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Ispirazioni per la mia cucina

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Non mi odiate se ancora non vi ho mostrato la mia cucina, vero?  I lavori di restyling stanno andando per le lunghe senza contare che Bea è a casa di nuovo malata. Questa dannata influenza non se ne vuole andare e in più ho cominciato a lavorare contemporaneamente nelle camere delle bimbe, mossa decisamente azzardata. Mio papà mi ripete di continuo questo: hai fatto trenta puoi far trentuno e forse l'ho preso un po' troppo alla lettera. Diciamo che ho tante cose in ballo e nessuna terminata. Ma a parte le notti in bianco passate accanto a Bea, alla sua tosse e al nostra amico aerosol, sono felice perché in questi giorni mi sento creativa.

Oggi voglio mostrarvi dove ho preso ispirazione per la mia cucina. Quando ho capito che con alcuni piccoli interventi avrei potuto rivoluzionarla, mi sono lasciata ispirare dalle grandi blogger che seguo su Instagram e una tra le prime blogger e interior designer è stata Pella Hedeby. Quando anni fa scoprii il suo blog, fu amore a prima vista. Trovo che abbia un gusto impeccabile, ogni suo lavoro m'incanta e il suo stile è diventato presto uno dei miei preferiti. La firma sulle sue immagini è distinguibile e molto chiara, segue uno schema cromatico armonioso dove il bianco fa da padrone e ha una grande capacità di conferire ai suoi lavori ordine ed equilibrio.

La luce delle sue foto mi riesce a catturare ogni volta e per la mia cucina ho voluto subito una cosa: renderla più chiara. In questo periodo sono affascinata dall'accostamento cromatico tra il colore del legno chiaro e il bianco: trovo che sia un'accoppiata vincente. Inoltre ho voluto aggiungere alla cucina un tocco di design, quello proprio mancava. Beh i miei sogni sono forse troppo grandi per i piccoli interventi che abbiamo potuto fare, ma le cose possono cambiare anche poco alla volta. L'importante per me, è stato quello di modificare la base per poter (piano piano e quando ne ho la possibilità e la voglia), continuare a darle un'impronta più fresca e decisamente più affine con lo stile che sto sposando e che ormai sento mio.

Abbiate pazienza perché finché non ho sistemato l'ultimo elemento segnato in lista (e la lista non è ancora finita), non vi farò vedere nulla. Non voglio mica rovinarvi la sorpresa eh! ;)

Photo by Pella Hedeby


Copia lo stile, una nuova rubrica

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Bentornati amici, ritorno dopo qualche giorno di assenza dal blog con una bella novità, una rubrica nuova di zecca che si chiamerà Copia lo stile. Niente di trascendentale eh, non ho inventato l'acqua calda, ma qui su Shabby Chic Interiors mancava una sezione del genere e sono felice di avere avuto questa piccola idea. CasaFacileè il pioniere di rubriche come queste ed essendo blogger CF Style, non potevo che prendere spunto dalla rivista più interessante e vicina alle case italiane. 

Oggi voglio mostrarvi la casa di Tessa anche se è facile che l'abbiate già vista, perché Tessa è ormai famosissima. La sua casa è stata pubblicata, niente poco di meno, che sul blog The socialite family e su Wtwonen. Il suo profilo Instagram conta più di 88.300 followers ed è in continua crescita, ma è talmente tanto bella che ho voluto cominciare questa rubrica col botto, pubblicando una casa di cui sono innamorata. In questo periodo poi, che sono in trip con i colori neutri, le sue foto, il suo stile, mi hanno rubato il cuore. 

Ora voglio raccontarvi qualcosa di Tessa. Ha 42 anni, vive un piccolo paese non lontano da Amsterdam con il marito Menno e i loro 4 bambini ed è mamma a tempo pieno. Ha scelto la vita di famiglia per assaporare ogni ora del giorno e ogni momento trascorso, con i suoi figli. Il suo stile di vita fa desiderare di avere una grande famiglia e di vivere una vita semplice, con calma e serenità. Le sue immagini raccontano e vogliono ispirarci a vivere il quotidiano con più tranquillità. 

Vive in una casa in legno che ha disegnato lei stessa secondo i suoi desideri. Anni fa, hanno potuto acquistare un terreno su cui hanno costruito la casa dei propri sogni utilizzando materiali sostenibili e vivono lì da luglio 2015. La zona a cui è più legata è il gigantesco (è proprio il caso di dirlo, guardate qui) openspace dove convivono cucina, zona pranzo e salotto. 


Tessa ha curato e scelto l'arredamento di casa, comprando alcuni mobili online e adattando quello che già aveva. Secondo lei, il materiale di un prodotto svolge un ruolo molto importante: legno, lana, lino, sono materiali che ama e che predilige. Ma i suoi pezzi forti, sono tutti vecchi mobili di famiglia. Il suo stile è un mix contemporaneo tra vecchio e nuovo con un focus speciale su materiali e colori neutri. 

Sono davvero felice di rivedere assieme a voi queste immagini che ho amato fin da subito. Mi regalano un senso di pace. Ho voglia prendere qualche spunto per la mia casetta. Come vi ho accennato prima, i colori polverosi che vengono dalla natura, sono al momento i miei preferiti. E poi vedendo tutti quei mobili in legno (soprattutto quelli disegnati da Rutger di Wood Chuck), ho ancora di più la voglia di mettermi a disegnare e a progettare. Ho mostrato a Gigi i mobili di Rutger e anche lui ne è rimasto affascinato. Credo che questo weekend, ci infileremo in una qualche segheria a fare riferimento di legno per alcuni piccoli progetti che ho già in mente. Ho le mani che mi prudono! ;)

Vi è piaciuto il tour della casa di Tessa? Lo stile scandivano è evidente (forse è per questo che mi piace così tanto?). Se anche voi come me, siete rimasti affascinati dal suo stile, non vi resta scorrere e scoprire come copiare il suo stile. Vi ho lasciato un sacco di link interessanti per un buono e sano shopping. Se comprate qualcosa, fatemelo sapere, sono curiosa di sapere i vostri gusti e di capire cosa di più vi ha colpito. A presto amici.

Photo by Tessahop


Lo stile di Tessa è davvero unico, ha fatto della semplicità il suo cavallo di battaglia. Ho detto semplice, ma non per questo significa che sia tutto lasciato al caso, tutt'altro. Mobili di design sono accostati a pezzi vintage per dare alla casa un'impronta personale. Pannellature di compensato di betulla sono presenti quasi in ogni ambiente e creano un filo conduttore nel colore e nel materiale. Il legno lasciato al naturale è il vero protagonista. 

Se volete copiare il suo stile basterà prediligere toni neutri che vanno dal beige più chiaro al grigio, anche scuro. Tanto bianco e legno naturale. I complementi hanno linee pulite e fanno risaltare gli elementi di design di casa. Preferite tessuti di lino, è il preferito di Tessa, sia nell'abbigliamento che per la casa. Il pavimento in cemento è il top!



1. Avessi ancora un angolino libero in casa, non esiterei a comprare un armadio da Desuet. Pezzi originali dall'aspetto unico. 

2. Scultura pensile in legno di betulla che simboleggia un'ottava nella musica. Dell'azienda danese Livingly.

3-4. Conoscete già Arket? Il mio primo ordine risale alla prima settimana di apertura dello shop online, sono innamorata dei suoi prodotti, come ad esempio il vaso grande e piccolo dai toni neutri. 

5. Altro vaso di grès smaltato, disegnato da Anita Le Grelle e pensato per accogliere un singolo ramo.

6. Anch'io come Tessa, amo le bambole Waldorf e quelle di Happy to see you sono le migliori in assoluto. Ricordo ancora quando ero da poco diventata mamma, che contattai la creatrice di queste bambole (vanno su ordinazione) e anche se allora esisteva solo un piccolo blog, c'era un tempo d'attesa davvero lungo. Un consiglio se volete acquistarle? Muovetevi. 

7. Folgorata dalle creazioni in legno di Wood Chuck, come questo panchetto così semplice da risultare meraviglioso. Tutto il sito merita una bella occhiata.

8. Ho già parlato più volte dei tappeti Beni Ourain. Prima o poi realizzerò il sogno di averne uno. 

9. Se avessi una bimba piccina, copierei senza dubbio il letto in rattan come quello di uno dei figli di Tessa. È carinissimo.

10-11. Non è più solo un libro, è un vero e proprio oggetto di culto. Kinfolk Table e Kinfolk Home.

12. Questo appendiabiti in rovere chiamato "the dots"è nella wishlist di mia figlia Beatrice. Ha gusto la ragazza! 

13.Copriletto in morbida mussola di cotone. Avete già guardato la nuova campagna "i nuovi colori" di H&M? Comprerei tutto.

14. Altro sogno nel cassetto, la Wishbone chair CH24 di Hans J. Wegner. 

Sverniciare gli sgabelli di cucina

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Giovedì scorso, ho postato su Instagram la foto di uno dei miei sgabelli di cucina e ho scritto che era giunto il momento di un cambio look, di un colore nuovo. Subito dopo aver postato la foto, mi sono messa all'opera (tant'è che verso sera ne avevo già terminato uno) e ho cominciato a carteggiarlo. Mano a mano che il colore del legno saltava fuori, ho capito che nessun colore sarebbe stato bello quanto il legno naturale così per questa volta ho deciso di mettere da parte il pennello e di concentrarmi sulla bellezza del legno. 

