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Rivoluzione in studio

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Sono matta lo so! Il mio non è fare outing più che altro è una consapevolezza. Perché mi do della matta da sola? Perché a volte vengo presa da delle "strane voglie" di rivoluzione (non sono incinta eh!) che se non soddisfo portano a stati mentali oppressivi e pesanti. In poche parole ne risente la mia creatività e tutto quello che ne concerne. Quando poi si parla del mio regno, ovvero del mio studio, ho sempre un occhio di riguardo e se c'è qualcosa in questo ambiente che non mi sconfinfera, devo subito trovare una soluzione e rimediare al "problema". Tutta questa pappardella per dirvi che due domeniche fa, mi sono svegliata con un'irrefrenabile voglia di rivoluzionare lo studio e dal momento che era parecchio tempo che avvertivo l'esigenza di cambiare qualcosa, ho colto la palla al balzo e mi sono rimboccata le maniche. La prima immagine dell'articolo fa parte ormai del passato, guardatevi questo vecchio post per spolverarvi la memoria e ricordarvi come era il mio studio. 

Questa la scena. Gigi è in cucina che spignatta, io scendo dalla camera indossando già i vestiti da lavoro. Entro direttamente in studio senza far tanto caso a lui e comincio a fare un po' di rumore. Lui mi chiede se va tutto bene e io gli rispondo che non potrebbe andare meglio. Parto dalla libreria, ho voglia di cambiare colore alla libreria per cui è la prima cosa che va svuotata. Sposto chili e chili di libri e riviste d'arredamento, stacco il computer, sposto il tavolo-scrivania a questo punto il caos regna sovrano e Gigi si affaccia in studio. Mi guarda consapevole che qualsiasi cosa lui dica non potrà ormai far nulla al mio piano per la rivoluzione in studio, quindi molto tranquillamente prende atto della cosa e se ne torna in cucina. Io amo follemente quest'uomo!


Vi ricordate di che colore era la libreria? Era di un colore pazzescamente colorato? Si può dire "colore pazzescamente colorato"? Beh rende l'idea no? Ho dovuto dare ben tre mani di bianco per arrivare ad un risultato soddisfacente ed un qualche ritocco qua e là per raggiungere la perfezione. Se mi metto in testa una cosa, parto a testa bassa come i tori. Dopo la libreria ho dovuto pitturare la porzione di parete dietro di essa e vai di altre due mani di colore. 

Successivamente ho dato due mani a tutte le pareti (questo il secondo giorno di lavoro) e pitturato la sedia rossa che faceva parte della cameretta di mia mamma quando era una bambina. Sapete che in questo periodo sono abbastanza impallata con il giallo vero? Ecco anche la sedia è di un bellissimo giallo brillante, che assieme al grigio chiaro delle pareti e al nero canna da fucile della credenza sta uno spettacolo posso garantirlo! La credenza ha avuto un'ulteriore trasformazione, non solo di colore. Ho tolto l'alzata (che avevamo costruito Gigi ed io circa dodici anni fa) e eliminato le bacchette di legno che dividevano i vetri. Diciamo che l'ho riportata all'origine…a parte il colore s'intende.

Le prove di colore alle pareti

La rivoluzione non è finita qui perché ho stuccato due cosine, tolto due quadri e fatta una cornice "moodboard" che riprende il colore delle pareti (nel passe-partout) e il grigio scuro che ricorda la credenza. Ho eliminato parecchi suppellettili e riordinato la libreria, il risultato è che questo spazio è molto ma molto più arioso e sembra anche più grande (ma in verità è il solito buco). Nei giorni scorsi sono andata all'Ikea e ho fatto una specie di shopping compulsivo per il mio studio. Ho acquistato una bellissima lampada (posso dire che la mia nuova lampada è bellissima?), un sacco di scatole (questequeste e queste) per tutte le mie cavolatine, qualche raccoglitore per i miei documenti e il cuscino più morbido del mondo (che sulla mia sedia ci sta una favola).  

Dopo tre giorni di lavoro forzato ho terminato lo studio. Sono soddisfatta del risultato e penso che per parecchi mesi (forse qualche anno per esagerare?) non lo cambierò più. Sono un'ottimista per natura cosa ci volete fare? L'unico neo di questo ambiente che non mi garba per nulla (per ricordare le mie pazze amiche di Firenze "quelle del 20 ottobre") è il lampadario: cozza da paura! Urge un nuovo lampadario ma forse ho già trovato la soluzione. Ora ho veramente bisogno di liberarmi di alcuni mobiletti e oggetti per la casa e penso che molto presto aprirò un mercatino dell'usato sulla pagina facebook di Shabby Chic Interiors. Restate sintonizzati. Ah un'ultima cosa, perdonate la qualità delle immagini, ma ho scattato con il cellulare di Bea. Avevo troppo voglia di mostrarvi il mio nuovo angolino. Lo adoro! :)

Photo by Shabby Chic Interiors. Don't copy or use without permission


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