete finestre nuove si può pensare a diverse soluzioni per migliorarle o sostituirle. 

Migliorare gli infissi

La prima soluzione può consistere nel migliorare l'isolamento e/o dipingere gli infissi. Per quanto riguarda l'efficenza delle finestre e porte, potrete avere bisogno di un esperto. Spesso infatti, si possono presentare i cosiddetti "ponti termici, cioè aree non isolate tra finestre/porte e pareti. Sono difficili da individuare, ma possono causare problemi come spifferi e perdita del calore prodotto dai termosifoni.


Pitturare le finestre

La tinteggiatura degli infissi è l'idea "veloce" se volete completare la vostra casa. Se avete finestre e porte in legno potete optare per una pittura bianca (io ho scelto finestre bianche in legno e sono felicissima di questo colore, si sposa con ogni stile: shabby chic o contemporaneo) oppure grigia chiara, un colore neutro che sta bene con tutto. Ovviamente la scelta migliore dipende anche dal colore delle vostre pareti o dei mobili presenti nella stanza. 

Esistono diverse tecniche per personalizzare i vostri infissi in legno. Per un effetto più romantico potete utilizzare la cera bianca se il legno è di colore medio/scuro. Otterrete così un risultato originale con poco sforzo. Un'altra tecnica molto utilizzata viene dallo stile decapato che spesso viene confuso con lo stile shabby chic. Con il decapé si ottiene un effetto che lascia intravedere il colore del materiale, ma colora di bianco (o di altri colori) le venature del legno. Assomiglia all'effetto della cera, ma è più marcato. Questa tecnica viene utilizzata spesso per donare un nuovo aspetto ai mobili, ma perché non adattarla alle vostre finestre?

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Acquistare nuovi infissi

Questa opzione può essere più dispendiosa, ma necessaria se si hanno infissi datati. I prezzi degli infissi non sono più alti come una volta, soprattutto se si ha la possibilità di usufruire dei benefici offerti dallo stato (controllate sul sito del governo per informazioni aggiornate). Noi abbiamo preferito infissi in legno con un ottimo solamente termico. 

Non solo si adattano alla perfezione alla nostra casa, ma abbiamo risparmiato energia e cosa non da poco, abbiamo evitato l'impatto ambientale che hanno altre tipologie di infissi come invece quelle in "plastica". Preferite, infine, legnami con certificazioni che garantiscono un prodotto di qualità ed evitano la deforestazione grazie alla piantumazione dello stesso numero di alberi tagliati. Viva la natura!

Nuovo colore nella zona living

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Un post un po' ritardatario sulla tabella di marcia, ma ve lo avevo promesso e non potevo non parlarvi del cambiamento che ha stravolto il mio salotto. Pensate, un colore, un solo colore può trasformare una stanza, un ambiente, una casa intera. Un restyling che è cominciato qualche mese fa, a inizio estate credo, quando ho deciso di eliminare i toni del blu e le tinte fredde dalla zona living e aggiungere più calore con tinte come il mattone, il ruggine, il nocciola. 

Pensate a quanto può cambiare un salotto se nella zona divano sostituiamo i "vecchi" cuscini aggiungendone altri in colori nuovi. Il mio lo ha fatto e sembra quasi un altro salotto. Pensate quindi a come si può trasformare un salotto se quello a essere cambiato è il colore delle pareti, anche di una sola parete. Come ho detto prima, uno stravolgimento totale. 

Poco tempo fa, una ragazza mi scrisse chiedendomi da dove cominciare per rivoluzionare la sua camera da letto. Le risposi che la prima cosa su cui lavorare (e anche la più veloce) è quella di giocare con il colore alle pareti, cambiandolo. Puoi intervenire da solo ed è poco dispendioso. L'ho fatto anch'io, mi sono messa i guanti e rullo a portata di mano ho portato un po' di calore nella mia stanza. Ma prima ancora di fare questo ho scelto il colore.



Avevo sempre usato i colori di Farrow & Ball sui mobili, pitturando qualsiasi tipo di legno, ma non li avevo ancora mai provati su muro. E cavolo, la mia reazione dopo la prima mano di colore è stata wow! Ma andiamo con ordine. Innanzi tutto ho voluto fare tre prove colore per capire come la luce avrebbe giocato sulla parete e ho fatto bene perché due tinte mi piacevano parecchio, ma alla fine è stata l'ultima a vincere. Come si sa, tra due litiganti il terzo gode! ;)

Il colore che ho scelto è il Pavilion Gray, un grigio medio o come li chiamano ora, un greige, cioè un mix tra il beige e appunto il grigio. Questa volta ho voluto fare le cose fatte per bene e siccome su quella parete c'era già un colore di fondo, mi sono affidata a Farrow & Ball e su loro raccomandazione, ho steso una mano di primer & undercoat prima del colore vero e proprio. A cosa serve in realtà? È la base fondamentale per creare una finitura ricca, uniforme e duratura. Esistono diversi primer per le diverse superfici e colori. Quello che ho dovuto prendere io è adatto ai toni medi, ma non abbiate timore di sbagliare, sul sito è facile capire di quale primer si ha bisogno perché nella pagina del colore scelto, c'è scritto quello da utilizzare. 

Ho cominciato a far spazio alla zona operativa spostando il divano e proteggendo i muri confinanti con lo scotch (vi consiglio di utilizzare lo scotch azzurro o rosa che sono i più precisi e delicati). Ho tolto le due mensole, stuccato i fori perché tanto non le avrei più montate e tolto la lampada a muro. Fatto questo ho dato una mano di primer. Il risultato sembrava molto lontano dalle aspettative, ma dopo due mani di colore la stanza ha assunto un altro aspetto. Presto vi mostrerò il risultato finale! :)

Photo by Sarah Tognetti

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