Tante volte mi avete chiesto dove avessi comprato questa coppia di sgabelli. Li presi anni fa, in un mercatino dell'usato, facevano parte di una vecchia collezione di Ikea, ahimè non più in commercio. A proposito di Ikea, apro e chiudo una piccola parentesi per salutare il Signor Ikea, Ingvar Kamprad, che sabato scorso è mancato. L'imprenditore svedese aveva 91 anni, creò un impero da 38 miliardi di euro di fatturato. Il suo catalogo di mobili è il testo più letto al mondo dopo la bibbia. 

Erano i primi anni di attività quando chiede ai designer di progettare componenti e non pezzi interi: occupano meno spazio, riducono le spese di trasporto e magazzino. Ricicla gli scarti di una lavorazione in nuovi prodotti e chiede ai clienti di montare i mobili da sé: "Tu fai la tua parte, noi facciamo la nostra e insieme risparmiamo". Battezza ogni pezzo con nomi femminili per le camere da letto e maschili per le cucine. I concorrenti sono colti di sorpresa dal nuovo marketing e dal suo successo tanto che si alleano per tenere Kamprad fuori dalle fiere del mobile. Ricattano i fornitori, se lavorate per lui, avete chiuso per noi. Lui risponde facendosi consegnare la merce di notte.

Andava in ufficio in metropolitana, faceva la spesa al mercato sotto casa, viaggiava in classe economica e non buttava via un foglio se non usato da entrambi i lati. Si faceva tagliare i capelli dalla moglie e quando dal bar della camera d'albergo prendeva una bevanda, la rimpiazzava con una comprata al supermercato: "Se pratico il lusso, non posso predicare il risparmio", diceva. Lo ricorderemo tutti per le sue idee innovative e l'impegno con cui dal niente, è riuscito a creare il colosso che è oggi Ikea. Fai buon viaggio Ingvar. 


Tornando agli sgabelli, mi avete chiesto in tanti come avessi fatto a "pulirli" così bene dalla vecchia vernice. Da alcuni commenti, ho capito che c'è un po' di confusione tra lo sverniciare e il carteggiare così ho pensato di spiegarvi bene come ho fatto. Innanzi tutto, date un'occhiata alla foto qui sotto: ci sono tutti i prodotti e gli attrezzi che ho utilizzato: sverniciatore, "mini-carteggiatrice" (come la chiamo io), raschietto, carta a vetro, spatola, pennello, guanti e mascherina. 

Partiamo dal primo sgabello. La lavorazione è leggermente differente solo perché il raschietto per il legno mi è arrivato con il corriere venerdì mattina, quindi l'ho potuto utilizzare solo per il secondo sgabello. Con la mini-carteggiatrice della Bosch (in realtà è un utensile multifunzione ed è davvero utile, vi consiglio l'acquisto), ho carteggiato l'intera parte inferiore. Non ho utilizzato nient'altro, solo quello. Alcuni di voi, si sono lamentati scrivendomi che il platorello su cui si mettono gli appositi triangoli velcrati, dopo un po' perde di aderenza e il triangolino non riesce più a stare attaccato. Anche a me è successo e se inizialmente ho cercato di arrangiarmi con dello scotch di carta (una cosa veramente da poco sani di mente), alla fine ho deciso di comprare un nuovo platorello. Quindi amici, non state in pena, non c'è bisogno di cambiare tutto l'utensile, acquistando questo piccolo ricambio, troverete di nuovo la pace. 

Per la parte superiore ho dovuto un po' tribolare, ma lo sverniciatore mi è venuto in soccorso. Allora, diciamo subito che tutti gli sverniciatori in commercio agiscono sugli strati di pittura, di vernice, di impregnante, di intonaco, di colla, di mastice (tranne quelli bicomponenti, in questo caso ci vogliono prodotti appositi) e non esistono sverniciatori indicati per pitture all'acqua e altri indicati per pitture sintetiche. Ne esistono di quelli specifici per legno e quelli per metallo, ma oggi si possono trovare sverniciatori che vanno bene per entrambe le superfici. Quello che ho utilizzato io ad esempio, può essere usato sia su metallo che su legno. Inoltre non ha odore (anche se lo si deve utilizzare a finestre spalancate, meglio ancora se all'aperto e con le dovute precauzioni) e non cola perché sembra gel.


Ho steso una mano di questo prodotto, lasciato agire qualche minuto (il tempo di posa è indicato su ogni confezione perché questo può cambiare da prodotto a prodotto) e non appena ho cominciato a vedere la pittura "friggere" e sollevarsi, con una spatola ho eliminato questa poltiglia. Ovviamente non dovete pensare che dopo aver passato una mano di sverniciatore, il legno compari come per magia. A volte si deve ripetere l'operazione e comunque, sempre, fatto questo si deve carteggiare. Dove ho potuto, mi sono aiutato con la carteggiatrice elettrica (quella in foto), ma per i tondini dello schienale, ho dovuto fare a mano. Pazienza e olio di gomito, serve solo questo a far tornare il legno splendente! :)

Il raschietto, come vi dicevo, mi è arrivato solo l'indomani mattina, ma è stato amore a prima vista o meglio, al primo utilizzo. Perché non l'ho comprato prima, perché? È veramente fantastico, funziona su legno e metallo e mi ha semplificato la vita evitandomi di passare lo verniciatore sulla parte superiore dello sgabello.  Beh, a parte sui soliti tondini dello schienale, troppo piccoli e vicini perché questo attrezzo riesca a passare comodamente. 

Giusto perché sono una precisina e quando voglio fare una cosa fatta bene, vado a cercare anche il pelo nell'uovo, ho deciso di passare un'ulteriore passata con carta a vetro del 100 (a mano), per eliminare qualche macchia che girando e rigirando lo sgabello per terra, è saltata fuori. Dopo di che ho passato una mano di cera bianca. Perché bianca? Perché anche la cera neutra più neutra al mondo, mi avrebbe scurito leggermente il legno (avevo infatti provato su una piccola parte, ma l'ho dovuta subito eliminare). Per cui la cera bianca è quella che vi consiglio di utilizzare se avete un legno così chiaro e volete che rimanga di quel colore. 

Dopo due giorni passati a sverniciare e a carteggiare (ho lavorato in casa perché fuori pioveva e non vi dico quanta polvere ho tolto sabato mattina, ma sono felice perché sono già a posto con le pulizie di primavera) posso dire di essere molto soddisfatta del risultato ottenuto. Mi sembra quasi che ci sia più luce in casa. Non che prima gli sgabelli fossero così scuri, eppure, ho l'impressione che sia tutto più luminoso. Avevo voglia di riportare alla luce l'aspetto vissuto del legno, i suoi nodi e il suo colore originale. Ora che l'ho fatto sono pronta per una nuova avventura e proprio di avventura si tratta. Sto lavorando assieme a Gigi a un nuovo progetto, sono elettrizzata, anzi lo siamo entrambi e non vedo l'ora di parlarvene. A presto! :)

Photo by Sarah Tognetti

Nuove ispirazione per l'arredo bagno

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Oggi amici parliamo della stanza da bagno. Il bagno è forse l’ambiente più funzionale di tutta la casa, ma è anche il luogo dedicato alla privacy e al comfort per eccellenza. Spesso le stanze dedicate, sono strette e lunghe (soprattutto se si abita in vecchi edifici) ed è difficile avere una grande metratura per cui sottovalutare l’arredo è un grande un errore. 

È importante scegliere con cura ogni arredo e non lasciare nulla al caso: dallo specchio perfetto per la routine quotidiana, al lavabo adatto alle esigenze di tutta la famiglia, dalla scelta delle giuste mensole per organizzare i prodotti di bellezza, a quella per i sanitari.

Funzionalità dev’essere la parola d’ordine, ma oggi si possono trovare oggetti che accomunano praticità ed estetica combinati a un design fresco e contemporaneo. Love The Signè dove l’arredo bagno diventa espressione del gusto personale con proposte che spaziano dallo stile minimal a quello più classico.

Tenendo in considerazione il proprio stile personale e le dimensioni dell’ambiente, il bagno può essere organizzato come uno spazio all’insegna del relax, può diventare una piccola via di fuga dalla routine quotidiana dove prendersi una tregua e respirare con calma godendo della propria intimità. Arredarlo può dare libero sfogo alla nostra creatività. Scegliere gli accessori per il bagno significa dare un tocco unico a questo ambiente, mostrando così la nostra personalità. (Foto copertina)


Quando dovevo decidere di arredare il mio bagno, mi sono fatta alcune domande: trascorro tanto tempo in questa stanza? Mi piace rilassarmi in bagno o preferisco una doccia veloce? Quali sono gli accessori su cui dovrei puntare? Anni fa, non avevo a disposizione le risorse che ho oggi, ma ho cercato comunque di porre la massima attenzione nella scelta dei materiali, nella scelta dei sanitari, degli accessori e dei punti luce.  Anche la luce è fondamentale e tutto questo crea la sinergia perfetta che dà vita a un’atmosfera ideale.

La cosa importante da fare per chi deve arredare un bagno o eseguire lavori di restyling, è capire le nostre esigenze e quelle della famiglia. Ad esempio, meglio doccia o vasca? La doccia è senza dubbio quella più quotata, ma se abbiamo dei bambini piccoli anche la vasca da bagno sarà utile. Quando dovevamo decidere l’arredamento per i nostri due bagni sono stata molto ferma nella decisione: doccia nel bagno principale e vasca nel bagno privato della camera matrimoniale. Mio marito era titubante sulla scelta e mi avrà chiesto una ventina di volte se fossi sicura.


Ebbene, dopo poco più di cinque anni che abitiamo in questa casa, sono ancora felicissima della decisione presa. Il tutto è stato conoscere e capire le mie necessità e il mio desiderio era quello di avere una vasca da bagno. Uno sfizio? Non saprei, adoro riempire la vasca di schiuma, accendere qualche candela e immergermi nell’acqua bollente in compagnia di un buon libro. Nelle fredde sere invernali è l’unica cosa capace di scaldarmi e rilassarmi veramente.

Nel corso di questi cinque anni, arredi e accessori dei nostri bagni sono cambiati, questo perché mi piace trasformare ogni ambiente in cui abito, stanza da bagno compresa. Se i sanitari scelti sono di ottima qualità, sarà facile giocare con l’arredo e con poca spesa si può davvero ricreare una “nuova” stanza: uno specchio dalla forma differente, una nuova scaffalatura o delle luci completamente diverse. Ci si può davvero sbizzarrire.

Il bagno deve essere accogliente, piacevole, elegante, pulito e confortevole e qualsiasi siano le sue dimensioni, un buon arredamento e degli accessori di design renderanno questo ambiente la stanza più importante e il luogo più curato della casa.

Un salotto, cinque styling

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Seguo Emily Slotte su Instagram e la sue foto mi fanno ogni volta sognare. Svedese, biondissima, tre figli e una casa da urlo. Il suo blog parla di ispirazione, di interior design, sia per grandi che per piccini, di vita quotidiana e di famiglia. Ci accomuna la continua voglia di cambiare, di seguire ciò che in quel momento ci rende felici. 

Nel suo blog, ho potuto notare quante volte si sia divertita nel cambiare styling. Alcune persone, vedendo queste foto, potrebbero pensare ma chi te lo fa fare? Posso confermarvi però, che il lavoro che c'è dietro è puro divertimento: la scelta del divano nuovo o anche solo del tessuto che lo ricoprirà o del colore; la disposizione dei quadri; nuovi complementi; un tappeto diverso; un tavolino diverso. Tutti elementi che messi insieme devono creare un'armonia. Non basta che una cosa sia solo bella, deve anche stare bene con il resto dell'arredamento.

Nasce così lo stile personale, quello stile in cui una persona è capace di cambiare ogni volta "vestito" alla casa, ma senza perdere la sua impronta.  Emily è molto brava in questo perché quando il suo salotto cambia, quello che salta subito agli occhi è la sua firma, il suo gusto, il suo stile appunto.

Mi è piaciuto scorrere gli articoli del suo blog e vedere, negli anni, i cambiamenti in casa, soprattutto del salotto. Ma prima di vedere insieme tutte le trasformazioni, vediamo cosa invece non è mai cambiato. Lo avete già notato? È una cosa a cui ho fatto subito caso, forse perché, al contrario suo, avrei provato a modificare. Di cosa parlo? Del colore alle pareti, è sempre lo stesso, non cambia mai. Dalle foto non è facile capire il colore esatto, ma sembrerebbe un grigio-beige. Mi ricorda il Cornforth White di Farrow & Ball. 





Il tappeto gioca un ruolo molto importante in una stanza, soprattutto quando si parla di tappeti dalle grandi dimensioni come possono essere quelli da sistemare in salotto. Se dovessi scegliere il mio preferito tra il primo e il secondo stile, direi senza dubbio il primo. Il Beni Ourain vince sempre, su tutto. Guardate la luce come cambia nello stesso ambiente con un tappeto chiaro e uno scuro. Sembra esserci un'altra luce tra il prima e il dopo.

Il divano con la fodera in lino batte tutti. Il lino è un tessuto che amo e che a mio parere non ha eguali. Il tavolino rettangolare con il ripiano in marmo ha uno stile contemporaneo, ma in questo ambiente non ce lo vedo particolarmente. Trovo che per la sua casa sia troppo freddo. Hanno decisamente più carattere i due tavolini neri in metallo. 

Le piante sul davanzale della finestra sono come la ciliegina sulla torta. Per gli amanti del verde e dello stile urban jungle (che qui però non esiste), apprezzeranno quella nota di verde in ogni scatto.





Quando si ha un pavimento così bello si può anche decidere di non coprirlo con nessun tappeto, ma penso che il tappeto sia come la tenda per la parete: l'accessorio perfetto per completarlo. Amo le ceste marocchine sparse per casa e mi piacciono molto le mensoline su cui poggiano i quadri. In questo modo si possono cambiare le cornici ogni volta che si vuole senza andare ogni volta a bucare (stuccare e pitturare) il muro. Mi ricordano le mensole della serie Mosslanda di Ikea. 

Non c'è che dire, il suo stile è raffinato, fresco e giovane. Mi piacciono questi colori morbidi, rendono l'ambiente rilassante e creano la giusta atmosfera. Se avete tempo ancora cinque minuti di tempo libero vi consiglio di andare a vedere le foto della suacucina. Metto la mano sul fuoco, sono sicura vi piacerà un sacco! 


Photo by Emily Slotte

La cucina di mamma

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Sono già passati un anno e tre mesi da quando ho deciso di cambiare radicalmente alimentazione scegliendo una dieta a base vegetale. Questo tempo è volato e mi sembra ieri quando assieme a mio fratello David, si discuteva dell'argomento. Da allora abbiamo influenzato nostra madre, anche lei diventata vegana  e insieme, abbiamo deciso di aprire un blog The Vegan Family che racconta della nostra esperienza e di come si possono cucinare ricette gustose, saporite, senza l'utilizzo di ingredienti di origine animale.

Il nostro intento non è mai stato indottrinare o far cambiare idea alla gente. Non ci riteniamo superiori a nessuno. Semplicemente ci piace condividere le nostre ricette, il nostro stile di vita, le letture e discutere insieme a voi dell'argomento. Nei giorni scorsi la mamma ha trovato (finalmente) la ricetta della pasta frolla perfetta. Ha cucinato una crostata con crema al limone, pesche e granella di nocciole che mi ha subito conquistata entrando nella top ten dei miei dolci preferiti. Volete provare anche voi a cucinarla? Su The Vegan Family, nel post di oggi trovate la mitica ricetta. 

Photo by Sarah Tognetti

Appartamento a Stoccolma

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Buongiorno amici, abbiate pazienza se ultimamente non sono molto presente sul blog. Sto lavorando alla nuova grafica e ho perso veramente troppo tempo nella ricerca di un template che mi piacesse. Ho in serbo per voi qualche novità e non vedo l'ora di parlarvene. Oggi voglio aprire le porte di un appartamento a dir poco favoloso, un piccolo appartamento di 55 mq situato in un palazzo del XIX secolo trovato sulle pagine di Fantastic Frank

Siamo a Stoccolma e neanche a dirlo, in queste foto si respira a pieno lo stile nordico. Molta luce entra dalle grandi finestre che illumina i due ambienti: la zona living, composta da una cucina a vista che si apre sul soggiorno e una camera da letto matrimoniale. L'arredamento sembra quasi monocromatico, ma gli accessori neri spezzano il bianco, il grigio chiaro e il colore del legno naturale. 

Il pavimento in legno sbiancato è una delle cose che mi piacciono di più, ma è stata la cucina quella a farmi innamorare. Ante lisce e bianche, maniglie semplici e lineari che lasciano spazio al vero protagonista: il top in cemento. Una coppia di lampade a sospensione firmata Normann Copenhagen conferisce maggiore risalto all'isola.


Se potessi, con la bacchetta magica, rubare "qualcosa" di questo appartamento, a parte l'intera cucina, vorrei con me la collezione in ceramica: la invidio tantissimo! Mi piace molto la combinazione cromatica tra l'ottone anticato del rubinetto del lavabo e dei pomelli di cucina, con il top grigio in cemento. Assolutamente da copiare. La tradizionale stufa svedese in maiolica fa mostra di sé nell'angolo relax e le piccole ante in ottone richiamano il colore degli elementi di cucina. 

L'aria che si respira è sofisticata grazie agli elementi di design e al lavoro dello stylist. Gli spazi bianchi e "vuoti", sono di questo appartamento dallo stile minimalista, la vera perla da copiare. C'è da prendere grande ispirazione in questo. Noi italiani siamo senz'altro un popolo più "colorato e confusionario" e le nostre case sono il nostro specchio. Dovremmo imparare a fare nostro questo stile, senza però stravolgere quella che è la nostra cultura. Imparare a togliere qualche pezzo e valutare i piccoli cambiamenti nell'insieme.

Antoine de Saint-Exupéry, autore del famoso romanzo Il piccolo principe, disse: "Chi progetta sa di aver raggiunto la perfezione non quando non ha più nulla da aggiungere, ma quando non gli resta più niente da togliere"

Photos by Fantastic Frank

Tessuti preziosi

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Linara, il tessuto lavabile best seller di Romoè stato aggiornato e ora proposto in un'incredibile palette di 360 colori. Un misto lino e cotone pettinato morbidissimo alla mano, Linara è versatile, resistente e lavabile a 30 gradi. La nuova gamma cromatica spazia dai colori primari a pratici neutri passando per innumerevoli tinte pastello. Una successione di splendide tinte che creano un archivio di colori impareggiabile. 

Esperienza di generazioni e uno stile che guarda alla tradizione britannica sono elementi fondativi del marchio Romo. Sin dalla creazione del primo studio di design negli anni '80, l'azienda ha continuato a evolversi ed è oggi leader nel settore di tessuti e delle carte da parati. 

Riconosciuto per la vasta gamma di disegni classici e contemporanei, Romo offre uno stile vario e un'eleganza senza tempo, il tutto arricchito da una versatile palette di colori che permettono una grande creatività e questo l'azienda lo sa. Le tinte che ho scelto di mostrarvi sono i colori che più mi hanno ispirata: le sfumature del rose nei toni pastello e i colori neutri come il bianco, il beige e il grigio.



Tinte polverose e femminili come il rosa, il cardo, il colore lavanda in cui rifugiarsi come in un'alcova. 

Toni neutri che impreziosiscono il colore del legno naturale. Bianchi sporchi, beige, grigi polverosi e colori rubati alla terra garantiscono un look sofisticato ed elegante.

Per maggiori informazioni, fornitura campioni e prezzi contattare Succi Creazione d'interni. In calce tutti i riferimenti di contatto.


Photo by Romo

Via G. Regnoli 4
47121 Forlì

succi@arredamenti@gmail.com
Tel. 0543.322.72


Home tour in Francia

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Oggi amici, voglio farvi fare un home tour in Francia dove lo stile unico reinterpretato da Florence, la proprietaria di casa, è davvero da rivista. Non per altro, la sua casa è stata scelta e mostrata su The Socialite Family. Qui il lino è la parola chiave. Florence ha fondato la sua attività sulla biancheria per la casa che lei stessa produce. Ha allestito il suo laboratorio in casa, dove crea i suoi disegni e dove trasforma la biancheria vintage che raccoglie nei mercatini delle pulci per dargli una seconda vita. 

La sua casa si trova lontano dal trambusto di Lione ed è un piccolo paradiso di pace che riflette la sua personalità. Qui ci si sveglia con il canto degli uccelli e la calma è onnipresente, rendendolo il luogo perfetto per ricaricare le pile e lavorare. A Florence, piace mettere in mostra gli oggetti a lei più cari, da una candela a un vecchio libro, li posiziona e li sposta a seconda del suo umore. Mi rispecchio moltissimo in questo suo modo di vivere la casa. 

Parlando di arredamento, il suo stile non è uno solo, le piace fondere più stili per creare qualcosa di unico. Trova che così facendo si ottenga un tono più vivace e meno rigido. Mobili di recupero mischiati a mobili antichi, tessuti vari, qui si respira un'aria bohémien. I colori sono sobri e in ogni ambiente il bianco, il nero e il legno sono predominanti.

La cucina aperta sul living, divisa solo da una grande vetrata lascia la possibilità ad amici e parenti di godere dello spazio condiviso. Florence si è presa cura dell'arredamento girando per tutta la Francia e frugando nei negozi di antiquariato o nei mercatini delle pulci alla ricerca del mobile perfetto. Lavora da casa e i confini tra laboratorio e parte abitativa sono coerenti con la sua forte personalità. 

Quando le chiedono quale sia per lei, la definizione di cattivo gusto risponde:"Quando una casa è la copia di un'altra casa vista su una rivista, nei colori e negli oggetti. Le nostre case sono i nostri santuari personali dove siamo liberi di esprimere noi stessi e i nostri gusti". Non potrei essere più che d'accordo. 






Copia lo stile: legno naturale e colore bianco

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Buongiorno amici, vi scrivo con uno sguardo al computer e uno alla finestra. In questo momento sta nevicando e non c'è cosa più bella che starsene al calduccio in casa, guardando i fiocchi di neve imbiancare il paesaggio. Eh sì, la neve è arrivata anche qui da noi e da ieri le scuole sono chiuse. Le bimbe ovviamente ne sono entusiaste ed entrano ed escono da casa tra un pupazzo di neve e una bevanda calda. La legna scoppietta nella stufa e se non fosse per le loro urla divertite sarebbe un idillio. Sono abituata a lavorare nel silenzio più assoluto e non è facile scrivere con questo casino, ma ammetto che sentirle ridere e giocare mi riempie il cuore di gioia.

Oggi è il 2 marzo, vi ricordate cosa succede tra quattro giorni? Ve lo siete segnati sul calendario vero? A parte gli scherzi, il 6 marzo esce sull'allegato Decor di CasaFacile la mia casa e finalmente potrete vedere in anteprima la mia cucina e alcune altre novità come il restyling delle camere delle bimbe e quello della mia camera da letto. Vi aprirò nuovamente le porte di casa mia per un home tour a tutto tondo. Non vedo l'ora di sfogliarlo assieme a voi! 

Ci sono due o tre novità di cui vi voglio parlare e non vedo l'ora di farlo, ma oggi non è ancora il momento giusto, voglio mostrarvi invece la bellissima casa dell'autrice del blog J'aurais pu m'appeler Marcel e della sua splendida famiglia. Una casa tutta copiare, perfetta da inserire nella nuovissima rubrica Copia lo stile


Le foto pubblicate sul suo profilo Instagram sono un tripudio di like ed effettivamente la bellezza di questa casa, sta nella semplicità, nei colori e nei materiali naturali. Tanto legno, una vecchia poltrona in rattan, tanti pezzi firmati dal colosso svedese, una cucina bianca lineare e un vecchio tavolo. 

Le idee da copiare stanno soprattutto negli elementi decorativi e nella scelta di accostare colori chiari al legno.  Legno naturale come quello delle mensole, che vedete in ogni angolo di casa, dei due mobili affiancati in salotto della linea Ivar di Ikea, del pavimento e del top di cucina. 

Il bianco è il colore preferito indiscusso dalla padrona di casa, il colore del cuoio della vecchia poltrona e il nero spezzano la palette di colori chiari. Tutto è esposto e funzionale. La praticità sembra essere il legante di questi ambienti. D'altronde con tre figli piccoli non lo si può non essere. 

Se vi è piaciuta questa casa, scorrete le foto fino alla sezione shopping. Per voi, ho scovato tanti indirizzi imperdibili, soprattutto per gli amanti dello stile nordico. Un sacco di must di questo stile che amo tanto, vi aspettano. 








1-2. Amici, segnatevi questo indirizzo perché si tratta di una vera chicca per gli amanti dello stile nordico, ma non solo. Da Scandinavian Walls trovate delle bellissime stampe, ne ho già adocchiate due o tre da comprare! 

3.Bollitore smaltato dalla linea classica con manico in legno. 

4.La lampada a sospensione della serie Ranar, ha dettagli che si ispira al passato, come le giunzioni in acciaio e i l cavo in tessuto rigato. Della stessa collezione potete trovare altre lampade.

5. La designer Ilse Crawford ha realizzato questo paralume in bambù intrecciato, un materiale che diffonde una luca calda e accogliente e crea un effetto luminoso decorativo nella stanza. Gettonatissimo su Instagram.

6. Chi possiede una tazza firmata Design Letters alzi la mano. La mia è alzata la vedete? Queste invece sono le bottiglie firmate dall'ormai famoso brand. 

7.Poltrona in rattan naturale, è realizzata artigianalmente. Fa parte della collezione Stockholm.

8. Stile neo vintage. Fondata del 1920, la celebre marca americana Crosley propone delle riedizioni di modelli di giradischi degli anni '50. La tecnologia recente è rivestita di un design vintage dal delizioso fascino retrò.

9. Charles & Ray Eames firmano per Vitra questo tavolino in acciaio e compensato. Quando il design si fa puro.

10. Appoggiato su una poltrona, su di una panca o sistemato semplicemente ai piedi del letto, il tappeto in simil pelliccia di pecora è un must che si adatta ad ogni ambiente.

11. Ikea non sbaglia un colpo e anche quest'anno ha fatto centro con un mobile tanto semplice quanto perfetto da personalizzare a proprio piacimento. Io lo preferisco al naturale, si chiama Ivar

12. Una fantasia che è diventata un'icona dello stile nordico: pini neri su sfondo bianco. I cuscini di Fine Little Day sono un vero classico.

13. Per raccogliere i giochi dei più piccini, per contenere riviste o morbide coperte messo ai piedi del divano. Un vero passe-partout il cestino in foglie di palma. 

È uscita la mia intervista su Casafacile

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Ebbene sì amici, sono di nuovo tra le pagine di CasaFacile. Ve lo avevo anticipato qualche settimana fa e insieme a me avete atteso di vedere il restyling della mia cucina, ma non solo, anche delle camere delle bimbe e della mia camera da letto. Insomma, quando ho deciso di trasformare la cucina, si sono susseguite una serie di idee per la casa che non potevo non mettere in pratica. Così mi sono messa all'opera e piano piano ho cambiato volto alle stanze. Quanto mi piace cambiare!

La cucina, assieme al living, è sicuramente l'ambiente che mi ha dato più soddisfazioni. Le trasformazioni non sono state invasive e sono riuscita a rinfrescarla con davvero poca spesa. Anche le camerette delle bimbe mi hanno dato molta soddisfazione, soprattutto nel vedere la gioia dipinta sui volti di Beatrice e Mathilde. La prima, incredibile ma vero, ha voluto aggiungere un tocco di rosa alla sua stanza. La più piccola invece si è affidata completamente alla sua mamma chiedendomi solo una stanza da grande.

La mia camera da letto è stata nuovamente girata. Era un po' di tempo che pensavo di girare per l'ennesima volta il letto e metterlo nella posizione iniziale come quando siamo entrati in questa casa. Una mattina, complice il fatto di avere la compagnia di Valentina, mi sono fatta aiutare a spostare il letto (e l'armadio chippendale, i comodini, le lampade...) e devo dire che in questa posizione è la morte sua. Non so se mi spiego, ma non ho trovato parole più azzeccate! ;)

Se volete leggere la mia intervista e avere un'anteprima del restyling della mia casa, ricordate che potete trovarmi sull'allegato di CasaFacile, uscito in edicola in questi giorni. Vi racconto dei miei progetti in corso, delle 5 cose che non possono mancare in una casa neo-shabby, dei colori, del mio stile, insomma di me. 

Presto, qui sul blog, comincerò a mostrarvi stanza per stanza e a raccontarvi tutti i cambiamenti, ma ora voglio ringraziare tutte le mie lettrici (eh sì siete state tutte donne) per i vostri messaggi dolcissimi e per avermi fatto sentire il vostro affetto e calore. Non so trovare parole per voi, siete fantastiche. 

Intervista sull'allegato di CasaFacile - marzo 2018

Restyling della mia cucina

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Buongiorno amici, oggi vi racconto finalmente il restyling della mia cucina. Mettetevi comodi perché ho tante cose da dirvi e sapete che posso essere prolissa quando voglio! ;) La cucina è sempre stato un ambiente in cui gli interventi fatti, non sono mai stati eccessivi. È vero, nel corso degli anni ho cambiato la mensola sopra ai fuochi, cambiato colore al vecchio armadio della bisnonna e del bancone non so quante volte e per ultimo, cambiato colore agli sgabelli, anzi a dir la verità li ho sverniciati perché in questo periodo amo follemente il legno naturale, ma le modifiche si fermano a queste piccole cose.

Volevo trasformare la stanza lasciando la struttura originale, non potevo certo cambiare disposizione ai mobili (anche se ammetto di averci pensato). Il colore mi piaceva e mi piace tuttora, quel bianco pulito rende la stanza fresca e luminosa. Ho cominciato a pensare alle cose che desideravo cambiare e una delle prime era senz'altro il top in pietra del Cardoso. Negli anni passati avevo provato a scurirlo (con un prodotto che poi si era rivelato una schifezza) e a schiarirlo nuovamente. Le macchie che aveva acquistato non mi davano particolarmente fastidio, quello che non tolleravo più ero invece il colore scuro. 

I miei interventi sono sempre a basso costo, se così non fosse, con tutti i cambiamenti che faccio dovrei vincere al Superenalotto ed essere milionaria. La soluzione di cambiare il top era perciò da escludere. Cosa mi rimaneva da fare? Un giorno, parlando con una cara amica, Silvia Barillari, le racconto del mio cruccio e di voler trovare una soluzione per cambiare quel dannato piano senza dover buttare via il top in pietra e acquistarne uno nuovo. Silvia che è una decoratrice bravissima, mi propone di ricoprirlo con il microcemento


Microcemento? Da quel momento mi si è aperto un mondo nuovo, un mondo fatto di bagni e cucine completamente trasformati, di pavimenti ricoperti e meravigliosi. In quattro e quattr'otto organizziamo il lavoro. Abitando anche lei a Genova, siamo andate insieme da Delucchi Colori, l'unico posto che mi sento di consigliarvi, il top per quanto riguarda affidabilità e competenza. Lì, abbiamo comprato i prodotti per rivestire il top e ho capito che ci sono diversi microcemento, ma sia Silvia che i ragazzi di Delucchi, mi hanno consigliato al meglio. 

Alcuni di voi mi hanno chiesto se fosse facile ricoprire il top e se si potesse fare da soli. Io vi consiglio di affidarvi a un professionista perché il risultato non può che essere perfetto. Silvia lavora con passione e dedizione e vederla mentre compie le sue meraviglie è stato illuminante. Mentre lei spatolava io scattavo foto, chiacchieravo e... ah sì, l'ho aiutata a proteggere i mobili di cucina con lo scotch! ;) 

Ci sono volute due mani di microcemento e tra una mano e l'altra è dovuto passare un giorno perché il prodotto asciugasse. Fatto questo si è dovuto carteggiare per rimuovere il microcemento in eccesso e tutte le spigolosità. Una volta livellato, abbiamo passato una mano di impregnante (un prodotto specifico, non di certo l'impregnante per legno) e due mani di un altro prodotto di finitura. Il tutto ovviamente lasciando passare una mezza giornata tra una passata e l'altra. Bisogna avere un po' di pazienza altrimenti la fretta rischia di essere portatrice di problemi.


Una volta asciutto il top, ho dovuto decidere come disporre gli elementi: la bilancia, il porta mestoli, lo scolapiatti e decidere quali invece togliere. Ho sistemato il piano inferiore del bancone e creato spazio per il grande frullatore, così ho recuperato un po' di spazio sul piano di cucina. La parte più divertente è stata sicuramente questa. Ma i cambiamenti non erano finiti, c'era ancora qualche dettaglio da ultimare.

Tornando al discorso iniziale e a come sono arrivata a decidere di voler modificare il top della cucina, mi sono posta la solita domanda: che cosa desideravo cambiare adesso? Avevo già la soluzione in testa, le luci sarebbero state le prossime a cambiare. Appena entrati in questa casa, avevo optato per due applique nere di Ikea, ma 1) mi avevano stufato e 2) non sono mai state centrate rispetto la parete. Qui ci voleva il mago Silva.

Silvano,  in una mattina e in un attimo, ha spaccato il muro, creato due crene, fatto passare le guaine e risistemato il tutto. La parete era pronta per montare le nuove e fighissime (lasciatemelo dire) applique Tolomeo di Artemide prese su Westwing. Era da tempo che facevo il filo a queste lampade e quando ho visto l'offerta in corso sul sito, mi sono precipitata e ho fatto la scorta di lampade per tutta la casa. Sì perché mica ho comprato solo quelle due! Se avete sfogliato l'allegato Decor di Casafacile con il servizio sulla mia casa, le avrete sicuramente adocchiate. 

A proposito di Westwing, voglio farvi un regalo, spero gradito, dedicandovi un voucher di benvenuto del valore di 40 euro sul sito Westwing. Potete scegliere ciò che più vi piace, il voucher sarà valido per i nuovi registrati già dal primo ordine (su una spesa minima di 50 euro) e potete iscrivervi a questo link


Qualche giorno fa, una signora mi ha chiesto su Instagram cosa avessi cambiato nella mia cucina, perché lei non vedeva nessun cambiamento. Così le ho fatto la lista: ho rivestito il top in pietra con microcemento, ho cambiato e spostato le luci sopra ai fuochi (ora sono finalmente simmetriche, come piacciono a me), ho cambiato il rubinetto del lavello, ma quello solo perché si era rotto quello precedente e cambiato i pomelli. 

Vi ricordate che per ogni cassetto e anta, avevo messo dei vecchi pomelli appartenuti ai miei bisnonni? Non che non mi piacessero più eh, però avevo voglia di qualcosa di più semplice, lineare. Un giorno dalla ferramenta sotto casa ho visto questi semplicissimi pomelli in acciaio satinato e ho pensato che fossero perfetti per la mia cucina. Detto fatto, in un attimo li ho montati e l'acciaio che richiama le lampade mi piace proprio tanto.

Mi sono anche sbizzarrita e ho fatto un po' di sano shopping su Arket, dove ho acquistato dei vasi in vetro, ciotole e contenitori in ceramica in cui ho sistemato le posate e i mestoli. Ho appeso lo specchio al posto di una cornice (una sottigliezza) e tra non molto spero di riuscire ad appendere un appendino che ho disegnato e che sto realizzando assieme a Gigi. Abbiamo già fatto alcuni prototipi e non vediamo l'ora di mostrarveli. Saranno in vendita tra pochissimo! 

Ho aggiunto sul piano di cucina, un vassoio marocchino (acquistato tempo fa su Ebay) e una teiera sempre marocchina. Amo questa combinazione tra nordico ed etnico. Questo è quanto, non ho saltato e dimenticato una virgola. Che ve ne pare amici, cosa ne pensate del mio piccolo restyling? 

Photo by Sarah Tognetti

Dettagli in cucina + un regalo per voi

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Sono passati un po' di giorni dall'ultimo post, ma riesco a scrivervi solamente ora. Avrei voluto farvi gli auguri di Pasqua e farvi vedere la splendida tavola che mia mamma ha preparato domenica (in verità, qualcosa vi ho mostrato su Instagram stories), ma non ce l'ho proprio fatta, ho giusto scattato due foto al volo con il cellulare e niente più. La mia lontananza dal web di queste settimane è dovuta al fatto che sono a pezzi ergo sono un derelitto sempre più vicino al prepensionamento! Nel fisico ovvio, nella realtà mi toccherà lavorare fino a ottant'anni. 

Era da un mesetto che avevo ripreso con qualche attività sportiva blanda come le camminate e lo yoga. Ma non mi bastava. Spinta dall'aria frizzante della primavera e dalla casualità di avermi fatto incontrare una vecchia amica nella palestra d'arrampicata (Mathilde sta frequentando un corso), mi sono lasciata spingere dall'entusiasmo e mi sono iscritta anch'io. Erano anni che non mettevo le scarpette ai piedi. Mi ricordo che dieci anni fa non avevo tutto questo peso da tirare su, e che cavolo! Io non so se è stato quello o le capriole fatte a sciare (voi non lo sapete, ma ho inventato una nuova disciplina sulla neve!), fatto sta che da settimane ho una spalla ko.

Sollevare una tazza? Naaa. Togliersi una maglia un filino stretta da sola? Naaa, decisamente non ne sono più capace. Stare seduta al computer? Fitte improvvise mi attraversano la spalla facendo a ping pong tra collo e braccio. Impossibile resistere. Ho una tale rabbia in corpo che mi darei fuoco da sola. Sono in dubbio se decidere di andare a Lourdes o fare testamento. Mi sento un leone in gabbia e per ammazzare la depressione non faccio altro che mangiare. Che quadretto idilliaco che vi ho fatto eh? Sarà meglio cambiare argomento, anche perché non ho solo notizie di merda oggi, ho un bellissimo regalo per voi! 


Quando ho deciso di trasformare la cucina e soprattutto di dedicarmi al nuovo piano in microcemento, mi sono voluta regalare alcuni prodotti di stile nordico che da tempo desideravo. Quale momento migliore per un po' di shopping? Grazie a Valentina, ho conosciuto lo shop di Sara, Idé inspiration design e ho fatto man bassa di ogni cosa. Praticamente ho acquistato tutto il sito!

Le cosine che vedete in foto sono tutti prodotti che potete trovare sul sito, i miei preferiti? Tutti gli oggetti di Iris Hantverk, azienda svedese nota per la sua gamma di spazzole di alta qualità, realizzate da persone con disabilità della vista in Svezia ed Estonia. La storia della casa produttrice risale alla fine del 1800, quando persone con disabilità della vista iniziarono a produrre spazzole a Stoccolma e fondarono l'associazione De Blindas Förening. Dall'anno 2012 l'azienda appartiene ai due dipendenti di lunga data, Richard Sparrenhök e Sara Edhäll. 

Ma veniamo al regalo. Sullo shop di Sara, Idé Inspiration design, troverete uno sconto del 25%su tutti i prodotti di Iris Hantverk. Inserendo il codice NORDIC CHIC avrete lo sconto riservato  fino al 25 aprile. Non è meraviglioso? Voi datevi allo shopping sfrenato, io mi vado a sdraiare un po'! 

P.S. Se conoscete qualche "santone" che pratica Genova mi avvisate vero? 

Photo by Sarah Tognetti

Quando nasce una casa

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Buongiorno amici, torno a scrivere sul blog dopo un lungo periodo di riposo forzato. In questi giorni mi sento decisamente meglio, sarà la vicinanza del mio fratellino che è tornato a casa per festeggiare insieme il mio compleanno? 

Qualche settimana fa, su Instagram, vi ho parlato della rivista I Like it magazine, ricordate? Quel  giorno in cui ho postato questa foto  sono successe una serie di cose che mi hanno fatto capire quanto la condivisione e l'entusiasmo siano armi vincenti. In quattro e quattr'otto ero al telefono con Elisa, direttrice del magazine e subito dopo ho avuto una rubrica dedicata all'interior.

Wow! Una rubrica fissa, di tre pagine, ogni mese. Roba da non crederci. È nata così Home Sweet Home e questo mese racconto di me e della nostra casa. Sono così elettrizzata di questa cosa che ancora stento a crederci. E non vedo l'ora che sia maggio per vedere impaginato il mio secondo articolo. 

ECCO QUALCHE INFORMAZIONE SU DOVE ACQUISTARE I Like it magazine


  • la rivista è in vendita in tutta Italia per tutto il mese e non è poi possibile richiedere arretrati.
  • la rivista esce in edicola il primo venerdì di ogni mese.
  • se non la trovate subito potete richiedere il codice anagrafica al vostro edicolante e inviare una mail a info@sodip.it in cui specificate il codice e l'indirizzo dell'edicola. In un paio di giorni riceverete il magazine.
  • allertate sempre l'edicolante perché la rivista è ancora nuova e molti non la conoscono per cui potrebbero mandare indietro la copia che avete richiesto (o venderla ad altri).
  • non esistono abbonamenti con invio a casa, ma potete richiedere l'abbonamento direttamente in edicola senza sovrapprezzo.

Io ho fatto così e ogni mese la mia edicolante mi tiene una copia, così sono tranquilla di non perdermi nemmeno un numero. Buon weekend a tutti!

Photo by Sarah Tognetti

Riprendere il mio tempo

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Era tempo di tornare a scrivere sul blog, di riprendere in mano le solite abitudini aggiunte ai nuovi riti che volente o nolente ho dovuto fare miei. Ieri su Instagram ho scritto: a volte i problemi più grandi sono solo nella nostra testa. Ci sembrano insormontabili e impossibili da superare, poi un giorno, come sono arrivati, si allontanano lasciandoci finalmente respirare. Ed è un respiro lungo, liberatorio, non trattenuto. Era ora che cominciassi a respirare di nuovo.

Mi è mancata la quotidianità di mettermi davanti al computer, di leggere le ultime novità o farmi solamente una scorpacciata di ispirazione su Pinterest. In questi dieci anni di blog non mi era mai capitato di staccare completamente la spina. Sì perché spesso si dice, da domani sono in ferie, da domani stacco la spina, ma il giorno dopo sei comunque presente su Facebook e super attivo su Instagram. 

E invece mi è capitato di dover interrompere tutto e quando dico tutto, dico proprio tutto. I primi giorni mi sentivo un'aliena. In casa da sola mi domandavo cosa stessi facendo, perché non trovassi la forza di fare questo o quell'altro. Mi sono sentita in colpa, tremendamente in colpa e i problemi aumentavano anziché diminuire. Poi, così com'è arrivata la tempesta, un giorno ha levato le tende e ha soffiato forte il vento. All'orizzonte intravedevo il sereno e con esso la calma si avvicinava. 

In quel momento ho capito che non stavo poi facendo una grande cazzata. Che prendere del tempo per me stessa era il regalo più grande che potessi farmi. Al diavolo le mail di lavoro, al diavolo Instagram, al diavolo tutto. A un certo punto l'io è diventato il centro di me stessa, la forza su cui lavorare e da cui attingere energie. Perché ho capito che la vera energia viene da dentro di noi, da quel noi che fondamentalmente ogni giorno reprimiamo. 

Vogliamo leggere un libro che da tempo attende impolverato sul comodino? Eh no c'è prima da stendere la lavatrice. Vogliamo passare un sabato pomeriggio meditando, passeggiando... (aggiungete il vostro verbo preferito)? No, ci sono i bambini da portare alla festa di compleanno. E poi c'è la cena da preparare, il pranzo al sacco, i colloqui con i professori, la dieta da cominciare perché sta arrivando l'estate e il nostro corpo non ci piace, la pediatra, il tagliando della macchina, le gomme da cambiare, le ripetizioni di matematica, lo sport dei figli, la collega stronza che ci ciuccia energia e la mamma che a volte è peggio (non la mia eh!). 

Sono cazzate, sono tutte cazzate. Eppure se sommate diventano un muro e se in questo muro che piano piano sta crescendo ci aggiungiamo un problema di salute che ti mette ko e t'impone veramente di fermarti, allora è la fine. Ci siamo passate tutte, no? Nella sfiga ho avuto la fortuna di capire che a volte essere egoisti può salvarci da tutta la merda che ogni giorno ci piove a dosso. Scusate il linguaggio colorito, ma sono così stufa e stanca di certe dinamiche che non ne posso più. 

Il gatto che si morde la coda? È una grande, grandissima cazzata inventata da un povero cristo che non è riuscito a uscirne fuori da un problema che ogni giorno lo affliggeva. Se vuoi, puoi. Punto. E ora io voglio riprendere il mio tempo, il tempo che in qualche modo mi è stato rubato. In questo percorso non devo e non voglio dimenticarmi di me, non devo mettermi sempre dietro a qualche incombenza più importante. Io sono importante. Nella mia famiglia se io vada a terra trascino con me figlie e marito. Vi giro a voi la stessa domanda: se nella vostra famiglia, voi cadete a terra cosa succede? Rispondetevi con il cuore, amiche. Non rispondete a me, ma a voi stesse.

Quindi ripeto, io sono importante. 

Photo by Sarah Tognetti


Personalità e originalità per la propria cucina

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Se siete alla ricerca di un modo originale e creativo per poter dare un tocco di maggiore personalità alla vostra cucina e se la vita tra i fornelli vi sembra fin troppo banale, c'è un modo semplice e straordinariamente efficace che potete adottare per rivoluzionarla: fare in modo che gli utensili da cucina Alessi rendano il giusto merito alla vostra unicità e al vostro impegno tra piatti e pentole.

Un marchio apprezzato per la propria passione e quella dei propri cari

Che il mondo Alessi sia una delle scelte preferenziali quando si tratta di conferire il giusto brio e la giusta personalità al proprio ambiente culinario è ben noto: da tempo il brand è un'inconfondibile scelta di stile e di gusto, rappresentando non solamente un efficace modo per potersi regalare un tocco di maggiore tendenza tra i fornelli, quanto anche una graditissima maniera per poter donare ai propri cari un oggetto di chiaro apprezzamento.

Insomma, quando si tratta di acquistare un utensile da cucina unico, originale e creativo, optare per il marchio Alessi vi garantirà la possibilità di abbandonare l'anonimato: dai set da cucina ai mestoli, dagli accessori di design agli scolapasta, dalla grattugia per formaggio ai timer. Non c'è elemento che non possa essere rivisto e innovato grazie all'esperienza Alessi.


Un catalogo in continua evoluzione

A dimostrazione degli spunti che sopra ho voluto brevemente riassumere, si può ben trovare conferma di qualità consultando il vasto catalogo dell'offerta Alessi, a coinvolgimento di alcuni dei più noti designer del mondo. Si pensi, a titolo di esempio, alle grattugie Alessi, in grado di coniugare la giusta tradizione con un'innegabile volontà di rinnovare stilisticamente un tradizionale accessorio da cucina. Da Forma a Cheese Please, passando per la grattugia gigante Todo, all'interno del catalogo trova spazio anche il giusto regalo per le tendenze più moderne, come l'imperdibile grattugia per zenzero Boga.

E che dire degli spremiagrumi? Il Juicy Salif è divenuto in breve tempo un'icona in grado di caricare di significato estetico la propria cucina, mentre dallo spremiagrumi Valerio a MySqueeze, passando per gli altri accessori dedicati a limoni e arance, non mancheranno certamente le opportunità per rendere più prelibata la propria spremuta.

Se poi siete degli irriducibili amanti della pasta, le alternative di prestigio non potranno che abbondare. L'assaggia pasta Vabeneè un'indubbia scelta di piacere, mentre il dosatore per spaghetti Voile vi permetterà di misurare adeguatamente le proporzioni in maniera raffinata. L'appoggiacucchiaio Blip sembra essere l'accessorio ideale per ogni piano di lavoro, mentre il contaminuti Anna Time o il Kitchen Timer vi aiuteranno a tenere sotto controllo la cottura dei vostri piatti.




Un regalo che non delude le aspettative

Con il vantaggio di essere un palese segno di attenzione per il gusto per il design, qualsiasi prodotto Alessi potrà ben soddisfare le esigenze di chi è alla ricerca di un regalo raffinato e delicato per proprie persone care. Non è certamente un caso che i prodotti Alessi siano ricorrentemente acquistati non solamente per il proprio piacere personale e per oggetto di regalo, come dono gradito in grado di conservare l'indubbio beneficio di poter essere rivolto con identica efficacia a qualsiasi tipo di destinatario, giovane o meno giovane, uomo o donna, provetto chef o neofita dei fornelli.

Un oggetto di sicuro impatto, di grande efficacia emotiva e in grado di rimanere nel tempo nei proprio ambienti domestici, sfidando le tendenze del momento e riuscendo a conquistarsi un posto privilegiato in ogni cucina. 

Nuove scoperte, tendenze da seguire

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A chi poteva rompersi la lavatrice prima di andare in ferie? Lo so che non mi vedete, ma sto alzando la mano. Mi consolo con il fatto che sarebbe stato peggio se si fosse rotta al ritorno delle vacanze, allora sì che sarebbero stati guai! Domani sera partiamo, sto aspettando il tecnico della lavatrice, devo ancora volare in centro (letteralmente volare perché ho tutto incastrato in questi due giorni) e portare la documentazione dello scorso anno al commercialista. Devo preparare le valigie e voglio assolutamente cambiare i letti prima di partire. 

La casa è pulita e in ordine. Nel weekend (la malattia da casalinga disperata avanza), ho perfino pulito il frigorifero, il forno a microonde, i due cassetti delle posate (ma quante schifezze ci finiscono in mezzo?) e l'angoliera di cucina che stava supplicando una stracciata. Oggi pomeriggio Mathilde ha una festa a scuola e devo accompagnare Bea ad una "party gavettone" e a una pizzata verso sera. 

Insomma, finite queste cose posso davvero rilassarmi e cominciare a pensare alla partenza. Torneremo verso fine giugno, ma non voglio lasciarvi senza post, quindi ho programmato qualche articolo in attesa del mio ritorno. Nei mesi scorsi, sono stata talmente assente che mi scocciava un casino lasciarvi anche in questo piccolo periodo senza niente da leggere, così, sia questa settimana che la prossima, vi terrò compagnia anche se in realtà sarò a fare... mettete qui il verbo che preferite! ;)



Con il post di oggi voglio farvi scoprire nuovi account Instagram aperti da poco e sconosciuti ai più. I loro numeri sono nettamente minori rispetto ai "grandi nomi" che spopolano sulla famosa piattaforma, ma per il loro stile e gusto, per la ricerca con cui ci mostrano la bellezza, a mio parere dovrebbe avere milioni di follower. L'articolo di oggi è dedicato tutto a loro (e non credo che sarà l'ultimo, perché ho scoperto altri account bellissimi che non vedo l'ora di mostrarvi).

Una coppia di giovani fratelli, ha aperto ad Amsterdam, Billierose, concept store di moda e oggetti di design locale + caffetteria. La loro passione è individuare e selezionare attentamente i marchi che rientrano nella loro filosofia. Semplicità e minimalismo i punti forte, senso per l'estetica, una parola chiave. Ho amato da subito il loro profilo, l'armonia è legata fortemente a ogni scatto, sembra di entrare in una nuvola rosa colpita dagli ultimi raggi del sole. 

Il Riad è una casa marocchina o palazzo tradizionale con un giardino interno situato nel cortile. La parola deriva dal termine arabo "giardino", Ryad appunto. Kitulamarrakechè un Riad storico e bohémien del XVIII secolo situato nel cuore della Medina di Marrakech.  Un palazzo dove è possibile vivere, dormire, mangiare, leggere, celebrare, esplorare e concedersi un'avventura emozionante come solo questa terra, a volte selvaggia, può regalarti.  Un profilo di una bellezza unica. Fa subito venire voglia di prenotare un volo per il Marocco.



Vi faccio una domanda a cui i cinefili non potranno non rispondere. Vi ricordate in quale film viene nominato un certo Pantoufle? E che cos'era? Se vi state rosicchiando le unghie e avete la risposta sulla punta della lingua, ma non vi viene in mente niente ve lo dico io. Pantoufle era l'amico immaginario (un canguro), di Anouk, figlia di Vianne Rochet e protagonista del film Chocolat. Tutto questo preambolo (mi sono impegnata eh!) per annunciare il prossimo account Instagram. 

Pantoufleè una boutique per oggetti funzionali e di tendenza che elevano l'ordinario in straordinario o come preferisce dire la proprietaria, elevano il quotidiano. Il profilo è collegato a uno store online da urlo e udite udite, spediscono in tutto il mondo! Amici, attenzione al portafoglio, il danno è dietro l'angolo. 

Nuovo account scoperto da poco e tutto italiano è quello di Giulia Modela, ovvero Jugiemme. Giulia si occupa di comunicazione web, aiuta i professionisti e le piccole imprese a dare forma alle proprie visioni. Crede nelle storie ben raccontate e tramite i suoi scatti ci mostra una piccola parte del suo lavoro, della sua città e delle cose che le piacciono. 

Cosa ne dite, vi è piaciuto questo post? Volete continuare a scoprire nuovi profili Instagram? Fatemi sapere la vostra opinione, mi farebbe piacere continuare a condividere le mie scoperte. Bisous!

Etichettare in cucina

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Qualche settimana fa, giravo per la cucina come un'anima in pena. Ora, non è che stessi proprio girando su me stessa come una trottola, ma il mio sguardo vagava in cerca di qualcosa, un qualcosa di nuovo. Piano piano, stava tornando la voglia di fare e anche solo un piccolo cambiamento lo accoglievo come fosse manna dal cielo. Essere felici delle piccole cose, questa è stata e lo è tuttora, la mia filosofia. Soprattutto dopo il brutto periodaccio che ho passato. 

Dopo il workshop sul Natale nordico, tenuto assieme a Valentina, ho riscoperto la Dymo, la fighissima etichettatrice a rilievo e preso in mano questa, ho cominciato a scrivere e a "sfornare" etichette una dietro l'altra. Mi è preso un raptus pazzesco, avrei perfino etichettato le mutande con il nome dei giorni (un tantino scomode, forse!), ma un lampo mi ha fatto rinsavire. 

Ho etichettato quasi tutti i barattoli che teniamo sopra il mensolone di cucina ed ero felice come una bambina. Una ragazza, un giorno mi chiese cosa contenessero quei contenitori in vetro. Teniamo la scorta di semi e frutta secca che mangiamo tutti i giorni come mandorle, noci, granella di nocciole, semi di chia, bacche di goji, uvetta, semi di canapa (decorticati e non), semi di lino, tè verde, farina di cocco e altri tipi di farine. Una volta tenevamo sulla mensola anche la farina di ceci, ma anche se la utilizziamo spesso, con il passare del tempo il suo sapore diventava rancido, così ora la teniamo in frigo e non abbiamo più avuto quel problema. 


Sto già pensado cosa potrei etichettare di nuovo: i classificatori in studio? Le scatole in dispensa? La scelta è ampia, sto solo aspettando di ordinare un nuovo nastro per la Dymo perché quello montato sulla macchina è già finito. Ecco a proposito, se avete intenzione di comprarla, acquistate anche le etichette a rilievo in vinile autoadesive di scorta, almeno non rimarrete senza. 

Sono sempre soddisfatta della mia cucina, è la stanza che preferisco in assoluto: luminosa, spaziosa e pratica. E poi, dopo gli ultimi cambiamenti ce la stiamo godendo alla grande. Le cose che più mi piacciono? Avere a portata di mano i miei contenitori di vetro, il top in microcemento e le luci Tolomeo di Artemide acquistate su Westwing. Era da tantissimo tempo che facevo il filo a queste lampade e quando ho visto l'offerta in corso sul sito, mi sono precipitata a comprarle. 

A proposito di Weswing, voglio farvi un regalo estivo dedicandovi un voucher di benvenuto del valore di 40 euro. Potete scegliere ciò che più vi piace, il voucher sarà valido solo per i nuovi registrati iscrivendovi a questo link. Buono valido già dal primo ordine su una spesa minima di 50 euro. Cosa ne dite, vi è piaciuto il pensiero? :)

Photo by Sarah Tognetti

Le mie letture estive

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Tempo libero per me significa una cosa: leggere. Andare in ferie e avere taaanto tempo libero, vuol dire divorare libri su libri. Quest'estate, oltre al mio amico fidato Kindle, porterò con me qualche libro cartaceo che da mesi aspetta di essere sfogliato. Alcuni sono regali, altri sono libri che ho comprato da poco e che non aspettavo altro di poter leggere in santa pace. Volete conoscere le mie letture estive? Eccole qua.

  • La tentazione di essere felici di Lorenzo Marrone - Longanesi
Questo libro mi è stato regalato per Natale da mia sorella e cercavo solo il momento giusto per cominciare a leggerlo. Non vi sto a raccontare la trama o a trascrivervi la prefazione perché potete trovarla ovunque, ma qui potete leggervi qualche pagina in anteprima e qui, potete leggere una bellissima recensione. Una frase top del libro? Quando il protagonista dice: "Una delle cose più belle della terza età è che puoi fare ciò che vuoi, tanto non ci sarà una quarta in cui pentirsi".

  • Rock and resilienza di Paola Maugeri - Mondadori Electa
Ascolto Virgin Radio da anni e il programma in assoluto che preferisco è proprio Paola is virgin. Ha un modo di raccontare la vita degli artisti, pazzesco. La sua voce riesce a trasmettere un sacco di belle emozioni, in più condivido con lei uno stile di vita vegan e la filosofia di fare ciò che ti rende felice, quindi sì, quando è uscito il suo nuovo libro ho voluto subito comprarlo. Qui, trovate un sacco di informazioni su Rock and resilienza, come la musica insegna a stare al mondo. 

  • Il mestiere dello scrittore di Haruki Murakami - Einaudi
Forse non tutti lo sanno, ma lo scorso autunno/inverno ho seguito un corso di scrittura creatura. Il corso è stato tenuto da Riccardo Gazzaniga, scrittore fenomenale che ha vinto il premio Italo Calvino per il libro A viso coperto. Di suo ho letto Non devi dirlo a nessuno, altro libro che consiglio a tutti di leggere. Riccardo, oltre a essere un bravissimo scrittore è anche un ottimo insegnante e motivatore. Dopo aver frequentato il suo corso, ho potuto guardare il mondo dell'editoria con nuovi occhi. Sono sicura che leggere il mestiere dello scrittore, mi farà provare le stesse belle sensazioni vissute in quel periodo.



  • Hygge. Il metodo danese dei piaceri quotidiani di Louisa Thomsen Brits - Sperling & Kupfer
Ormai lo sanno anche i muri, hygge (che si pronuncia "ügghe"), è l'arte di sentirsi a casa ovunque voi siate. È il piacere di passare una cena tra amici, bere una cioccolata calda accoccolati nella nostra poltrona preferita, un mazzo di fiori all'ingresso e la luce morbida di una candela. È una sensazione che non è facilmente descrivibile a parole, è un modo di vivere e trovare il positivo, uno stile di vita. È l'attitudine a trovare la felicità nelle piccole cose di ogni giorno. Questo libro cade a fagiolo in un momento in cui ne sento fortemente il bisogno. Una coccola per la mente che mi voglio regalare in queste giornate estive. 

  • Camminare di Herny David Thoreau - Mondadori
Un saggio breve e folgorante, profetico, in cui il maestro del pensiero americano dell'Ottocento mette in guardia dai pericoli della civiltà industriale. Un libro che individua nella natura selvaggia la vera patria dell'uomo e nel vagabondare per boschi la salvezza spirituale. Un inno alla libertà dell'uomo che vede nel camminare un moto di elevazione spirituale, un itinerario interiore verso la purezza infinita e divina. Qui, potete leggere una bella recensione e qui altre informazioni sul libro. Non vedo l'ora di cominciare a leggerlo, sono dello spirito giusto.

  • Il professore di desiderio di Philip Roth - Einaudi
Ammetto l'ignoranza, non ho letto nulla di Philip Roth, lo so, sono una capra! Questa estate rimedierò. La Repubblica scrive: "Una scrittura densa, spiritosa, ricca, trascinante, capace di inanellare letteratura e irritanti manie. Franchezza imbarazzante e squarci di tenerezza". Mi sono lasciata ispirare dalle recensioni lette in giro e siccome volevo leggere assolutamente qualcosa di suo, ho deciso di partire da questo. Vi saprò dire se mi è piaciuto. 

  • Io viaggio leggera. Un racconto minimalista di amori e viaggi di Clara Bensen - Rizzoli
Quando due anni fa uscì questo libro, lo volli comprare subito. Poi chissà com'è, ci sono certi libri che rimangono sepolti da altri libri e la pila sul comodino si alza inesorabilmente. Qualche giorno fa, mentre stavo sistemando la piramide di carta, ho ritrovato questo libro e ho deciso di metterlo in valigia. La storia potrebbe sembrare una favola 2.0, ma non è così. La protagonista del libro è la stessa Clara Bensen e la sua storia pazzesca è vera quanto lo sono le stelle cadenti e la carbonara. Qui e qui, potete leggere come la sua avventura è diventata un libro di grande successo. 

"Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me. Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la consolazione nel cuore. Altri mi insegnano a conoscere me stesso e mi ricordano che i giorni corrono veloce e che la vita fugge via" Francesco Petrarca.


Photo by Sarah Tognetti

Consigli per arredare dopo un trasloco

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Spesso, durante i traslochi, si trascura un elemento importante: l'arredamento della nuova abitazione. Come organizzare quindi lo stile del nostro nuovo appartamento? Nel post di oggi voglio darvi alcuni consigli pratici che vi semplificheranno il lavoro.

Unite il vecchio al nuovo
Nella preparazione di un trasloco bisogna decidere quali elementi d'arredo portare con sé nella nuova casa. Questo non è un momento facile perché le decisioni dipendono da diversi fattori. Se ad esempio abitate nella capitale e dovete traslocare a Roma, una città molto grande, potrete pensare che portare diversi mobili vi possa rendere il trasloco più complesso, soprattutto se dovete muovervi per le strade del centro. Allo stesso modo, se dovete spostarvi da una grande città verso la periferie, trasportare l'arredamento può essere difficile e costoso.

Reinterpretare l'uso dei mobili
Tutto questo diventa un problema facile da affrontare se vi affidate a una ditta esperta. Si occuperanno di tutto loro, dallo smontaggio al trasporto, fino all'assemblaggio dei mobili nella vostra nuova abitazione. Questa scelta vi permette di essere più flessibili con il trasloco e giocare con l'arredamento. Uno stile di tendenza che potete adottare in quel preciso istante è il mix & match. Utilizzare mobili di colori e stili diversi vi permette di personalizzare ogni stanza per adattarla ai vostri gusti personali. 

Un tavolo in legno ad esempio, si adatta benissimo a una moderna credenza in vetro. Prima di decidere quali mobili portare, fate un modello della nuova casa con tutte le combinazioni possibili di arredo, scoprirete che molti elementi potranno essere facilmente riutilizzati. Ricordate inoltre che posizionare un mobile in una stanza diversa da quella di origine o in un modo diverso rispetto alla vostra vecchia casa, può aiutarvi a rendere qualsiasi pezzo d'arredo utile e super originale. 


Il fai da te per mobili unici
Volete rinnovare e personalizzare i vostri mobili? Con la vernice adatta e un pizzico di fantasia potrete trasformare una cassettiera in legno in un mobile perfetto per la vostra nuova camera da letto. Oltre al colore potete sostituire i pomelli dei cassetti, il tessuto di un divano, poltrone e sedie. Con un po' di creatività e tempo sarà facile personalizzare e rendere unica la vostra nuova abitazione. 

Non dimenticate gli accessori
Spesso, subito dopo un trasloco si pensa unicamente ai mobili da sistemare o comprare per la nuova casa. È però importante utilizzare accessori e tessili come cuscini e tende. Questi semplici elementi vi permettono di rendere l'ambiente accogliente. Anche in questo caso potete utilizzare gli accessori presenti nella vecchia casa e dargli nuova vita. Provate a posizionare il tappeto del soggiorno in camera da letto e scambiate altri accessori. E non dimenticate di portare con voi, ricordi e fotografie: trovategli il posto più adatto e vi sentirete subito a casa.

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